La comunicazione delle metropoli di questi tempi è tutta incentrata sulla vita dei quartieri. Si mantiene vivacità, si fa comunità, si evitano assembramenti nelle stesse zone. E se si ha, come a Milano, la fortuna di avere un quartiere come NoLo, appena fuori dai giri del centro, che vive di effervescenza propria, il gioco è già per metà fatto. Posto che nel quartiere mancano proprio i teatri, ma c’è tanta voglia di fare teatro, l’esperimento del NoLo Fringe Festival, importato da Edimburgo dall’intraprendente Davide Verazzani l’anno scorso, è destinato ad avere lunga vita.
Basti pensare che per la seconda edizione del Fringe a NoLo (8-13 settembre, calendario qui) in questo difficile 2020 molte delle richieste dei biglietti sono già oltre la capienza. “Abbiamo scoperto un anfiteatro nascosto tra i palazzi – ci ha detto Verazzani, attore e drammaturgo e promotore del festival – e tante altre possibilità per portare performance di valore alla fruizione di tutti. Il programma del Fringe Extra poi completerà la settimana di eventi, tutti in massima sicurezza, tutti ispirati anche a una riscoperta delle potenzialità del vicinato”.
Ovviamente a NoLo, come l’anno scorso, arriveranno compagnie da tutto il mondo. Verazzani dice di aver dovuto selezionare solo per il comparto “Extra”, ben 250 spettacoli proposti. Il livello è alto, la varietà regna sovrana, ma questo è un must ricorrente nel quartiere milanese a nord di piazzale Loreto, e la voglia di lasciare un segno è tangibile anche nella moltitudine di location che ha aderito al circuito delle rappresentazioni. Si va da Hug Milano e Ghe Pensi M.I., due dei centri nevralgici della vita del quartiere prima della pandemia, a palestre, spazi aperti, cortili di via Padova, perfino la discoteca Q21. Insomma, per una settimana in continuazione camminando per NoLo ci sarà da vivere il teatro in maniera davvero atipica.
I MAGNIFICI SEI – Sei sono gli spettacoli scelti per il programma ufficiale del NoLo Fringe Festival 2020.
Banana Split di Bettedavis Duo, da Artemadia, parla di un’età giovane e di incontri inaspettati, sognando con i sonetti di Shakespeare che diventano parte integrante del testo.
Eleazaro Rossi porta in scena al Tramvai (un tram diventato bar) The Eleazaro Experience – Entusiasmi del tutto inopportuni, one-man show autobiografico dall’ironia dissacrante che non lascia un attimo di respiro.
Sceme Tagliate è invece lo spettacolo di Patrizio Luigi Belloli con Giorgia Battocchio e Paui Galli sulle icone da adorare e da conoscere, ma anche miti da sfatare del passato storico e presente pop.
Della Vergogna, in scena alla discoteca QLab di via Padova, è invece lo spettacolo di Giulia Vannozzi ispirato dalla drammatica storia di Tiziana Cantone, che è morta suicida per la gogna mediatica online dopo la circolazione di un suo video.
Erica Landolfi e Paolo Canfora sono autori e protagonisti di Che farebbe Cyrano? allo Spazio Hug, che racconta gli incontri di due solitudini.
Finalista al Bando Teatrale Anna Pancirolli 2018, vincitore del Bando Residenza Artistica “Il Giardino delle Ore”, vincitore del Bando HORS per Manifatture Teatrali Milanesi, The Ridere è il comedy drama in scena al Ghe Pensi M.I., la location più popolare di NoLo, con Salvatore Aronica.
FOLCO ORSELLI E LE PERIFERIE – Particolarmente calzante l’inclusione dell’esperienza di Folco Orselli nel programma del Fringe Festival di NoLo.
Da giovedì 10 settembre, al Parco Trotter di Milano, in occasione del Nolo Fringe Festival (ingresso gratuito) partiranno le proiezioni di “Blues Contest: Hip Hop, Rap, Trap (la musica dei quartieri)”, il primo episodio di “Blues in Mi – quartieri identità di Milano”, il progetto di Folco Orselli che attraverso la musica, il blues e le immagini di una serie di corti ed eventi racconta i luoghi e i sogni di chi vive lontano dal centro città.
Durante le differenti serate per i quartieri della città, Folco Orselli incontrerà l’editorialista del Corriere della Sera Matteo Speroni per parlare di periferie e sul palco saliranno due dei ragazzi protagonisti del lungometraggio: Islam Malis e Jay Dee.
“Blues Contest: Hip Hop, Rap, Trap (la musica dei quartieri)”, che vede la straordinaria partecipazione del rapper Ernia come testimonial,è un percorso musicale che si sviluppa tra le periferie ovest di Milano (Baggio, San Siro, Giambellino e Bonola). Le periferie sono luoghi esterni, apparentemente marginali, ma – come ci dice nel film Folco Orselli – in realtà incarnano la vera identità di Milano. Il viaggio del cantautore rivela la vita di questi quartieri attraverso il racconto di chi le ha vissute in prima persona. I ritmi hip hop, trap e rap di Islam Malis, Lokita e Jay dee, si fondono con il blues deciso di Folco Orselli e, in studio, attraverso l’integrazione delle diverse anime nasce “Neighborhood”, il primo brano nato durante il lungo cammino di “Blues in Mi – quartieri identità di Milano”.
Le proiezioni complete sono:
10 settembre – Nolo Fringe Festival
16 settembre – Cinema Teatro Casoretto
25 settembre – Casetta Verde Giambellino
2 ottobre – Off Campus Politecnico San Siro
9 ottobre – Carcere Minorile Beccaria