23 Settembre 2022

Quando la proporzione mediterranea diventa arte

Annarita Aversa ha realizzato una collezione di vasi che riprende le architetture uniche della costiera amalfitana. Alla Giustini/Stagetti di Roma.

23 Settembre 2022

Quando la proporzione mediterranea diventa arte

Annarita Aversa ha realizzato una collezione di vasi che riprende le architetture uniche della costiera amalfitana. Alla Giustini/Stagetti di Roma.

23 Settembre 2022

Quando la proporzione mediterranea diventa arte

Annarita Aversa ha realizzato una collezione di vasi che riprende le architetture uniche della costiera amalfitana. Alla Giustini/Stagetti di Roma.

In mostra a Roma presso la galleria Giustini/Stagetti dal 30 settembre al 29 ottobre 2022 (Via Gregoriana 41, Roma) è annunciata “Proporzione Mediterranea, frutto degli studi e delle ricerche di Annarita Aversa. L’architetto ha indagato sull’architettura vernacolare del Mare Nostrum e, in particolare, sulle case a volta della costiera amalfitana.

La collezione – fatta di sedute e vasi – intende riscoprire la forza visiva e sensoriale delle forme pure e armoniose che caratterizzano questo tipo di architettura, definita da Bruno Zevi “un capolavoro vernacolare degno di essere accostato alla cupola del Brunelleschi o alla l’abside di San Pietro di Michelangelo”, richiamando così l’attenzione su un patrimonio sempre più minacciato.

Annarita Aversa for Architetti Artigiani Anonimi

Nella collezione, l’intento dell’autore è quello di riportare il mondo del design più vicino a quello dell’architettura, concependo entrambi di nuovo insieme, con un’unica idea di spazio, luce e materia, come la vera espressione di un preciso momento, luogo e cultura.
L’arredo è parte integrante dello spazio architettonico, quasi un unico manufatto che, muovendosi dalle stesse pareti, crea spesso un naturale gioco di luci e ombre.

Questa ricerca e questi lavori sono per Annarita Aversa un modo per tornare alle origini dell’architettura, alla sua essenza, per riscoprire l’intimo legame tra l’uomo e lo spazio abitato.
Una sintesi veritiera capace di evocare l’armonia delle proporzioni, il ritmo dei pieni e dei vuoti, le morbide modellazioni tipiche delle forme mediterranee, anche attraverso la grezza dei materiali, come il cotto colorato e il ferro battuto lavorato a mano utilizzati per le sedute o la ceramica smaltata modellata dei vasi.

In collaborazione con il Centro di Storia e Cultura di Amalfi, la ricerca dell’autore sarà condensata nel progetto “Vademecum”: un quaderno rivolto a chiunque sia chiamato ad intervenire sul territorio che, attraverso testi, tavole illustrative, prototipi e raccolte di materiali, presenterà lo studio dei sistemi costruttivi, degli elementi e dei sistemi architettonici compatibili con la conservazione architettonica e paesaggistica della penisola sorrentina-amalfitana.

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