C’era il pubblico sold-out delle grandi occasioni ieri a Villa Rufolo a Ravello, nella kermesse di musica classica sullo splendido belvedere della villa in costiera amalfitana, tutti ad applaudire Lorenzo Viotti. Il giovane 29enne è un direttore d’orchestra svizzero, figlio del direttore d’orchestra Marcello Viotti, che con la sua direzione performance ha chiuso i due mesi di programmazione e 13 concerti di “Orchestra Italia”, cuore sinfonico della 67esima edizione del Ravello Festival.
A suonare sono stati i virtuosi dell’Orchestra Filarmonica della Scala diretti da Viotti, per la prima volta a Ravello. Con l’ensemble fondato da Claudio Abbado si sono sentiti il Rossini della sinfonia de Il barbiere di Siviglia e il Puccini del Preludio sinfonico con la Sinfonia “Dal nuovo mondo” di Dvořák.
Il programma di sicura presa popolare è stato eseguito con maestria e lo scenario incantevole a picco sul mare ha fatto il resto. Apprezzamento per le pagine scelte, evidente il feeling con la formazione scaligera, il bis non scontato con l’Intermezzo della Cavalleria Rusticana di Mascagni hanno chiuso il sipario di uno degli appuntamenti più attesi dell’estate musicale italiana.
Apprendiamo dalle cronache locali che il Commissario della Fondazione Ravello, Mauro Felicori e il sindaco di Guardia Sanframondi, Floriano Panza hanno consegnato una bottiglia di falangina, vino simbolo della ‘Città Europea del Vino’ e la riproduzione del logo disegnato dal celebre artista Mimmo Paladino firmata dai cinque sindaci dei Comuni di Castelvenere, Sant’Agata dei Goti, Solopaca, Torrecuso oltre a Guardia.