Come tutte le manifestazioni che prevedono pubblico, anche SanNoLo 2020 è stato rimandato a data da destinarsi. Il festival di quartiere di Milano, da NoLo, a nord di piazzale Loreto, era passato alla dimensione nazionale anche per effetto dell’upgrade prevista allo Zelig, che sarebbe stata la location di questa edizione, di cui The Way Magazine è media partner. Per scoprire la lista dei partecipanti che si sta svelando ogni giorno, vi suggeriamo di connettervi a questa pagina Instagram. Da questo account il presentatore e direttore artistico Lorenzo Campagnari si connette con gli artisti prescelti (in tutto saranno 16) che compongono la rosa dei prescelti. In attesa della gara canora con i nuovi talenti, questo mese ci sono sue uscite importanti di due nomi che hanno fatto parte dell’edizione 2019 del festival: Caponetti e Long White Clouds.
CAPONETTI – Claudio Caponetti, in arte semplicemente Caponetti, classe 1989, arriva da Ascoli Piceno e si è formato presso presso l’accademia musicale Lizard a Fiesole (Firenze). Abita da qualche anno a NoLo e proprio dalla sua casa milanese ha realizzato il video che va a supporto del suo esordio ufficiale con Carosello Records. “Google Maps”, prodotto da Katoo, risente delle sue influenze (Beatles, Red Hot Chili Peppers e Franco Battiato) tutte centrifugate in un risultato fresco e viscerale. La sua scrittura è già molto riconoscibile, frutto di un buon allenamento in casa Carosello e un curriculum che l’ha già portato a vincere il talent dei cantautori, “Genova per voi” nel 2017, per merito del quale ha avuto un contratto come autore per Universal Music Publishing. La chitarra, sua fedele compagna dall’età di 10 anni, non l’ha mai abbandonato neanche durante i suoi viaggi in giro per l’Europa, che gli hanno permesso di costruire un bagaglio di vita personale variegato, ricco di storie e aneddoti da condividere.
“È una canzone che si apre lentamente e parla di disorientamento – racconta Caponetti – Quello che sembra un crollo dei punti saldi della vita diventa infine una possibilità per costruirne di nuovi. Per molti anni la mia esistenza non ha preso nessuna direzione ma da questa nebulosa confusa alla fine qualcosa è uscito fuori, non so bene cosa, ma mi piace.”
LONG WHITE CLOUDS – Nicola Lazzaroni, Matteo Pansa e Andy Burch, “the orobic kiwi”, sono il gruppo rock molto particolare che si fa chiamare Long White Clouds. Hanno ben impressionato la platea e la giuria di SanNoLo 2019 e in un anno hanno suonato in selezionati festival dal vasto pubblico. La voce e la scrittura in inglese di Andy, un australiano capitato per caso a Bergamo e rimastoci, conferiscono al trio un buon tocco internazionale. Particolarmente colpiti dalla pandemia che si è sentita parecchio nella loro provincia, i tre musicisti hanno da poco iniziato a pubblicare musica per il loro primo EP.
“Nelle ultime settimane – hanno scritto sui loro profili social – la nostra città è stata messa in ginocchio, ma non smette di insegnarci l’importanza di stare insieme e di non mollare mai.
Dedichiamo il nostro primo singolo, 1+1=1, a Bergamo, ai nostri amici e alle loro famiglie che stanno lottando in questi tempi difficili”. La seconda uscita nella marcia di avvicinamento al primo EP della band è invece questa Shivers, una bella canzone d’amore.