Prima del secondo lockdown in Belgio sono stato alla mostra MOØDE di Anton Corbijn. Dal 27 settembre al 10 gennaio il villaggio di Knokke (sulla costa belga) ospita la raccolta dei capolavori di questo fotografo famoso, soprattutto per gli amanti del rock, visto che è responsabile dell’immagine di star come Depeche Mode e U2. Purtroppo però tutti musei in Belgio saranno chiusi fino al 13 dicembre. L’idea di fare MOØDE è nata 2 anni fa ad Anversa dove Corbijn aveva una retrospettiva. Era chiaro che la moda era molto importante e presente nelle sue fotografie. Da lì, l’ottima scelta nel presentare questa mostra incentrandosi solo sull’immaginariof ashion della sua produzione.
Anton Corbijn è un fotografo e regista olandese, nato nel 1955. Negli anni Settanta ha vissuto a Londra dove ha lavorato come fotografo par la rivista musicale New Musical Express. All’inizio degli anni Ottanta è diventato famoso. Ha girato i videoclip più famosi dei Depeche Mode e ha lavorato anche con U2, Red Hot Chilli Peppers, Nirvana, Metallica. Oltretutto ha fatto anche decine di copertine per dischi famosi, era sua la copertina del fenomenale disco “The Joshua Tree” degli U2.
In MOØDE, il libro, si trovano le immagini del suo vasto corpus di lavori in cui esplora il crossover tra la fotografia e il mondo della moda, nel senso più ampio del termine. I ritratti di Corbijn di figure come Alexander McQueen, Tom Waits e Naomi Campbell hanno ora raggiunto lo status di icona. Il suo lavoro con le rockstar ha lasciato il segno nel modo in cui guardiamo a un aspetto importante della cultura contemporanea.
Con MOØDE, Anton Corbijn mostra che la moda è ovunque. Il libro presenta più di cento immagini e collaborazioni dalla ricca opera di Corbijn, molte delle quali mai viste prima.
Testo e foto a cura di Guy Hofman.