Moda e canzoni del Festival di Sanremo sono i “topics” che invadono le discussioni reali e virtuali in questi giorni. Ci sono già molti brani della kermesse della Rai che dominano la classifica italiana di Spotify, con ben 10 pezzi già entrati in top 10. Il più ascoltato è stato “Brividi” di Mahmood e BLANCO, seguito da “INSUPERABILE” di Rkomi e da “Ciao Ciao” de La rappresentante di lista.
Ma non finisce qui: Mahmood e BLANCO hanno già infranto un record: la loro “Brividi” ha infatti ha realizzato il record italiano di stream di una canzone in un solo giorno, superando il precedente primato italiano stabilito da Gemitaiz e Madman con “Veleno 7” nel 2019. Oggi “Brividi” è entrata anche nella global chart, alla posizione numero 5 con oltre 3 milioni di streaming totali.
Ma a Sanremo non si vive di soli streaming. La moda detta legge e star veterane e giovani stanno facendo a gara per essere notati. Lorena Cesarini, co-conduttrice della seconda serata del festival con Amadeus (foto di apertura), per l’uscita notturna in scena per leggere la classifica finale ha optato per un abito di Fausto Puglisi per Roberto Cavalli. Spendevano i gioielli di Bulgari, le scarpe di Roger Vivier. Amadeus è invece vestito come sempre da Gai Mattiolo.

Artemio Cabassi il noto costumista e scenografo teatrale, legato da sempre alla famiglia di Iva, ha disegnato per lei abiti sartoriali, pensati con maestrìa e affetto, per mettere in risalto la sua naturale bellezza.
“Per lei – dichiara Artemio – che non ama apparire, ho voluto creare qualcosa di straordinario, come merita”.
Oltre i limiti d’età sembra viaggiare Iva Zanicchi con la sua “Voglio Amarti“, una canzone d’amore scritta trent’anni fa, poi dimenticata o forse per un gioco del destino, messa da parte, in attesa del suo momento. Il brano ha testi di Emilio di Stefano, musiche Vito Mercurio, Italo Ianne e Celso Valli che ne ha curato anche gli arrangiamenti, per l’etichetta Luvi Records. “Ho avuto una vita piena d’amore e non potevo tornare a Sanremo senza cantarlo. È un momento speciale per me, in cui sono felice di tornare in gara insieme a tanti giovani bravissimi, che ascolto volentieri. Voglio Amarti è per tutti e mi piace pensare che possa essere un bel messaggio, una dedica al proprio amore o a quello ancora sognato, perché non ci sono limiti d’età per questo“.

Il guardaroba di Matteo comprende abiti e accessori della collezione Emporio Armani primavera/estate 2022. La palette è tipicamente armaniana e l’immagine risulta fresca e grintosa.
È firmata da Laccio la spettacolare performance del nuovo singolo di Laura Pausini Scatola, eseguita ieri sera con un’inedita esibizione per la prima volta live sul palco del Teatro Ariston, in occasione del 72esimo Festival di Sanremo. La cantante è apparsa in look rinnovato, con lo stylist Nicolo Cerioni che le ha coordinato un vestito Atelier Versace di Donatella Versace. Emanuele Cristofoli (in arte Laccio) è uno dei giovani direttori artistici e coreografi italiani più eclettici e poliedrici che – dopo aver lavorato come ballerino, coreografo e direttore artistico tra cinema, musica, tv, pubblicità e moda, e reduce dalla direzione artistica della performance dei Måneskin al Saturday Night Live – arriva per la prima volta sul palco dell’Ariston con un progetto imponente e ricco di luce, senza precedenti.
Un vero show nello show, che si è aperto con una sfolgorante Laura Pausini immersa in una struttura di luce pensata proprio per richiamare quell’idea di “scatola astratta”, dentro la quale la cantante rivede tutti i suoi ricordi sottoforma di elementi luminosi. Tanti piccoli astri che, all’inizio della performance, appaiono spenti e – man mano che la canzone entra sempre più nel vivo – si accendono regalando al pubblico una grandiosa quanto magica visione. Un crescendo di emozioni che sfocia, poi, nel punto ritmicamente più forte della canzone con la proiezione alle spalle di Laura della sua sagoma che, da quel momento, sembra quindi star cantando a sé stessa. L’ultima parte della performance, rievoca infine i giochi di luce iniziali: un passaggio che vuole richiamare le stesse sensazioni che prova chi, finito di riguardare i ricordi del passato, decide che è arrivato il momento di riporli nuovamente nella scatola. Ecco così che gli elementi pian piano si spengono, lasciando allo spettatore la sensazione di aver vissuto un viaggio tra sogno e realtà.
«Il desiderio di lavorare per Laura è nato a New York» dichiara Laccio «Ero lì per un viaggio di piacere e in quei giorni, per pura coincidenza, Laura si esibiva al Radio City Music Hall. Dopo averla vista in scena dal vivo in un paese lontano dal nostro, ho pensato che creare qualcosa per lei sarebbe stato straordinario. Collaborare con un artista come Laura vuol dire avere un approccio di lavoro internazionale, capace di parlare non solo all’Italia ma anche al resto del mondo». Sulla performance della serata, Laccio aggiunge: «L’idea alla base di questa messa in scena è stata quella di voler rappresentare il processo con cui ciascuno di noi rievoca dentro di sé i ricordi legati al proprio passato. E lavorare con la squadra Rai, ricca di grandi professionisti, per realizzare questo progetto fantastico è stato davvero un grande piacere, perché a Sanremo sono concentrate davvero tante eccellenti maestranze dello spettacolo».



Foto di apertura e serivizio on stage: Agenzia AGI per Ufficio Stampa Rai