Quando partì proprio da Sanremo nel 1990 la gavetta l’aveva già fatta abbondantemente. La “rifondazione” di Marco Masini per questo 2020, a 30 anni di distanza dall’esordio nazionale, passa da due pezzi: “Il confronto”, che eseguirà a Sanremo 70, e “La Parte Chiara”, un inedito mix di speranza e rilancio morale che farà sicuramente bene al suo repertorio.
Il cantautore toscano, in vista della sua nona partecipazione a Sanremo (che ha vinto nei Giovani nel 1990 e nei Big nel 2004) ha deciso anche di riproporsi nel look in maniera più vera: “Non ha senso farsi ancora le meches ed evitare le rughe. Io non mi tingo più e ho fatto crescere la barba”. Sengo distintivo di una riproposizione in chiave più naturale del suo personaggio. Non che Masini sia stato mai un giovanilistico a tutti i costi. Ce ne accorgiamo riascoltando i pezzi del passato che fanno parte dell’album “MASINI +1, 30TH ANNIVERSARY”, in uscita il 7 febbraio: un cofanetto formato gigante con libro riassuntivo di 30 anni di carriera artistica, che arriva fino al brano in gara a Sanremo, scritto dallo stesso Marco Masini con Federica Camba e Daniele Coro, che non sfigura con le altre partecipazioni. Le più memorabili, quella della vittoria con “Disperato” nel 1990 tra le Nuove Proposte, e quella del 2004, “L’uomo volante”, fortemente sostenuto da Simona Ventura che quell’anno fece i miracoli, organizzando la kermesse senza l’appoggio delle major.
“Sanremo non è mai uguale, è cambiato come il telegiornale e come tutti noi – ci dice il cantante, ancora amatissimo da una pletora di fanclub in tutta Italia – . Io vado a Sanremo per imparare, so di stupirvi con questa affermazione. Perché la musica ha subito un cambiamento incredibile negli ultimi anni e voglio capirci. Nel 1990 andavo ad ascoltare i grandi, come quando pensi che l’inglese si impari andando a Londra. La musica si impara ascoltando i dischi degli altri”.
Grande atto di umiltà, ma anche testimonianza di una grandezza e longevità invidiabili. Marco Masini fa parte di quella schiera di nuovo cantautorato che agli inizi degli anni 90 ha segnato una generazione, con testi e melodie che sono entrati nell’immaginario collettivo del disagio generazionale. C’è forza, rabbia, talvolta autentica poesia in quei pezzi che oggi nel nuovo disco celebrativo, ricanta con amici e star che lo hanno amato: “Il tempo ovviamente mitiga, non potrei cantarli con la stessa dirompenza, anche perché di questi tempi c’è bisogno di pace. Ora che sono io il vecchietto tra virgolette mi metto alla prova per fare la gara di Sanremo e per imparare dai giovani. Loro insegnano tanto, l’ho capito scrivendo con tanti ragazzi giovani. Parlo di pezzi che ho nel cassetto, come quello con Raige e Mamakas. Per me è scuola, imparo le metriche nuove e le nuove metodologie di composizione. Secondo me Bigazzi che incontra Raige può funzionare. E in ognicaso, la musica italiana la sostengo sempre“.
E infatti nella serata dei duetti al prossimo Festival, Masini ha deciso di omaggiare un grande pezzo di melodia nostrana: “Vacanze Romane” dei Matia Bazar, che fece furore nel 1983. “Credo sia l’ultima canzone che mia madre cantava sempre in cucina. Volevo trasformare l’arrangiamento e Arisa in quel modo di esprimere la tonalità mi è sembrata l’artista più adatta. La considero una persona vera e la sua fragilità che è diventata la sua forza, mi piace. C’è stima reciproca, la prima volta che ci siamo incontrati si è messa a piangere”. Il cantante aveva già riabilitato alle nuove generazioni “Signor Tenente di Giorgio Faletti” nel 2017, non rivela dettagli su questo ripescaggio storico ma fa sapere che l’arrangiamento valorizzerà la sua ospite e che l’orchestra si è molto divertita: “Come quando inviti un amico a casa, devi fargli trovare tutto pronto”.
SUCCESSI – Nel 1990 Giancarlo Bigazzi, che era l’uomo dietro il successo di Modugno, Marcella e Raf, decise di produrre Marco facendolo partecipare a Sanremo con “Disperato” che vinse tra i giovani e trainò al successo il primo album, “Marco Masini” seguito l’anno dopo da “Perché lo fai”, il cui singolo fu il più venduto in assoluto in Italia e in Francia nel 1991 (dall’album Malinconoia).
