14 Aprile 2023

Miart 2023, arrivano i grandi dell’arte

E nella sezione "Emergent" una vasta panoramica di audaci creativi da tutto il mondo. Folla al debutto.

14 Aprile 2023

Miart 2023, arrivano i grandi dell’arte

E nella sezione "Emergent" una vasta panoramica di audaci creativi da tutto il mondo. Folla al debutto.

14 Aprile 2023

Miart 2023, arrivano i grandi dell’arte

E nella sezione "Emergent" una vasta panoramica di audaci creativi da tutto il mondo. Folla al debutto.

Folla delle grandi occasioni per l’apertura della fiera miart a Milano dal 14 al 16 aprile 2023. L’happening internazionale d’arte moderna e contemporanea, organizzato da Fiera Milano e diretta da Nicola Ricciardi, ha un titolo per il 2023 che è Crescendo. La parola chiave della ventisettesima edizione si riferisce anche all’aumento delle gallerie partecipanti (169 da 27 Paesi), con incremento del 40% per la compagine internazionale degli espositori. Cresce anche il rapporto e lo scambio con la città, le sue istituzioni e i suoi cittadini grazie a una nuova edizione della Milano Art Week e a inedite collaborazioni con Triennale Milano e Fondazione Nicola Trussardi.

A miart 2023 si torna a respirare la vivace internazionalità. Oltre al numero delle gallerie, a crescere significativamente è anche la qualità dei progetti per merito di una combinazione di incoraggianti ritorni e importanti new entry.Tra questi, solo per citarne alcuni: 1 Mira Madrid (Madrid), ChertLüdde (Berlino), Ciaccia Levi (Parigi, Milano), C L E A R I N G (Bruxelles, New York, Los Angeles), Corvi-Mora (Londra), Crèvecœur (Parigi), Dvir Gallery (Tel Aviv, Bruxelles, Parigi), Ehrhardt Flòrez (Madrid), Peter Kilchmann (Zurigo, Parigi), KLEMM’S (Berlino), Kendal Koppe (Glasgow), Andrew Kreps Gallery (New York), Galerie Lelong & Co. (Parigi, New York), Madragoa (Lisbona), Mai 36 Galerie (Zurigo), Meyer Riegger (Berlino, Karlsruhe, Basilea), Nino Mier Gallery (Los Angeles, Bruxelles, New York, Marfa), MISAKO&ROSEN (Tokyo), Perrotin (Parigi, New York, Hong Kong, Seoul, Tokyo, Shangai, Dubai), Michel Rein (Parigi, Bruxelles), Repetto Gallery (Londra, Lugano), Richard Saltoun Gallery (Londra, Roma), Chris Sharp Gallery (Los Angeles), Esther Schipper (Berlino, Parigi, Seoul), Eduard Simoens Gallery (Knokke), Gian Enzo Sperone (Sent), Galerie Gregor Staiger (Zurigo, Milano), Tim Van Laere Gallery (Anversa), Galerie Hubert Winter (Vienna), Galerie Fons Welters (Amsterdam), Galerie Jocelyn Wolff (Romainville).

Emilio Isgrò, Dichiaro di non essere Emilio Isgrò, 1971, typography and silk-screen printing on paper, cm 29,5×21 (each of the 7 elements). Studio Guastalla Arte Moderna e Contemporanea partecipa a miart 2023 nella sezione “ESTABLISHED” con un progetto sull’identità con arte degli anni 60 e 70. In mostra lavori di Baruchello, Bonalumi, Calderara, Castellani, Dadamaino, Dorazio, Fontana, Griffa, Isgrò, Kounellis, Lichtenstein, Pistoletto, Rotella, Salvo, Schifano, Simeti
Galleria Luisa Delle Piane. Dall’alto opere di B.B.P.R., Andrea Branzi, Peter Shire.
MAAB Gallery a miart con una selezione di opere di
Piero Gilardi e Claire Lindner (in foto) al Padiglione 3, stand C110.

Significativa anche la crescita in termini di estensione geografica delle gallerie coinvolte, che provengono da quattro continenti e da città tra loro molto distanti, come ad esempio San Paolo per HOA Galeria e Shanghai per Capsule Shanghai, Seoul per Foundry Seoul e Accra (Ghana) per Gallery 1957.

