La seconda serata del Festival di Sanremo 2024, il più grande spettacolo d’Italia, è la conferma di un successo: oltre dieci milioni di italiani sono rimasti incollati allo schermo, lo share è sempre sopra il 60% e la platea televisiva è sempre altissima. Nonostante scelte autoriali povere e una durata monstre (è finito all’una e mezza di notte).
Le emozioni e le sorprese sono partite dall’intervista di Giovanni Allevi, che ha ricordato il suo ultimo concerto a Vienna quasi due anni fa. “Ho perso molto, il mio lavoro, i miei capelli, le mie certezze. Ma non la speranza”, ha confessato il celebre pianista alla sua prima uscita pubblica dopo che il melioma gli ha imposto una battuta d’arresto.
Testimonianza autentica e commovente, libera dai tempi televisivi. Un intervento sincero, non scritto, che è arrivato dritto al cuore dei telespettatori. Quello che invece era presumibilmente scritto e preparato (nonché concordato) è stato l’imbarazzante siparietto con John Travolta. L’attore che ha avuto due candidature all’Oscar (1978 e 1995) per due film legati al ballo, è arrivato a Sanremo per promuovere niente se non se stesso.
Una figura mitica di Hollywood si è trovato a ballare (in verità solo accennando), le scene dei mitici film come “La febbre del sabato sera”, “Greese” e “Pulp Fiction” con Amadeus all’Ariston. Niente di creativamente o artisticamente innovativo. Uscito fuori e seguito dalle telecamere, si è ritrovato un eccitato Fiorello contornato da ballerine vestite da papere e si è prestato alla reinterpretazione più insolita della sua carriera: “Il ballo del qua qua”. Il brano del 1982 portato al successo da Romina Power, per un attimo è tornato alla ribalta (anche delle classifiche online). Sufficiente dire che le immagini al momento viaggiano solo sui social, perché Travolta (pentito) non ha dato liberatorie per riusarle in tv.
Il Premio Assomusica per Sanremo nasce con l’obiettivo di promuovere e sostenere il talento delle nuove generazioni, tema molto sentito dall’Associazione produttori e organizzatori di spettacoli di musica dal vivo. Il presidente Carlo Parodi conferendolo ad Alfa, uno dei più giovani artisti in gara a Sanremo 2024, ha detto: “Non si limita pertanto a premiare la performance televisiva, ma in generale la sua importante presenza scenica e l’abilità di intrattenere ed emozionare il pubblico durante gli spettacoli dal vivo. I vincitori degli scorsi anni ci hanno testimoniato che le scelte sono state molto oculate e promettenti, da Nina Zilli ad Arisa, da Raphael Gualazzi a Rocco Hunt, agli Eugenio In Via Di Gioia“.
Alfa porta in gara a Sanremo 2024 un brano in linea con i gusti della sua generazione, “Vai!”, brano per cui ha girato un video molto suggestivo. “Con Bellissimissima abbiamo iniziato questo concept di video musicali volti a toglierci delle paure. Le montagne russe non le avrei mai fatte, figuriamoci il lancio con il paracadute!. Sono molto contento che il video sposi completamente l’immaginario della canzone. Quando ho scritto Vai! non immaginavo di girare un video come questo ma, ripensandoci adesso, sembra che la canzone sia stata scritta apposta. Andare richiede coraggio e questo è sicuramente il video musicale più coraggioso che abbia mai fatto. E’ stato anche un modo per togliermi un po’ di ansia pre-Sanremo perché ho pensato che l’Ariston mi avrebbe fatto meno paura se fossi riuscito a cantarla nel cielo”. Per la serata delle cover, ALFA duetterà con Roberto Vecchioni, in “Sogna ragazzo sogna”, un brano dal grande significato contemporaneo scritto dal Professore nel 1999.
Giorgia con Sanremo ha un rapporto lungo e duraturo. Ha esordito “ingenua ed emozionata” su questo palco proprio 30 anni fa in un festival di Pippo Baudo. Ha raccontato: “Arrivammo con un pezzo che per noi era giusto, ‘E poi’, Pippo ci prese ma ci disse: avete quattro ore per riscrivere l’inciso. E aveva ragione”.
Sul palco in versione co-conduttrice è stata spigliata e precisa, ma le scelte autoriali non hanno ripetuto i guizzi della serata precedente con Marco Mengoni. Un po’ confusionaria anche la scelta di far presentare metà del cast in gara dai colleghi che non erano in esibizione. Poca interazione tra i cantanti, poco spazio per Giorgia e disorientamento tra gli spettatori.
Foto Agi e Ansa per Ufficio Stampa Rai