14 Ottobre 2024

Reminiscenza: Maria Virseda crea memorie arcaiche

Il gesso riprende l'estasi di bellezza delle sculture classiche. Alla Fabbrica del Vapore l'artista spagnola crea un percorso nelle percezioni.

14 Ottobre 2024

Reminiscenza: Maria Virseda crea memorie arcaiche

Il gesso riprende l'estasi di bellezza delle sculture classiche. Alla Fabbrica del Vapore l'artista spagnola crea un percorso nelle percezioni.

14 Ottobre 2024

Reminiscenza: Maria Virseda crea memorie arcaiche

Il gesso riprende l'estasi di bellezza delle sculture classiche. Alla Fabbrica del Vapore l'artista spagnola crea un percorso nelle percezioni.

Come vivere sensazioni cognitive in una mostra d’arte. L’esplorazione profonda della memoria collettiva e personale, ispirandosi al concetto platonico di anamnesi, il recupero di conoscenze preesistenti. è al centro del percorso artistico di Maria Virseda. Le sue sculture creano un dialogo tra passato e presente, in cui emergono frammenti di memorie arcaiche, percepiti intuitivamente come verità universali, sebbene non vissuti direttamente.
Ecco il perché del nome della mostra, Reminiscenza, visitabile fino al al 25 ottobre 2024, presso gli spazi di Alveare Culturale presso Fabbrica del Vapore a Milano. La presenza dell’artista spagnola è promossa da Symul Finance e la mostra è curata da Alisia Viola.

Pietro Cusi, Maria Virseda e Alisia Viola.
“Pareidolia” di Maria Virseda.

Alisia Viola, curatrice della mostra, spiega: “Le figure femminili di Maria Virseda incarnano la potenza evocativa del ricordo; non si limitano a rappresentare immagini idealizzate, ma evocano presenze capaci di richiamare memorie ataviche e condivise. Ogni opera è sospesa tra sogno e realtà, tra passato e presente, richiamando miti e narrazioni dimenticate che, sebbene lontane nel tempo, risuonano nello spettatore con una familiarità ancestrale.”

Il gesso, materiale scelto dall’artista, diventa il simbolo stesso della memoria. La sua malleabilità, unita alla capacità di trattenere il gesto creativo, trasforma ogni scultura in un frammento senza tempo, le cui superfici volutamente grezze celano segreti da scoprire. Crepe e asperità raccontano di un tempo ciclico, dove la memoria riemerge costantemente, sfidando l’idea di un presente lineare e offrendo al pubblico un’esperienza temporale sospesa tra eternità ed effimero. 

Le opere esposte sembrano quasi dei reperti archeologici rinvenuti da un futuro remoto, testimoni di una civiltà passata che ha lasciato traccia del suo essere. Questo effetto è amplificato dalla presenza di sculture di grandi e piccole dimensioni, sia dinamiche che statiche, che con la loro materialità e forme evocano il fluire inesorabile del tempo. 

L’esposizione, oltre al suo potenziale evocativo, veicola un messaggio sociale incisivo. Le opere non si limitano a esplorare la memoria collettiva, ma sollevano questioni determinanti sull’identità contemporanea e sulle radici che ci collegano a comunità più ampie. Le figure femminili rappresentano un ponte non solo tra passato e presente, ma anche tra generazioni, culture e contesti sociali. L’arte diventa così un invito alla riflessione su temi come uguaglianza, appartenenza e memoria, spingendo lo spettatore a interrogarsi sul ruolo che la memoria gioca nella definizione dell’identità individuale e collettiva. Le sculture, sospese in un tempo indefinito, riflettono l’esperienza umana, invitando ciascuno a riscoprire tracce del proprio passato e a confrontarsi con una memoria mai dimenticata, ma rimasta sempre latente.

Reminiscenza

Mostra personale di Maria Virseda
A cura di Alisia Viola

10 – 25 ottobre 2024

Fabbrica del Vapore, Alveare Culturale

Via Giulio Cesare Procaccini, 4 – Milano

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