“Mario Sironi. Il volto austero della pittura” è la nuova mostra del grande pittore italiano presso Palazzo Creberg in Largo Porta Nuova 2 a Bergamo. Il percorso espositivo, che conta 61 opere del precursore dell’arte informale in Italia, è a ingresso libero e gratuito e sarà visitabile dal 3 al 31 maggio negli orari di apertura della filiale della banca.
La mostra, a cura di Angelo Piazzoli e Paola Silvia Ubiali, è un tributo a Mario Sironi (Sassari, 1885 – Milano, 1961), artista di spicco della figurazione del Novecento che si inserisce in un pluriennale progetto di rivalutazione della pittura italiana novecentesca che, per l’occasione, vede la collaborazione del Banco BPM – con importanti opere provenienti dalle sue collezioni storiche – e il generoso prestito di collezionisti e operatori privati.
SIRONI A BERGAMO – Il legame Sironi-Bergamo è forte. Il Palazzo delle Poste di Bergamo fu realizzato tra il 1929 e il 1931 su progetto di Angiolo Mazzoni e Mario Sironi realizzò due grandi tele sul tema lavoro: Il lavoro nei campi e Il lavoro in città.
Al pittore fu suggerita la decorazione della saletta di accettazione dei telegrammi, spesso scambiata per un affresco: invece sono dei teleri quadrati di circa tre metri e mezzo che vennero realizzati in studio per poi essere apposti alle pareti anche se fingono volontariamente la tecnica dell’affresco. La decorazione a sfondo sociale degli spazi pubblici costituirà una modalità sempre prevalente nell’opera di Sironi fino alla sua morte nel 1961.
Ma nella stessa location c’è anche arte antica. Terminato il restauro del dipinto “Natività” di Leandro Bassano (1557 – 1622), proveniente dalla Chiesa di Sant’Alessandro in Colonna in Bergamo. Il restauro è stato affidato dal Fondazione Creberg a Marco Fumagalli in collaborazione con Alberto Sangalli.
L’opera sarà esposta dal 3 al 31 maggio 2019 nell’ambito della iniziativa “Grandi Restauri” insieme ad altri Capolavori restaurati nell’ultimo semestre nella sala Consiglio di Palazzo CREBERG e in contemporanea con la mostra dedicata a Mario Sironi.