Contemporaneamente si riconferma la cura e l’attenzione per l’imprescindibile contesto italiano grazie alla presenza in fiera di alcune delle più dinamiche gallerie del nostro Paese. Tra queste, solo per citarne alcune: Alfonso Artiaco (Napoli), Galleria Tommaso Calabro (Milano), Cardi Gallery (Milano, Londra), Galleria Continua (San Gimignano, Pechino, Les Moulins, L’Avana, Roma, San Paolo, Parigi, Dubai), Raffaella Cortese(Milano), Monica De Cardenas (Milano, Zuoz, Lugano), Galleria dello Scudo (Verona), Studio Gariboldi (Milano), Galleria d’Arte Maggiore g.a.m. (Bologna,Milano, Parigi), kaufmann repetto (Milano, New York), Magazzino (Roma), Gió Marconi (Milano), Mazzoleni (Londra, Torino), FRANCESCA MININI (Milano), Galleria Massimo Minini (Brescia), Montrasio Arte (Milano, Monza), Galleria Franco Noero (Torino), P420(Bologna), LIA RUMMA (Milano, Napoli), Tornabuoni Arte (Firenze, Milano, Forte dei Marmi, Crans Montana, Parigi), Vistamare (Pescara, Milano), e ZERO… (Milano).

miart 2023 conferma anche la distribuzione degli spazi in tre sezioni: per dare risalto alla ricerca delle più recenti generazioni di galleristi e artisti, la visita in fiera si apre anche quest’anno con Emergent, la sezione a cura di Attilia Fattori Franchini dedicata a 26 giovani gallerie; si prosegue quindi con Established, la sezione principale che ospita 133 gallerie che espongono opere della più stretta contemporaneità assieme a quelle dedicate all’arte del XX secolo, non tralasciando quelle attive nel settore del design da collezione e d’autore; a completare il percorso Decades, la sezione a cura di Alberto Salvadori che esplora la storia del secolo scorso attraverso 10 progetti monografici dagli anni ’10 del Novecento agli anni ’10 del Duemila.
RIKAKO KAWAUCHI, Hold Softly, 2023 per Era Gallery, miart 2023. Nata nel 1990 a Tokio. Si è laureata alla specializzazione in pittura a olio presso il Dipartimento di Pittura, Tama Art University Graduate School nel 2017. Attualmente vive e lavora a Tokyo. Mostre recenti includono la mostra collettiva “Good Morning Japan” alla Nassima Landau Foundation 2023, la mostra personale “Human close” al Lurf Museum di Tokyo Japan 2023, la mostra personale “line & colors” al N&A Art SITE di Tokyo. Mostra collettiva “drawings” nel 2019 (Gallery Koyanagi, Tokyo), mostra personale “human wears human / bloom wears bloom” (Kamakura Gallery, Kanagawa) e “Tiger Tiger, burning bright” (WAITINGROOM, Tokyo) nel 2018, mostra collettiva ” Museum of Together” (SPIRAL, Tokyo), Mostra personale “NEWoMan ART wall Vol.7: Rikako KAWAUCHI” (NEWoMan ART wall, Display of JR Shinjuku Station Miraina Tower Ticket Gate, Tokyo) nel 2017, “ART TAIPEI 2016 – WAITINGROOM Solo Booth” (Taipei World Trade Center, Taipei, Taiwan) nel 2016. Inoltre, l’artista ha vinto il Kenjiro Hosaka Prize alla 1st CAF Prize Exhibition a cui ha partecipato nel 2014, e l’ART EGG Prize allo SHISEIDO ART EGG nel 2015.
Vistamare, galleria con sede a Milano e Pescara, porta a miart 2023: Mario Airò, Castone di sant’Elmo, 2014; Rosa Barba, Composition in Field, 2022; Claudia Comte, Turn and Slip, 110, yellow, 2022; Sara Enrico, The Jumpsuit Theme, 2022; Linda Fregni Nagler, Untitled (Pilgrim), 2018; Tom Friedman, Pepto Bismol, 2022; Mimmo Jodice, Duomo, Milano, 1999; Polys Peslikas, elbow caught up into ornaments, 2021- 2022; Lorenzo Scotto di Luzio, Ampelmann, 2022; Ettore Spalletti, Così com’è, bianco, azzurro, 2012; Haim Steinbach, the princess and the frog, 2018. In foto: Claudia Comte, Turn and Slip, 110, yellow.

