24 Febbraio 2023

Nino Migliori, ritratti sconosciuti di volti celebri

Tra i fotografati, molti artisti simbolo di un'epoca: Bruno Munari, Andy Warhol, Ugo Nespolo, Andy Warhol.

24 Febbraio 2023

Nino Migliori, ritratti sconosciuti di volti celebri

Tra i fotografati, molti artisti simbolo di un'epoca: Bruno Munari, Andy Warhol, Ugo Nespolo, Andy Warhol.

24 Febbraio 2023

Nino Migliori, ritratti sconosciuti di volti celebri

Tra i fotografati, molti artisti simbolo di un'epoca: Bruno Munari, Andy Warhol, Ugo Nespolo, Andy Warhol.

Alla Reggia di Colorno, Parma, una mostra di fotografie mette in luce ritratti insoliti e rubati di personaggi celebri. A firmarli è l’obiettivo straordinario di Nino Migliori, che ha catturato buona parte delle celebrità di ogni estrazione del Novecento.

La Reggia di Colorno, il Palazzo Ducale di Maria Luigia d’Austria duchessa di Parma, Piacenza e Guastalla è una piccola Versailles. Nelle sale senza tempo dell’antica dimora, “Nino Migliori. L’arte di ritrarre gli artisti” permette di ammirare 86 opere inedite, quasi tutte ritratti di artisti frequentati dall’autore, realizzate tra gli anni cinquanta ed oggi, che consentono di ripercorrere, attraverso le diverse tecniche adottate, le ricerche e le esplorazioni del mezzo fotografico condotte nel corso di oltre settant’anni di attività. L’esposizione, a cura di Sandro Parmiggiani, con la direzione di Antonella Balestrazzi, è accompagnata da un catalogo bilingue (italiano/inglese).

Cinque le sezioni: i ritratti in bianco e nero, avviati negli anni ‘50, quando Migliori è a Venezia e frequenta la casa di Peggy Guggenheim, e sviluppati fino agli anni recenti; le immagini a colori nelle quali spesso opera una dislocazione dei piani e talvolta ritaglia le immagini e le ricolloca nello spazio; le sequenze di immagini tratte dal mezzo televisivo e concepite come fotogrammi in divenire; le grandi “trasfigurazioni” (100 x 100 cm) a colori in cui Migliori interviene “pittoricamente” sull’immagine; i ritratti recenti in bianco e nero “a lume di fiammifero”, che applicano alcune sue ricognizioni condotte su sculture “a lume di candela”.


Molti sono i protagonisti della scena artistica che i visitatori della mostra riconosceranno attraverso i loro ritratti: tra gli altri, Enrico Baj, Vasco Bendini, Agenore Fabbri, Gianfranco Pardi, Guido Strazza, Sergio Vacchi, Luciano De Vita, Salvatore Fiume, Virgilio Guidi, Piero Manai, Man Ray, Luciano Minguzzi, Zoran Music, Luigi Ontani, Robert Rauschenberg, Ferdinando Scianna, Tancredi Parmeggiani, Ernesto Treccani, Emilio Vedova, Lamberto Vitali, Andy Warhol, Wolfango, Italo Zannier; Antonio Gades, Bruno Saetti, Lucio Saffaro, Alberto Sughi, Emilio Tadini; Eugenio Montale, Gian Maria Volonté, Giovanni Romagnoli e Franco Gentilini; Karel Appel, Enzo Mari, Fausto Melotti, Tonino Guerra, Pompilio Mandelli, Marisa Merz, Bruno Munari, Fabrizio Plessi, Arnaldo Pomodoro, Lucio Del Pezzo; Mario Botta, Ugo Nespolo, Elisabetta Sgarbi.

Nino Migliori nasce a Bologna nel 1926, dove tuttora vive e lavora. Inizia a fotografare nel 1948, alternando la fotografia neorealista e formalista alle sperimentazioni e alle ricerche, sulla base di tecniche inventate e affinate da lui stesso, che lo conducono a espressioni spesso affini alle vicende della pittura (quali l’informale) e alle esperienze concettuali. Negli anni Cinquanta, amico di Tancredi e di Emilio Vedova, frequenta la casa di Peggy Guggenheim a Venezia, mentre a Bologna si lega ad artisti quali Vasco Bendini, Vittorio Mascalchi, Luciano Leonardi. Nel 1977 il CSAC (Centro studi e archivio della comunicazione) dell’Università di Parma gli dedica la sua prima grande mostra antologica, curata dal suo fondatore, Arturo Carlo Quintavalle; dal 1978 Migliori è docente di Storia della Fotografia al Corso di Perfezionamento di Storia dell’Arte dell’Università di Parma; allo CSAC dona negli anni un corpus consistente di opere. Nel 1979 tiene un memorabile corso nell’ambito della manifestazione “Venezia 79 La fotografia”, sotto il patrocinio dell’Unesco e dell’International Center of Photography di New York, avente come programma le sperimentazioni off-camera. Nel 1982 Migliori dà vita ad Abrecal – Gruppo Ricerca Percezione Globale (1982-1991), che si rivolge soprattutto ai giovani e che si riallaccia alla poetica futurista nel senso di rottura degli schemi precostituiti e della libertà di espressione: il nome è infatti l’inverso di “Lacerba”. Dagli anni Settanta dirige workshops, e si dedica con frequenza alla didattica in scuole di vario ordine e grado (comprese le scuole dell’infanzia) e in istituzioni museali. Nel 2016 l’artista dà vita alla “Fondazione Nino Migliori”.
Già dal 1300 sul luogo dove sorge la Reggia di Colorno, in provincia di Parma, c’era una costruzione fortificata. L’ambiente più importante arrivato fino a noi è sicuramente la Gran Sala, capolavoro del celebre architetto francese Ennemond Alexandre Petitot progettata nel 1753. Realizzata fra il 1753 ed il 1755, rappresenta il primo esempio di neoclassicismo in Europa in anticipo di quasi 30 anni sulle realizzazioni coeve. Il genio disegnativo del Petitot ha trovato perfetta realizzazione negli stucchi eseguiti da Fortunato Rusca e dal grande scultore J. B. Boudard per le figure in altorilievo.
All’interno delle cornici in stucco dorato vi sono ancora le quattro tele originali (del 1757-58) di François La Croix noto come la Croix de Marseille e di Adrien Manglard.

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