Il ricordo più struggente che Michelangelo Iossa ha raccolto, ripercorrendo il mito di Rino Gaetano scomparso 40 anni fa, è quello di Renzo Arbore. Commosso, l’allora disc jockey condivide con i lettori del nuovo libro uscito per Hoepli (“Rino Gaetano – Sotto un cielo sempre più blu”) l’esatto momento in cui in radio arrivò la notizia della morte del cantautore. Era il 2 giugno del 1981, e nel volume di Michelangelo Iossa si comprende davvero l’eccezionalità del personaggio che ha illuminato la canzone italiana con brani irregolari e amatissimi, da Ma il cielo è sempre più blu a Nuntereggae più, passando per Mio fratello è figlio unico, Gianna e Berta Filava.
La ricostruzione biografica, aperta dalla testimonianza di Renzo Arbore, è arricchita da un’intervista esclusiva a Sergio Cammariere, cugino dell’artista – che firma anche la prefazione – e da due appendici dedicate agli incontri di Rino con grandi musicisti internazionali e ai luoghi della sua vita.
Rino Gaetano è un unicum nella storia del cantautorato italiano e nella vita culturale del nostro Paese. “La sua carriera – racconta Iossa – è durata pochi anni, dal 1974 al 1981 e in un manipolo di album, di 45 giri, di apparizioni televisive e di interviste ha rivelato tutta la sua forza espressiva, dimostrando di essere un cantautore del futuro. Amatissimo tuttora dai musicisti e dalle nuove generazioni. Nella sua produzione si rivela una dimensione di working class hero capace di connettere Jannacci e Beckett, l’emigrazione e il nonsense, Dylan e la Magna Grecia in un personale sentiero, su cui non aveva mai camminato nessuno”.
Il libro sarà presentato in occasione delle celebrazioni del quarantennale dalla morte di Rino Gaetano a Milano il 2 giugno 2021 presso lo Spirit De Milan. Con l’autore Michelangelo Iossa ed Ezio Guaitamacchi, musicisti indipendenti che hanno realizzato la compilation “Ad esempio a noi piace Rino” su etichetta Isola Tobia Label. Il disco voluto da Carlo Mercadante ha un libretto con liner notes di Michelangelo Iossa.