EVENTI IN CENTRO – I contenuti della fiera per la prima volta si estendono oltre i propri confini tradizionali per innestarsi in altri luoghi della città, partendo, sabato 15 aprile, da Triennale Milano che ospita una serie di conversazioni dal titolo miart LIVE at Triennale Milano: incontri sviluppati intorno al tema della capacità propria dell’arte di far presa su altri luoghi e altre discipline lontani dai contenitori e dai palinsesti tradizionali.

Massimiliano Gioni e Beatrice Trussardi racconteranno di come la Fondazione Nicola Trussardi, museo nomade per eccellenza, abbia diffuso l’arte contemporanea in contesti molteplici e attraverso i canali più diversi, a venti anni dal primo intervento a Milano, in galleria Vittorio Emanuele, nel 2003; Angharad Williams e Gianmaria Andreetta parleranno di The Wig, iniziativa con cui riflettono su pratiche artistiche che prendono forma in contesti altri rispetto allo studio; Jonathan Monk converserà con Anna Ebner e Marco Scotti sul progetto espositivo Multiple Locations che durante miart porterà alcune edizioni di Monk in negozi, ristoranti e bar di via Porpora a Milano; Davide Giannella inviterà Riccardo Benassi e il duo Eva & Franco Mattes aragionare assieme sull’evoluzione del concetto di arte pubblica e a interrogarsi sulle sue possibili interpretazioni future; Gianni Pettena e Italo Rota si confronteranno sul rapporto tra architettura e paesaggio, arte e montagna; Valerio Barberis, Loris Cecchini e Mario Cucinella si interrogheranno sulla città del futuro partendo da un’inedita alleanza tra arte, architettura e riforestazione; e infine Nico Vascellari dialogherà con Damiano Gullì, Gea Politi e Cristiano Seganfreddo partendo dalla sua opera Falena che dal 15 aprile sarà esposta negli spazi esterni dell’istituzione.

La collaborazione tra miart e Triennale Milano è sottolineata anche dalla rassegna FOG – Triennale Milano Performing Arts, che nei giorni della fiera presenterà al pubblico due prime italiane: How a Falling Star Lit Up The Purple Sky di Jeremy Nedd, coreografo e performer internazionale, e Impilo Mapantsula, network globale specializzato in una danza carica di energia (12 e 13 aprile); e Le sacre du printemps, ricerca coreografica dei Dewey Dell ispirata al capolavoro di Igor Stravinskij, pietra miliare della letteratura musicale e infinita sorgente visiva (15 e 16 aprile).

Will Benedict, per la gloriosa galleria Gio Marconi di Milano, Head, 2023, Oil on canvas, 170 x 135 x 2.5 cm.
kaufmann repetto è lieta di annunciare Ricordi di Campo, la sesta mostra personale di Latifa Echakhch con la galleria. Esplorando il paradosso tra la proiezione di un’idea e la sua rappresentazione, i nuovi dipinti sono realizzati con la tecnica del décollage, dove frammenti di immagini pittoriche levitano su una ruvida superficie di cemento. Risuonando con la dura materialità del substrato, le pareti della galleria circostante sono dipinte in una tonalità simile di grigio cemento, trasformando il cubo bianco in una grotta urbana e attivando un’interazione poetica tra gli strati narrativi e astratti delle opere di Echakch.
I dipinti di grandi dimensioni della serie Night Time sono intimamente correlati alla ricerca interdisciplinare dell’artista per il Padiglione svizzero della 59a Biennale di Venezia, che analizza gli interstizi tra diverse esperienze sensoriali legate alla percezione della musica.
Il progetto espositivo pensato da RIBOT Gallery per questa edizione di miart pone in dialogo le opere di  Bénédicte Peyrat (Parigi, 1967) e Andrei Pokrovskii (Mosca, 1996), due nuovi artisti di RIBOT che dal 2023 sono parte della programmazione della galleria.
Il linguaggio formale ed espressivo che i due pittori adottano si muove su registri stilistici molto differenti; tuttavia, dà vita a composizioni in cui si riscontra un’atmosfera simile, di sospensione, di straniamento, di “disattivazione dell’azione” in favore di una ritrovata poesia. 

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