Spesso sottovalutato, il canzoniere masiniano è talmente abbondante che in questo recupero odierno non è nemmeno rappresentato tutto: “Malinconoia”, “La libertà”, “Le ragazze Serie” sono stati lasciati fuori. “Sarebbe diventato un triplo e ci avrei messo anni per finirlo – scherza lui – ogni canzone è figlia del tempo. La vendetta e rabbia degli inizi lasciano oggi spazio alla mia convinzione che il fuoco va spento. Voglio cantare con serenità, pace, fiducia e se c’è qualcosa che non va, vorrei che ci fosse preparazione di chi ci deve guidare”.
Tra gli amici che hanno sempre sostenuto Marco, Eros Ramazzotti, che lui ricorda essere “il primo collega che ho conosciuto nella Nazionale Cantanti“, e Umberto Tozzi. Con il cantante di “Ti Amo” e “Gloria” (scritte da Bigazzi proprio come i primi successi di Masini) ha inciso anche il disco Tozzi Masini nel 2006, da un’idea di Mario Ragni, l’esperto italiano di marketing da compilation. L’album contiene 16 tracce di cui 1 canzone di Masini cantata da entrambi, 6 canzoni di Tozzi cantate da Masini e 6 canzoni di Masini cantate da Tozzi e 3 inediti
IL SUO 2020 – “Il Confronto”, il brano in gara a Sanremo 70, non è solo autobiografia: “Quando scrivo – dice il cantautore – parto da storie che vedo e vivo. Poi però mi rendo conto che canto la storia di tutti, dagli anni Novanta è stato sempre così. Ancora oggi mi accorgo che quello che ho vissuto e raccontato, ha creato identificazione per molte persone”.
A dirigere l’orchestra del Festival di Sanremo per Marco Masini sarà il maestro Roberto Rossi, che è anche a capo di Sony Legacy che pubblica il disco. Il brano sanremese “Il confronto” è uno dei 4 inediti.
Da aprile, inoltre, Marco Masini sarà in tour nei principali teatri italiani ed europei, tornando così a riabbracciare il suo pubblico dal vivo e, per celebrare al meglio il traguardo dei 30 anni di carriera, il 20 settembre sarà protagonista sul palco dell’Arena di Verona per un concerto-evento.
Questa la tracklist di “MASINI +1, 30TH ANNIVERSARY”: Il confronto (inedito); La parte chiara (inedito), Non è così (inedito); Disperato – feat. Eros Ramazzotti; Ci vorrebbe il mare – feat. Giuliano Sangiorgi; Cenerentola innamorata – feat. Ermal Meta; Perché lo fai – feat. Umberto Tozzi; Ti vorrei – feat. Ambra Angiolini; Vaffanculo – feat. Luca Carboni; T’innamorerai – feat. Francesco Renga; Bella stronza – feat. Modà; Principessa – feat. Nek; Lasciaminonmilasciare – feat. Gigi D’Alessio; L’uomo volante – feat. Jovanotti; Io ti volevo – feat. Annalisa; Che giorno è – feat. Bianca Atzei; Spostato di un secondo – feat. Giusy Ferreri; Tu non esisti – feat. Fabrizio Moro; Fra la pace e l’inferno (inedito) – feat. Rita Bellanza.
PRIVATO – Riservato ma non avaro di confessioni, Marco Masini ha aggiunto un tocco di umanità privata al suo rapporto col pubblico, col passaggio televisivo dell’anno scorso in in programma condotto da Paola Perego, “Non distrubare”. A Paola il cantante ha raccontato una vita intensa segnata anche dalla sofferenza, come la perdita di sua madre a 18 anni, con la quale aveva un rapporto speciale, e alla quale ha dedicato il brano “Spostato di un secondo” (Sanremo 2017) perché la musica per lui è “un antidolorifico molto efficace“; oggi la donna che ama di più è sua sorella Susanna, che per molti versi gli ha fatto da madre.
Marco nel programma Rai ha rivelato che una volta stava anche per sposarsi ma poi ha cambiato idea perché ancora oggi non crede nelle promesse a lungo termine. Nella puntata, l’artista ha parlato anche del periodo più buio della sua vita, quando girava voce che portasse sfortuna, vissuto come una vera persecuzione, sebbene non abbia mai provato alcun rancore o risentimento verso chi, forse per gioco, ha dato inizio a quelle illazioni. Una crisi fortunatamente conclusasi con la vittoria a Sanremo 2004 con “L’uomo volante“, canzone che per lui è emblematica dell’inizio di un nuovo percorso.
