Il video non c’è ancora a causa della pandemia, ma “Sticker”, il nuovo brano lanciato dal cantautore trentenne Marco Conte è una piacevole scoperta di questa primavera 2021. Scritto con Davide Dame e prodotto da Nati Andrea Cattaldo, la canzone è uno specchio dei tempi che stiamo vivendo. Il cantautore è al momento impegnato col lancio del brano e ha intensificato l’attività online in attesa di poter riprendere quella dal vivo, che era la sua base di lancio fino all’anno scorso.
Marco Conte, dalla provincia di Varese, ha voluto in “Speaker” per la seconda strofa un altro cantautore emergente della scena trap, Davide Dame. “Avevo sentito in lui – ci racconta – un tono molto provocatorio, dei testi realizzati con ironia e giochi di parole. Gli avevo proposto di realzizare qualcosa assieme dopo esserci conosciuti a un evento. Abbiamo iniziato con una bozza del brano fatta da me con un buco e quando hanno riaperto gli studi ci siamo ritrovati per colmarlo”.
L’idea iniziale era di parlare delle relazioni al tempo del coronavirus: “Abbiamo deciso di farlo con una storia d’amore, per trasformare le relazione tra due persone in una storia che potesse coinvolgere gli ascoltatori. Anche per questo pezzo ho inizialmente composto un giro di chitarra e ci ho improvvisato sopra la strofa. Le emozioni suggerite dalla semiclausura hanno dato l’avvio a qualcosa di creativo, che poi ha subito stratificazioni fino a prendere la forma che sentite”.
Marco Conte ha partecipato nel 2020 al talent Genova per voi concorso organizzato con Siae e Universal, il che la dice lunga sulla sua voglia di affinarsi come autore: “Ero tra i 10 finalisti nazionali e per me è stata un’esperienza arricchente, un bel traguardo e poter usufruire delle masterclass con professionisti del settore. Il mio primo punto è migliorarmi e studiare la scrittura in musica. Perché credo che imparare voglia dire comunicare e conoscersi meglio. Mi piace essere personale, sbagliare, cercare nuove parole, farmi conoscere con l’originalità della scrittura“.
Da giovane performer, Marco sa che anche l’apparenza fa tanto in questo mondo di social marketing: “La mia lotta è combinare l’estetica con quello che sono, voglio comunicare solo un’immagine congruente alle mie canzoni. Minimal, essenziale anche nel linguaggio del corpo. Io racconto la quotidianità e nell’outfit per me è necessario essere semplice”.
I riferimenti musicali per Conte sono “avanti e indietro nel tempo. Guccini, De André e Mogol sono sempre lì, ma affiancati da Tha Supreme e Madame, perché dalla scena attuale provo sempre a ispirarmi. Quando penso ai grandi penso agli evergreen, se consideri che ancora oggi ci innamoriamo della Divina Commedia a 700 anni dalla morte di chi l’ha scritta. Cosa vuol dire? Che l’uomo è lo stesso, le parole perfette per esrpimere i nostri sentimenti sono sempre da ritrovare”.