
Manuela Manes è un’artista che è arrivata a Milano attirata dal potere catalizzatore della città e anche dalla sua vivacità culturale. Solo che è partita come esperta di comunicazione e si è ritrovata a essere la nuova scoperta della galleria Deodato Arte, una delle più attive sul fronte dell’arte contemporanea.
Le opere di Manuela Manes si presentano come un viaggio nel colore e nelle emozioni e la mostra allestita alla Deodato Arte traccia un itinerario tra i segni – le impronte – che la vita ha lasciato sull’artista.
Pigmenti che ripercorrono le sue esperienze, i suoi viaggi, ma anche gli stati d’animo che vuole comunicare con lo spettatore. Manuela Manes si descrive infatti come un’anima a colori e nelle sue tele riesce a dar voce a momenti di allegria, sorrisi, lacrime, dolori e gioie da condividere con chi osserva. “Per questa mostra – ci ha detto all’inaugurazione di Impronte – Confessioni itineranti di un’anima a colori – ho individuato due filoni diversi: uno è action painting dove uso la tencica del dripping, che porta il nome di Zibaldone. In questi quadri c’è l’enfasi tipica della pittura, un dialogo con la tela molto intenso, ricreca di punti energetici che emergono dalla tela per comunicare. Serve anche a me, è un dialogo prima di tutto con me stessa ed è un’esperienza trans-pittorica molto coinvolgente ed energetica”. Da dove nasce l’esplosione cromatica? “Cerco armonia tra i colori che mi parla mentre dipingo”.
Nata in provincia di Pordenone e laureata in giurisprudenza, Manuela Manes è giornalista pubblicista e lavora nel settore della comunicazione. Studia e dipinge soprattutto soggetti astratti e concettuali, utilizzando olio, acrilico, sabbie, carte e smalti. Che ha riunito nell’altra serie chiamata Itinerari: “Sono dei diari di viaggio di sensazioni ed emozioni, di altri spunti affettivi, il blu e il giallo che mi porto dietro da un viaggio a Marrakesh ne è un esempio. Questa è la parte della mia sperimentazione cromatica sui materiali, in cui utilizzo sabbia, smalti, cartoncini, carta di giornale. Il primo della serie è arrivato in un momento di sottrazione al colore, ho utilizzato colori tenui e delicati con sperimentazione materica aggiunta. Ci sono molti elementi, molto equilibrio. Si chiama Ascolta ma scritto in francese, Ecoute, mi sembrava più dolce. Una riflessione che rimanda al tema dell’ascolto, è una delle cose che piace di più”.
Da una decina d’anni Manuela Manes espone in italia e altrove, si è perfezionata con dei corsi e vive a Milano: “Dipingo da sempre, da quando ero bambina, negli ultimi 10 anni ho affinato la tecnica parallelamente al mio lavoro in una grossa azienda come comunicazione e marketing. Per cui la pittura non è un hobby ma la passione che mi assorbe tutto il tempo che mi rimane“.
La scena artistica di Milano l’ha quindi abbracciata, al vernissage abbiamo ascoltato commenti molto generosi: “In città c’è molta sperimentazione sulle cose digitali – ci confessa – ed è normale perché il mondo si evolve in quella direzione, penso alle installlazioni luminose e digitali con musica. Io sono meno in sintonia con questo tipo di arte. Sono più legata alla pittura tradizionale, per quanto le sperimentazioni mi appaghino tantissimo, ma penso ci siano tante persone capaci e inventive in questo momento in città. Meglio diversificare”.
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5 – 31 maggio 2016
Impronte. Confessioni itineranti di un’anima a colori
Manuela Manes solo show
Deodato Arte
via Carlo Pisacane 36, Milano