COSA DICONO DI LUI
EROS RAMAZZOTTI – Disperato
Marco Masini, un grande artista, musicista e una bella persona. Per me, da più di trent’anni, un grande amico.
“Disperato” è stata la sua prima canzone, è entrata nei nostri cuori e non ne è più uscita.
Sono onorato di far parte di questo grande progetto, Marco se lo merita.
GIULIANO SANGIORGI – Ci vorrebbe il mare
“Ci vorrebbe il mare… lo penso sempre, quando cerco la soluzione a qualsiasi problema… ci vorrebbe il mare… il mare, che a guardarlo senti di avere sempre un’alternativa possibile a questa terraferma”. Se c’è una frase che avrei voluto scrivere nella mia vita, più di qualsiasi altro verso, credo sia proprio questa.
La prima volta che ascoltai questo sempiterno capolavoro di Marco Masini avevo solo undici anni e, sin da subito, provai un’emozione tutta nuova in quelle parole, cantate con una voce incredibile che sapeva di profondità e viscere, radici e sogno. Aveva toccato tutte le corde emotive del mio animo, come se non avessero vibrato mai prima di allora. Avevo solo undici anni e non potevo immaginare che una canzone potesse avere questo potere. Pensai al mare e lo feci trasportato dal suono affascinante di quella voce che ci mise un istante a farmi sentire l’odore del mare, dalla mia stanza e la mia stanza non era sul mare e io avevo solo undici anni, troppo pochi per affrontare quel mare e quella canzone. Oggi sono diventato grande, la canto accanto a Marco che ancora non mi sembra possibile e vero e ancora oggi, se chiudo gli occhi, in questo studio a pochi chilometri da Firenze, sento attorno a me il mare.
È Marco che canta e io ho trovato il mare!
ERMAL META – Cenerentola innamorata
Masini ha una voce di granito che mi ricorda alcuni momenti della mia adolescenza.
“Cenerentola innamorata” è una storia vera, uno spaccato di una realtà che lo sguardo di Marco ha colto con particolare sensibilità.
È davvero un piacere essere parte di questo disco.
UMBERTO TOZZI – Perché lo fai
Ai tempi del concerto al Royal Albert Hall di Londra, quando suonavi con me, si intuiva tutto il tuo talento e la tua caparbietà e alla fine hai vinto tu!
Hai scritto bellissime ed importanti pagine di storia della musica italiana. Sono felice per te e complimenti per questa bellissima produzione che ti auguro abbia il successo che merita di avere.
Felice di aver fatto diventare “Perché lo fai” una nostra canzone!
Con l’affetto di sempre.
AMBRA ANGIOLINI – Ti vorrei
Marco è l’unico dopo mia madre, mio padre e l’ostetrica ad avermi conosciuta ancora non famosa.
Ero e sono una sua fan. Sul mio primo e unico striscione, fatto con le mie mani per un cantante, c’era scritto “Marco ti vorrei”.
Ce l’ho fattaaaaaaaaaa!!!!!!!
LUCA CARBONI – Vaffanculo
“Vaffanculo” è una grande e bellissima canzone che esprime rabbia, dolore e riflessione.
É stato bello ed emozionante poterla condividere con Marco.
FRANCESCO RENGA – T’innamorerai
Marco per me rappresenta la giovinezza… ricordo che quando uscì “T’innamorerai”, lui era già un gigante del pop in grado di sfornare hit con una naturalezza tale da suscitare invidia! Ed io, nonostante militassi in una band di rockettari duri e puri ricordo perfettamente che in autostrada sul nostro furgone, mentre andavamo a fare concerti, ogni volta che la radio passava una sua canzone rimanevamo tutti zitti… ad ascoltarla, in silenzio… anche se non “potevamo” ammetterlo, la cantavamo tutta dentro.
KEKKO SILVESTRE – Bella stronza
Nel 1995, quando uscì “Bella stronza” avevo 17 anni. Erano gli anni della scuola, delle cotte e di conseguenza delle delusioni amorose. Marco era il poeta che raccontava la vita di tutti i giorni attraverso le sue canzoni. Riesco a legare tantissimi momenti della mia adolescenza ai suoi brani, che ascoltandoli oggi sono sempre attuali.
Ho avuto il piacere di conoscere anche l’uomo Marco grazie alla Nazionale Cantanti e la sua semplicità mi ha colpito sin dal primo momento.
