Nel cuore di Milano alla NEXT AREA, la nuova location dedicata alla cultura in tutte le sue declinazioni, apre la mostra “Monet e gli Impressionisti Digital Experience”. Una produzione internazionale a cura di Next Exhibition, in collaborazione con Associazione Culturale Dreams.
Videomapping, virtual reality, stanze interattive per una coinvolgente esperienza multisensoriale per celebrare i 150 anni della prima mostra impressionista. La mostra sarà aperta sino a metà settembre 2024.
La location di Via Paolo Sarpi 6 – che in precedenza ospitava la casa d’aste Finarte – inaugura venerdì 22 marzo con “Monet e gli Impressionisti – Digital Experience”, per celebrare i 150 anni dalla prima mostra degli impressionisti, realizzata nella primavera del 1874 nello studio parigino del fotografo Nadar.
Gli oltre mille metri quadri di esposizione sono suddivisi in diverse aree che seguono una narrazione semplice, adatta a tutta la famiglia, perseguendo sempre l’obiettivo dell’eduntainment, ossia educare intrattenendo.
Nella curatela si analizzano in primis gli spunti che portarono a una tecnica diversa, considerata come la novità più dirompente nel processo di evoluzione della pittura. Il dipingere en plein air per esprimere la volontà precisa di rappresentare la luce naturale, per cogliere la bellezza pura dei contrasti tra luci e ombre, con colori forti, vividi, reali.
Nella prima sala introduttiva si spiega al visitatore – con un allestimento supportato da monitor che esaltano i movimenti dei quadri più celebri – la corrente dell’Impressionismo che imprime sulla tela gli effetti di luce che colpiscono l’occhio ancor prima che il cervello.
Una tavolozza di sfumature che cambia a seconda delle stagioni, tematica intorno alla quale si dipana il file rouge dell’esposizione.
Nella ricerca dell’attimo luminoso, i maggiori esponenti dell’Impressionismo ritraggono il progredire delle stagioni dipingendo terra, mare, fiumi, scogliere, alberi, fiori, prati, che mutano a seconda del periodo dell’anno. Dettagli vivi sempre diversi, proprio come quelle ninfee che Monet dipinge oltre duecento volte guardando lo stesso stagno, a riprova di quanto possa essere bella e mutevole la stessa cosa ogni giorno.
Ogni stagione vede un colore predominante che gli Impressionisti colgono assieme al movimento. Per cui l’immagine perde definizione, i contorni sono imprecisi e mutevoli e l’immagine è fuggevole. Uno stile pittorico che si sposa perfettamente con la moderna tecnica del videomapping, protagonista del salone centrale della prima esposizione a Next Area. Pareti e pavimenti prendono vita, immergendo il visitatore a 360 gradi in un viaggio lungo un anno nelle opere paesaggistiche più significative degli Impressionisti, cullati dalla musica classica de “Le Quattro Stagioni” di Vivaldi.
La Primavera viene identificata da colori delicati ma vivaci, come le “virgole” di colore che rappresentano i tanti fiori sbocciati ne “Il sentiero nell’erba alta” di Renoir che ritrae la natura che rinasce anche in “Primavera a Chatou”.
L’Estate è caratterizzata dai colori brillanti, caldi e abbaglianti o dai freddi, ma vividi, celesti e verdi. Così come dalle ombre nette come quelle dei “Covoni al sole, effetto di mattino” di Monet che ritrae anche una delle opere più iconiche dell’Impressionismo, “I papaveri”.
L’Autunno si contraddistingue per i toni rossastri, gli arancioni, i marroncini e i verdi spenti, come nelle opere di Pissarro “Hide Park – Londra” o “Autunno Pioppi – Eragny”.
L’Inverno infine, dalla gamma cromatica fredda che si mescola con la presenza abbagliante del bianco, come in “Effetto neve a Louveciennes” di Sisley.
A dare inizio al mapping la scomposizione di “Impressione levar del Sole”, l’opera di Monet che ha dato il nome alla corrente dell’Impressionismo.
Il mapping, della durata di circa venti minuti, viene proposto in modalità spettacolo, con ingressi contingentati ad orario fisso, per poter rendere godibile al massimo la fruizione emozionale da parte del pubblico che può ammirare il video comodamente accoccolato sulle sdraio presenti nella sala. Diventando parte dell’esperienza, protagonista del quadro virtuale impressionista.
Novità della sala immersiva l’aggiunta delle luci architetturali che, in un vero e proprio spettacolo di luci sempre in linea con colori e tonalità delle quattro stagioni, illuminano la volta antica a cassettoni della location.
Fotoservizio per The Way Magazine a cura di Luca Micheli