3 Ottobre 2024

Robert Indiana, l’amore secondo un artista

La mostra aperta sino al 24 novembre a Venezia, presentata da Yorkshire Sculpture Park e curata da Matthew Lyons.

3 Ottobre 2024

Robert Indiana, l’amore secondo un artista

La mostra aperta sino al 24 novembre a Venezia, presentata da Yorkshire Sculpture Park e curata da Matthew Lyons.

3 Ottobre 2024

Robert Indiana, l’amore secondo un artista

La mostra aperta sino al 24 novembre a Venezia, presentata da Yorkshire Sculpture Park e curata da Matthew Lyons.

Scenografo e costumista, prima che artista, Robert Indiana ha definito il Novecento come molti suoi coevi nel movimento della Pop Art. Quando si diventa sinonimo di un’epoca la si contamina: la sua serie “Love” è a tutti gli effetti uno dei simboli della cultura popolare mondiale degli ultimi 100 anni.

Nato nel 1928, Robert Indiana ha prestato il suo genio a varie discipline della società contemporanea. Le sculture delle sue opere grafiche hanno abbracciato il movimento degli skaters, che adoravano esercitarvisi sopra. Tanto che a Philadelphia in un marco, è stato addirittura vietato avvicinarsi. Ma la forza della sua opera è andata ben oltre l’anno della sua morte (2018): ancora oggi le sue scritte sono iper-rappresentate e riprese, anche in virtù di una mancata registrazione dell’artista delle sue produzioni.

LOVE, 1966
Oil on canvas
48 × 48 in. (121.9 × 121.9 cm)
Photo: Courtesy of the McNay Art Museum, San Antonio, Texas
Courtesy of the McNay Art Museum, San Antonio, Texas; Artwork: © Morgan Art Foundation LLC./Artists Rights Society (ARS), NY

Arte democratica, certo, ma anche in linea con i tempi: Robert Indiana è finito su un francobollo USA nel pieno della sua carriera (nel 1973) ed è stato protagonista del celebre film “Eat” di Andy Warhol che lo aveva ripreso per lunghissimi minuti mentre mangiava un fungo.

L’amore è al centro dell’esposizione alle Procuratie Vecchie di Venezia quest’anno (fino al 24 novembre 2024) per “The Sweet Mistery”, la mostra di riscoperta di uno degli artisti contemporanei più famosi al mondo, evento collaterale della Biennale di Venezia.

Robert Indiana è celebre soprattutto per la serie iconica LOVE ma si è distinto anche per aver affrontato rilevanti questioni sociali e politiche, inserendo nelle sue opere profondi riferimenti storici, letterari e biografici, tra cui il legame con Ellsworth Kelly, che Indiana incontra a New York nel 1956 che cambierà la traiettoria personale e professionale della sua giovane vita.

The Sweet Mysterydal titolo di uno dei suoi primi dipinti in cui inserisce le parole, rappresenta la più significativa esposizione dell’opera dell’artista in Italia con oltre 40 opere che ripercorrono sei decenni della carriera dell’artista americano e comprendono importanti opere giovanili, raramente esposte: dipinti e sculture, che esplorano la condizione umana e la fede in tempi tumultuosi, tra quelle principali figurano The Sweet MysteryEAT/DIELove is God e The Melville Triptych.

Robert Indiana“Classic Love”, 2007, hand-carded carpet, cm 79.2 x 79.2, edition 4983/10000. ©️ Matteo Zarbo/Courtesy Glenda Cinquegrana Art Consulting.

La mostra di Robert Indiana è allestita al secondo piano delle Procuratie Vecchie, ed è sviluppata con The Robert Indiana Legacy Initative, con una prospettiva rivelatrice sull’opera di Indiana, incentrata sui temi fondamentali della spiritualità, dell’identità e della condizione umana, essenziali per comprendere l’evoluzione creativa dell’artista. Le opere in mostra ripercorrono sei decenni della carriera di Indiana e comprendono opere giovanili significative, alcune delle quali raramente esposte.

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