Quando mi ha contattato per cantare “Bella stronza”, uno dei brani più belli della sua discografia insieme a “Ci vorrebbe il mare”, non ci ho pensato nemmeno un secondo.
Per me è un onore partecipare al suo progetto.
Il progetto di uno degli artisti che hanno segnato senza dubbio la scena della musica italiana.
NEK – Principessa
È stato un onore poter cantare un brano come “Principessa”, una storia terribile, spinosa, ma che attraverso le parole scritte da Marco trasmette anche tanta speranza.
Nelle sue canzoni Marco ha sempre saputo immortalare gli stati d’animo non solo suoi ma di generazioni intere.
Marco, sei un amico e sono felice di esserci anche io per festeggiarti. Tanti auguri di cuore!
GIGI D’ALESSIO – Lasciaminonmilasciare
Ritengo Marco Masini uno dei più bravi cantautori italiani da tempo sottovalutato…
Ha un’estensione ed una padronanza musicale che hanno solo in pochi.
L’accoppiata Bigazzi-Masini è sempre stata un’accoppiata vincente.
Per me è stato un onore partecipare nella canzone “Lasciaminonmilasciare”, una perla rara del nostro patrimonio musicale italiano.
Grazie Marco per avermi reso partecipe di questo tuo meraviglioso progetto.
JOVANOTTI – L’uomo volante Il vero riscatto arriva a marzo 2004: avendo presentato al Festival di Sanremo la canzone “L’uomo volante”, Marco trionfa al televoto, vince il premio della commissione artistica per il miglior testo e quello assegnato dalla Sala Stampa Radio e TV Private. Con l’album “Masini”, riedizione de “II mio cammino” contenente anche “L’uomo volante” ed “E ti amo”, Marco, ormai quarantenne, riesce nel compito più difficile: rientrare nel cuore della gente,
Marco ha questa sua voce “disperata” che non fa sentire soli, un po’ arrabbiata un po’ ingenua, di uno che vuole fare a botte con la vita sapendo che la vita vince ma l’istinto è più forte della ragione e si butta, si fa avanti, e le prende, le dà, che spettacolo per chi fa il cerchio intorno a lui! Quando poi è a terra con un occhio nero invece di lamentarsi sorride come a dirti “mi hai visto? gliene ho date!”.
Io lo vedo così, un pugile musicista.
Le sue canzoni sono nella storia della musica popolare italiana e da lì non si muovono e avranno sempre nuovi cuori inquieti ad ascoltarle.
Ci siamo incontrati ogni tanto in questi anni mentre le nostre carriere scorrono a distanza e ogni volta nella nostra profonda diversità artistica ci siamo abbracciati uniti da una simpatia umana, in fondo siamo due malinconici che reagiscono in modi opposti, io ballando e lui facendo a botte.
ANNALISA – Io ti volevo
Sono davvero molto felice di aver partecipato a questo progetto, ho sempre stimato Marco come artista e ricordo benissimo che lo ascoltavamo insieme io e mio padre già quando ero bambina, lui guidava e io cantavo.
BIANCA ATZEI – Che giorno è
La sensibilità di Marco, la profonda dedizione per la musica e la sua passione travolgente per questo mestiere mi hanno incantata da sempre. Quando l’ho visto entrare in sala di registrazione e mettersi vicino a me per cantare insieme è stata davvero un’emozione incredibile.
Perché poi, in fondo, io mi sento un po’ Masini al femminile… 🙂
GIUSY FERRERI – Spostato di un secondo
Un’altra serie di “Momenti perfetti” in questo caso “spostati di un secondo”.
In questo meraviglioso brano ci accomuna il fascino di una riflessione, come ogni cosa è adesso e come sarebbe potuta essere.
Fiera di cantare insieme a Marco Masini sensibile, profondo cantautore e musicista che da sempre mi ha colpita per il suo canto particolarmente espressivo, potente e viscerale.
FABRIZIO MORO – Tu non esisti
Con Marco, oltre che la passione per le ballate rock, abbiamo in comune diverse radici.
Entrambi, siamo nati e cresciuti artisticamente lì a Settignano, nello studio del maestro Giancarlo Bigazzi… In quel posto dove sono nate tante canzoni che hanno descritto la storia della musica italiana contemporanea.
RITA BELLANZA – Fra la pace e l’inferno
Marco Masini mi ha fatto il regalo più bello che potessi ricevere.
Cantare con lui questa canzone che sento così tanto mia è stata un’emozione senza fine, non smetterò mai di ringraziarlo.
Resta così per sempre…
Fotoservizio: Luisa Carcavale