Con il loro ultimo disco “Antro Pop” (uscito in primavera su vinile e in digitale per La Tempesta Dischi) hanno confermato la loro necessità di espressione fedele al loro manifesto. I Ninos Du Brasil sono italiani ma abitano il mondo che confina tra Hardcore e Samba, e i nuovi pezzi lo dimostrano ancora.
L’inedita commistione di techno cruda, batucada, samba e punk fin dall’esorsio del 2012, ha reso la band un’icona per gli amanti della sperimentazione sonora. E i Ninos Du Brasil al circolo Magnolia di Milano hanno restituito con energia il calore che ricevono dal pubblico, con il cantante, Nico Vascellari, e il batterista, Nicolò Fortuni sempre in prima linea per “un approccio viscerale e sessuale al ritmo e all’esistenza”, come si definiscono loro stessi.
Il loro quarto e festoso album è ricco di contrasti (a partire dal nome, “Antro Pop”) che si rivelano in percussioni indomate, bassi schiacciati e voci di gang che in qualche modo risultano famigliari. Con titoli come “A Caverna Dentro” e “Escuro Profundo” la produzione esperta di Rocco Rampino porta un nuovo peso alla proposta del duo dalla faccia dipinta.
Ci sono sempre sorprese, come un intro chitarristico alla Morricone, l’ospitata alla batteria di Iggor Cavalera (in “Surgir”) e l’idea che attraverso la disperazione del drumming primordiale e il mantra di voci di stalattiti, nascano le canzoni di “Antro Pop”.