Dopo un spettacolo che ha strappato più di una standing ovation, l’”Étoile dei Due Mondi” Roberto Bolle – invitato a Expo di Dubai per celebrare l’eccellenza italiana con uno dei suoi Gala amati e richiesti in tutto il mondo – non ha voluto ignorare la tragica situazione in cui si trova l’Ucraina e ha portato la sua testimonianza contro la guerra. Alla fine dello show ancora nel pieno degli scroscianti applausi che hanno salutato una delle iniziative più attese del Padiglione Italia, ha richiamato accanto a sé sul palco una delle artiste che si sono esibite con lui, Iana Salenko – star del Balletto di Berlino, ma originaria di Kiev dove vive ancora tutta la sua numerosa famiglia – e l’ha abbracciata avvolta dalla bandiera ucraina, mostrando un cartello “Peace”.
Il violinista Alessandro Quarta ha accompagnato il tutto suonando l’inno nazionale ucraino. Un momento emozionante, accompagnato dall’ennesima standing ovation. “Essere tutti insieme sul palco con artisti da tutto il mondo, compresi quelli dall’Ucraina che raccontano le loro difficoltà – dice il ballerino – vuol dire far valere la potenza dell’arte che unisce e non divide. La bellezza aiuta a stare insieme con la danza classica e contemporanea in questo spettacolo. Uno sguardo al futuro come il Padiglione Italia che ci ospita”.
Non è a prima volta che Bolle si addentra in questioni legate all’attualità con la sua arte. Lo scorso dicembre, in un discorso alla Camera dei deputati italiana, il grande ballerino italiano famoso in tutto il mondo, aveva abbandonato per un giorno i suoi proverbiali toni pacati, ma sempre autorevoli, e ha indirizzato un preciso “j’accuse” nei confronti della mala gestione a livello istituzionale dell’arte tersicorea.
Nel lungo ed articolato discorso che ha pronunciato è partito ricordando che la danza è un’arte nata e codificata in Italia e poi esportata in Francia e in Russia nel Settecento. Bolle ha poi enucleato i grandi numeri legati alla passione della danza in Italia dove gli iscritti alle scuole superano di oltre un terzo quello delle scuole di calcio. infine l’attacco supportato dai numeri alla gestione del sistema danza in Italia: “La Danza italiana viene costantemente avvilita, trattata come la Cenerentola delle arti, con Opera lirica e musica sinfonica nel ruolo delle sorelle privilegiate, cui sono riservate le attenzioni e le cure delle Fondazioni. Da cosa nasce questa decisone che sembra quasi unanime di uccidere il Balletto qui in Italia? Non certo per insostenibilità dei corpi di ballo ma per scarsa conoscenza del settore e mancanza di visione di chi ne era responsabile”.
A breve Bolle, che si è esibito in questi giorni anche a Abu Dhabi, è atteso in Italia dove sta preparando un lungo tour estivo che comprenderà anche i festeggiamenti per il suo decimo anno all’Arena di Verona e un Galà in Italia dedicato a Carla Fracci.