Flaminia Veronesi è una creativa italiana che lavora su diversi progetti personali e su commissione nel campo dell’arte, set design, visual merchandising, illustrazione e product design. LUCIFERO, la sua nuova mostra personale appena aperta a NoLo, quartiere milanese, presso la vivace Oxilia Gallery, presenta un corpus di opere che omaggia la natura etimologica del nome “Lucifero”.
In esposizione ci sono lampade di Nassi con paralumi dipinti da Flaminia Veronesi, elementi in ceramica, piatti e prodotti decorativi.
‘Lucifero’ significa letteralmente ‘Portatore di luce’ dal Latino lucifer (Lux/Luce e Ferre/Portare) e in ambito
sia pagano che astrologico esso indica la cosidetta ‘stella del mattino’, cioè il pianeta Venere.
Flaminia Veronesi parte dal mito dell’angelo caduto per portare il suo mondo magico, popolato di personaggi parte di un linguaggio visivo contemporaneo.
I soggetti fantastici e mitologici di Veronesi adornano in un allestimento curatissimo, la suggestiva produzione di piatti in maiolica, bicchieri incisi, candele e vasi. Non poteva mancare l’oggetto della lampada: Veronesi ha scelto di personalizzare le lampade delle collezioni Roma e Sonora di Nassi, un nuovo marchio fondato da Francesca de Giorgi.
I piatti in terracotta decorati con la tecnica della maiolica sono stati realizzati con il supporto tecnico
di Roberto Aponte, designer e ceramista di tradizione mediterranea che porta avanti la sua ricerca sulla
ceramica contemporanea tracciando una traiettoria tra l’artiginato e i processi industriali di estrusione del
laterizio forato.
La formazione internazionale dell’artista (dopo un’anno di Foundation Course alla Central Saint
Martins nel 2009 si è laureata alla Chelsea University of Arts and Design) non l’ha allontanata dalle sue radici italiane.
Completano la produzione delle sedute e un tavolino dipinto dall’artista. I bicchieri che presenta in diversi formati, intervenendo su antichi calici di produzione muranese come su alcune abat-jour, mostrano un circuito tra le intelligenze collettive che li hanno ispirati e le cui informazioni sono contenute nelle particelle di materia. Avere cura delle cose intorno a noi, quelle cose di uso quotidiano, è uno dei messaggi della mostra: Veronesi ha il pregio di non far vivere l’arte solo attraverso la contemplazione ma
nel nostro quotidiano, di instaurare con essa un rapporto intimo e rituale.
Per la sua terza mostra Oxilia Gallery ha scelta nuovamente di esplorare il confine tra arte, design e
artigianato in una allestimento altamente coinvolgente.
Con la mostra “Lucifero” l’artista milanese Flaminia Veronesi (classe 1986) torna ad investire per la terza volta gli spazi della galleria Oxilia, fondata dal set designer Alessandro Mensi e dall’architetto belga Frederik De Wachter per portare in città il loro sguardo contemporaneo a cavallo tra design, arte e artigianato.
E proprio grazie alla galleria Oxilia, prima ancora che ufficializzasse nome ed intenti, che si deve la prima monografica “Tette Fotoniche” del 2018, con la quale Flaminia Veronesi aveva fatto irruzione nello scenario cittadino come una nuova Cinzia Ruggeri per la sua capacità d’ironia e per un uso ludico dei materiali. Ma il disegno era già in agguato, con il suo minuzioso tratto distintivo e soprattutto con il
soggetto fantastico, veicolo per un altrove simbolico. E così la seconda mostra “Immediato Giocondo” del 2019 segna un altro passo nell’utilizzo del simbolico della cultura occidentale per connettersi al trascendente. Flaminia recupera, infatti, la tradizione simbolica classica per trasformarla in un fantastico contemporaneo. Per l’artista la fantasia è uno strumento necessario per uscire da una visione antropocentrica, spesso di matrice razionale, per trascendere da individuo a collettività ma anche per sentire gli animali e le piante e creare con essi connessioni empatiche.
FLAMINIA VERONESI
Lucifero – fino al 20/12/2022
Oxilia Gallery via Nino Oxilia 9, Milano
info@oxiliagallery.com