Margaret Bourke-White nasce il 14 giugno 1904 a New York ma si trasferisce presto nel New Jersey. Il padre, un inventore, trasmette alla figlia l’amore appassionatoper le macchine, nonché il bisogno di misurarsi con la tecnologia e di superarla. Nel 1921 frequenta la Columbia University. Nel 1929 arriva la svolta: Henry Luce, editore di Time la invita a partecipare aun nuovo progetto, la rivista Fortune. Per lei si tratta di una grande opportunità: si trasferisce a New York e alternerà il lavoro di fotografa pubblicitaria (con studio all’ultimo piano del Chrysler Building, completo di una coppia di alligatori in liberta) ai reportage sul mondo del lavoro negli Stati Uniti.
Canon è Digital Imaging Partner di “Prima, donna. Margaret Bourke–White”, la mostra promossa e prodotta da Comune di Milano|Cultura, da Palazzo Realee da Contrasto in collaborazione con Life Picture Collection, detentrice dell’archivio storico di LIFE. L’esposizione sarà aperta al pubblico dal 25 settembre 2020 al 14febbraio 2021 presso Palazzo Reale a Milano, con accesso contingentato e con le disposizioni volte a tutelare la sicurezza e la salute dei visitatori. Curata da Alessandra Mauro, la retrospettiva celebra l’opera pioneristica e coraggiosa di Margaret Bourke-White che,attraverso un uso potente della fotografia, ha saputo raccontare mezzo secolo di storia, consegnandolo alla memoria. Nelle oltre 100 immagini, provenienti dall’archivio Life di New York e divise in 11 gruppi tematici, c’è tutto il genio visionario e narrativo di una delle più emblematiche figure del fotogiornalismo internazionale.

Il successo della fotografa si ampliò quando fu chiamata a partecipare alla nascita di Life, la più importante rivista fotografica del periodo. Sua sarà la prima copertina, nel 1936, suoi saranno tanti reportage pubblicati. Grazie a Life, Margaret diventa un personaggio pubblico e la sua immagine di donna elegante, volitiva e intelligente diventa sinonimo di eccellenza. Continua a viaggiare; fa riprese aeree straordinarie; torna in Europa, prima a Berlino, poi a Mosca e in occasione dello scoppio delle ostilità tra URSS e Germania realizza un sorprendente ritratto di Stalin. Nel 1942 le forze armate americane disegnano per lei la prima uniforme femminile di corrispondente di guerra.
E poi arriverà a Napoli, Cassino, Roma; da questa esperienza nascerà il libro They Called it Purple Heart Valley. Nella primavera 1945 entrerà, prima fotografa, nel campo di Buchenwald liberato.

Montana, 1936. © Images by Margaret Bourke-White. 1936 The Picture Collection Inc. All rights reserved.
Altri reportage, altri lavori la porteranno a viaggiare, a conoscere il suo stesso paese e quando sarà possibile cercherà di salire su un velivolo e realizzare le sue amatevedute aeree. Tra un viaggio e l’altro, nella sua residenza di Darien, nel Connecticut si immerge nella natura e si concentra sui suoi libri.Verso il 1952 deve pero intraprendere una dura lotta: quella contro il morbo di Parkinson. Saràuna battaglia lunga e complessa e gli ultimi anni la vedranno cercarein tutti imodi di continuare a lavorare, cercandoalmeno di usare la macchina da scrivere. Morirà nel 1971.

Oliver Chilled Plow Co., South Bend Indiana 1930. © Images by Margaret Bourke-White. 1930 The Picture Collection Inc. All rights reserved
Ecco le 11 sezioni della mostra a Milano:
1-L’incanto delle acciaierie mostra i primi lavori industriali di Margaret, da quando nel 1928 apre un suo studio fotografico a Cleveland;
2-La sezione Conca di polvere documenta il lavoro sociale realizzato dalla fotografa negli anni della Grande Depressione nel Sud degli USA;
3-LIFE si concentra sulla lunga collaborazione di Bourke-White con la leggendaria rivista americana. Per LIFE Bourke-White realizzerà la copertina e i reportage del primo numero e tanti altri ancora lungo tutta la sua vita;
4-Sguardi sulla Russia inquadra il periodo in cui Margaret Bourke-White documentò le fasi del piano quinquennale in Unione Sovetica fino ad arrivare a realizzare anni dopo-quando già era scoppiata la Seconda guerra mondiale-il ritratto di Stalinin esclusiva per LIFE;
5-La sezione Sul fronte dimenticato documenta gli anni della guerra, quando per lei fu disegnata la prima divisa militare per una donna corrispondente di guerra. Sono gli anni in cui Bourke-White, al seguito dell’esercito USA sarà in Nord Africa, Italia e Germania;
6-La sezione Nei Campitestimonia l’orrore al momento della liberazione del Campo di concentramento di Buchenwald (1945) quando, come ha dichiarato la fotografa,“per lavorare dovevo coprire la mia anima con un velo”;
7- L’India raccoglie il lungo reportage compiuto dalla fotografa al momento dell’indipendenza dell’India e della sua separazione con il Pakistan. Tra le altre immagini, in mostra anche il celebre ritratto del Mahatma intento a filare all’arcolaio;
8-Sud Africaè la documentazione del grande paese africano durante l’Apartheid;
9-Voci del Sud bianco è il lavoro a colori del 1956 dedicato al tema del segregazionismo del Sud degli USA in un paese in trasformazione;
10-In alto e a casa raccoglie alcune tra le più significative immagini aeree realizzate dalla fotografa nel corso della sua vita;
11-Il percorso termina con La mia misteriosa malattia, una serie di immagini che documentano la sua ultima, strenua lotta, quello contro il morbo di Parkinson di cui manifesta i primi sintomi nel 1952 e contro cui combatterà con determinazione. In questo caso, è lei il soggetto del reportage, realizzato dal collega Alfred Eisenstaedt che ne testimonia la forza, la determinazione ma anche la fragilità.
Foto tratte da: Prima, donna. Margaret Bourke-White fotografa
Milano, Palazzo Reale dal 25settembre 2020 al 14 febbraio 2021, libro pubblicato da Contrasto.
Foto d’apertura: Greensville, Carolina del Sud, 1956. © Images by Margaret Bourke-White. 1956 The Picture Collection Inc. All rights reserved.