Il campionario di immaginario pop regna ovunque nelle sale della BAM, la galleria d’arte di Mons, paese belga dove ha riaperto lo spazio espositvo per la mostra di Roy Lichtenstein “Multiple Visions”.
Per la prima volta in assoluto in Belgio, la città di Mons presenta i lavori di uno dei più grandi maestri della Pop Art americana del XX secolo.
Lo spazio, che ha già avuto mostre di Keith Haring, Andy Warhol e Niki de Saint-Phalle, da quasi 10 anni, ha quindi perseguito una politica espositiva che mira ad essere sia popolare che molto impegnata nei temi della società attuale.
Attraverso un centinaio di opere (stampe, sculture, arazzi, stendardi, ecc.) si snoda un percorso retrospettivo legato ai temi cari all’artista (oggetti, figure femminili, fumetti).

Riguardando la produzione di Roy Lichtenstein, si nota come elementi di diverse culture si uniscono nel suo lavoro per essere trattati con il tocco pop caratteristico del suo linguaggio personale. Riconoscibile a prima vista, la sua arte ha attratto e influenzato generazioni di designer, dalla pittura alla pubblicità, alla fotografia, al design e alla moda.
La BAM ha chiamato Gianni Mercurio, specialista del lavoro di Lichtenstein da oltre vent’anni. In precedenza curatore della mostra “Roy Lichtenstein. Meditations on Art ”a Milano, Fondazione La Triennale (2010), ha anche organizzato mostre museali su Andy Warhol, Keith Haring, Jean-Michel Basquiat, George Segal, Tony Oursler, David LaChapelle e Anish Kapoor.
Con il sostegno del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FEDER) e della Federazione Vallonia-Bruxelles.
In collaborazione con La Trois, La Première, Télé MB, La Libre Belgique, La Derniere Heure / Les Sports, Moustique e Belfius Bank.