Quando i Bluvertigo hanno attqaccato con “Heroes” di David Bowie, il finale all’Alcatraz è stato esplosivo. In piccolo, la Live Aid che non abbiamo mai avuto, perché alla serata in onore del compianto discografico e promoter Tomaso Cavanna, i big ci sono venuti davvero con lo spirito giusto.
Anzitutto quello di tributare con un tripudio di suoni, di canzoni e pensieri, il giusto riconoscimento a Cavanna, che prima con Punk For Business e poi brevemente con Opossum Agency, di visionarie notti ne ha progettate a bizzeffe. Tutto per far divertire il pubblico con qualcosa di sperimentale e non visto (mitici a Milano i suoi concerti verticali).
A sostenere la causa anche il sindaco di Milano, Beppe Sala. Evidentemente l’istituzione pubblica riconosce che parte della fortuna di questa città è anche fondata sulla riuscita degli eventi di intrattenimento. Cavanna dopo l’Expo aveva lavorato col Comune per il riuscito Market Sound. Sala stesso, di recente, in occasione della scomparsa del fondatore del club Plastic, Lucio Nisi, lo aveva salutato pubblicamente con un messaggio sui social.
Quelli che in questi anni hanno conosciuto Tomaso Cavanna e che martedì sera all’Alcatraz di Milano si sono riuniti su un unico palco per celebrarlo c’erano tutti. Al primo evento organizzato in suo nome dall’associazione Medicine Rocks, a tre mesi esatti dalla sua scomparsa, uniti per una raccolta fondi per la ricerca contro il cancro, si sono dati appuntamento per una lunga notte Jovanotti, Willie Peyote, i Negrita, Almamegretta, Andro/Negramaro, Bluvertigo, Alex Britti, Bud Spencer Blues Explosion, Casino Royale, Diego Mancino, Don Joe, Filippo Solibello, Jack Jaselli, Joan Thiele, Pisti, Saturnino, Shazami, Stefano Fontana, Subsonica. Hanno condotto Victoria Cabello e Marco Maccarini, visibilmente emozionati, col piglio giusto di chi conosceva un addetto ai lavori che il pubblico grande non conosceva ma che sentitamente ringrazia.
Fotoservizio Francesco Prandoni