A partire dal 12 settembre, lo spazio Gaggenau DesignElementi Hub di Milano accoglierà “Pensum”, una mostra che esplora il profondo legame tra pensiero e subconscio attraverso le opere di Marco Paghera. Fino al 20 dicembre 2024, queste creazioni, selezionate con cura dal curatore Sabino Maria Frassà, dialogheranno armoniosamente con l’elegante geometria degli elementi di design, offrendo al pubblico un’occasione unica per riflettere sulla possibilità di confrontarsi in modo costruttivo con il proprio inconscio, senza esserne sopraffatti.

Le opere di Paghera prendono vita dalla pietra, simbolo delle profondità della Terra e metafora dell’impulso irrefrenabile del subconscio. Il metallo, invece, lavorato con una precisione quasi maniacale, trascende la sua funzione di mero contenitore per diventare esso stesso portatore di significato: un emblema del pensiero razionale e della titanica lotta dell’essere umano per elevarsi e migliorarsi continuamente. “La sua parola-pensiero-peso,” spiega Frassà, “in continua evoluzione, interpreta le molteplici sfaccettature dell’esistenza umana, componendo un’armonia di contraddizioni che rappresentano il nostro shakespeariano ‘Essere’. Un’esistenza che non solo merita di essere compresa e accettata, ma anche narrata, fino a trasformarsi in opera d’arte. In fondo, l’opera d’arte siamo noi, la nostra essenza.”

Al termine della visita, l’auspicio è che ogni spettatore lasci la mostra con le parole di William Shakespeare riecheggianti nella mente: “Essere o non essere, questo è il dilemma. È più nobile soffrire, nell’intimo del proprio spirito, le pietre e i dardi dell’oltraggiosa fortuna, o imbracciare le armi contro un mare di afflizioni e, combattendo, porvi fine?”.
“L’arte,” spiega il curatore Sabino Maria Frassà, “è prima di tutto la capacità di dare forma, custodire e condividere un pensiero”. Il termine “pensum” deriva dal latino e originariamente indicava un “peso” di materia preziosa ancora informe, da valutare e lavorare. Per Paghera, la materia grezza più preziosa è il subconscio, poiché l’esistenza umana è un’intersezione in continuo divenire tra ragione e istinto. L’artista trasforma questa intersezione in qualcosa di nuovo e complesso: un peso-pensiero contemporaneo, una tangibile “Parola” carica di significato.

Il progetto espositivo promosso da Gaggenau si inserisce in un percorso che celebra l’eccellenza artistica e il saper fare dell’homo faber. Come sottolinea Frassà, “L’arte di Paghera non è soltanto un’espressione concettuale, ma si concretizza in una forma e in una materia di un nuovo pensiero. Un pensiero tanto puro quanto pesante, irreversibile e capace di trasformare tutto ciò che tocca. Questo processo creativo rappresenta per l’artista un ritorno all’ordine dal caos interiore, un percorso di catarsi e autoanalisi indispensabile per non essere sopraffatto dal subconscio, ma per emergere da esso arricchito.“
Mistral Accorsi, brand manager del marchio tedesco Gaggenau, che dal 1683 crea elementi di design raffinati per la cucina, commenta: “Gaggenau, attraverso questa mostra, si fa promotore della trasformazione della materia in arte e pura bellezza grazie al genio umano. Il lavoro di Paghera incarna e condivide con noi questa incessante ricerca della perfezione che arricchisce la nostra vita quotidiana, riuscendo a dare corpo e sostanza all’invisibilità del pensiero, così dirompente e rivoluzionario.”



Cramum è un progetto non profit che sostiene i migliori artisti in Italia
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PENSUM Marco Paghera. A cura di Sabino Maria Frassà
12 settembre 2024 – 20 dicembre lunedì-venerdì ore 10:00 – 19:00
Gaggenau DesignElementi Hub, Corso Magenta 2 (cortile interno citofono 33), Milano
Visite aperte al pubblico solo su appuntamento previo contatto e-mail o telefonico.
E-mail: gaggenau@designelementi.itT. +39 02 29015250 (interno 2)