Si è appena conclusa, con la proclamazione dei vincitori, la venticinquesima edizione del Concorso Internazionale dei Madonnari, a Nocera Superiore in provincia di Salerno: una kermesse d’arte, di fede, d’estetica e bellezza.



I Madonnari nel giorno di San Pasquale, nella frazione di Pecorari a Nocera Superiore, fondono queste categorie dell’essere. La più lunga arteria cittadina, via Vincenzo Russo, è diventata come ogni anno un’effimera pinacoteca a cielo aperto, in cui l’arte accademica si fonde a quella popolana o contemporanea, unite tuttavia, dalla sacralità di un tema che varia anno dopo anno.
L’intera strada si è trasformata in un crocevia di idiomi e linguaggi artistici diversi che si sono susseguiti, uno accanto all’altro senza soluzione di continuità. Quasi un chilometro di nero asfalto divenuto, in una notte, un iperrealistico tappeto di mirabili visioni, di immagini talora sublimi, talora scontate, che suscitano meraviglia o tenerezza per la genialità dell’inventiva o l’ingenuità del tratto.

A stupirci, sono state superbe creazioni, volti tratti da un repertorio d’ascendenza classica e dalla fantasia di artisti e studenti che lavorano, piegati al suolo, con gessetti e terre colorate. All’imbrunire, i colori ora brillanti, ora monocromi, si sono accesi in un tripudio di luminarie che variano anch’esse, anno dopo anno. Rievocano i fasti barocchi d’una tradizione del Sud Italia che lascia senza fiato per l’imponenza dell’apparato scenografico delle luci colorate.
Tutto questo è il concorso dei Madonnari che continua la sua tradizione dal 1999, anno della prima edizione. Da venticinque anni, tutta la cittadina campana, prossima a Pompei, si anima e si prepara all’accoglienza durante una settimana fatta di incontri sul tema proposto.
Gli artisti hanno dipinto al centro della strada tra la folla dei curiosi e le bancarelle delle grandi feste popolari. Sapori intensi e clamori costituiscono la realistica cornice, che quest’anno non ha potuto confidare nella clemenza delle condizioni metereologiche che ha minato in parte il lavoro, sciogliendo in rivoli variopinti i volti, i corpi ed i dettagli appena realizzati. Gli artisti hanno iniziato a lavorare poco prima del tramonto del venerdì e molti sono riusciti a terminare poco prima delle ore 12 del sabato.
Ma, domenica sera è stato forse il momento più suggestivo, quando, tra la musica assordante della banda e il vocio d’un bagno di folla, è iniziato il passaggio della processione di Maria SS. di Costantinopoli e San Pasquale Baylon sul tappeto di quadri, realizzato dai Madonnari. Il tema di questa edizione 2024 è stato:” MARIA, VOGLIAMO VEDERE GESU’” (Gv 12,21).

PREMIAZIONI – I vincitori, scelti da una giuria tecnica di esperti (composta da Teobaldo Fortunato, Roland de l’Espée, Biagio Salvati e Maria Rosaria Ruggiero) sono stati rispettivamente: al I posto, l’opera N° 6 dal titolo “IL TUO VOLTO SIGNORE IO CERCO”, realizzato da Michela Bogoni di Monteforte (VR), al II posto, il dipinto N° 19, “IL FIGLIO CHE VERRÀ” di Mayra Castellon Barrientos proveniente da Codogno (LO) ma di origini boliviane. Il Premio Speciale alla memoria di Maurizio Pecoraro è stato assegnato all’opera “IL PESO DELLA CROCE È QUELLO DELL’AMORE”, realizzata dal gruppo del Centro Polivalente di Nocera Superiore (SA).

Svaniti gli effimeri tableaux, resta in bocca il sapore delicato del “Dolce di san Pasquale” creato anni fa dai maestri pasticcieri Giuseppe e Pasquale Bevilacqua della pasticceria “Mamma Grazia”; (una torta, con una base di pasta frolla, crema di zabaione su uno strato di soffice pan di spagna alla mandorla, con glassa e mandorle a filetti a decorare il tutto). Ed infine, impresse nella coralità delle emozioni, rimangono le immagini coloratissime dei volti dipinti e dei simboli di un’arte, quella dei Madonnari, tanto fragile quanto forte nella suaaltissima valenza di fede e spiritualità.


Testo Teobaldo Fortunato, foto Concorso dei Madonnari di Nocera Superiore e pasticceria “Mamma Grazia”
