Mile Anni di Magia a Ravello, in costiera amalfitana, è arrivata alla terza edizione ma continua a incantare. Nelle foto di La Sibilla che vi proponiamo in questo servizio si vede come la storica Villa Rufolo, sede del prestigioso festival musicale d’estate, in questi giorni (fino al 22 ottobre) riapre alla notte di luci e colori che il video mapping permette di realizzare.
La villa riapre di notte avvolta dalla magia nel Giardino di Klingsor grazie al lavoro multimediale realizzato da Laser Entertainment con 7 installazioni sincronizzate di video mapping 3D, proiezioni architetturali, ologrammi, lasershow, audio, luci e illuminazioni architetturali di monumenti e giardini.
Uno spettacolo di 40 minuti unico (la cui visione è prenotabile qui) permette di viaggiare nel tempo attraversando la storia del monumento simbolo di Ravello. Un viaggio in versione 2.0 totalmente rivisitato rispetto alle edizioni precedenti, alla riscoperta dei miti che hanno reso la Villa e Ravello famose nel mondo.
Mille anni e un mondo tutto da scoprire: da Wagner a Reid, da Boccaccio a Escher, raccontato dal fantasma di Lorenzo Rufolo, il signore che sotto gli angioini nel 1200 rese splendida questa villa in stile islamico-normanno, che torna a riprendersi la scena e soprattutto torna a governare quella che fu la sua straordinaria dimora.
“Come padrone di casa sono orgoglioso di avervi ospitato” dirà Lorenzo alla fine del fantastico viaggio organizzato dalla Fondazione Ravello. Il fortunato progetto di proiezioni mappate e ologrammatiche, già messo in campo nel 2014 e nel 2015 per la valorizzazione del monumento simbolo di Ravello, è stato ripensato e adattato agli importanti interventi di restauro che hanno interessato la Torre Maggiore e le facciate.
“Mille anni di Magia” offre“quadri” che riaccendono i passaggi degli artisti, scrittori e letterati che hanno reso Ravello immortale. A cominciare naturalmente da Giovanni Boccaccio, vero e proprio antesignano del gran tour ravellese ai tanti che in questo luogo hanno tratto ispirazione: Edward Morgan Forster, André Gide, Paul Valéry, Tennessee Williams, Truman Capote, Gore Vidal…
Immancabile il riferimento alla visita di Richard Wagner e al periodo aureo di Sir Francis Nevile Reid che, seppur in modo molto diverso, hanno cambiato per sempre il destino di Ravello.
Memorabile il momento del 900 con le geometrie dei giardini sospesi sul mare che riprendono le visioni di Maurits Cornelis Escher, il maestro delle stampe della “metamorfosi” che pure soggiornò a lungo a Ravello.