29 Febbraio 2020

Leo Gassmann: “Vi racconto il mio anno di sperimentazione”

Dopo X Factor nel 2018 ha cambiato strada e si è imposto con un nuovo vestito musicale. Che ha sbancato a Sanremo.

29 Febbraio 2020

Leo Gassmann: “Vi racconto il mio anno di sperimentazione”

Dopo X Factor nel 2018 ha cambiato strada e si è imposto con un nuovo vestito musicale. Che ha sbancato a Sanremo.

29 Febbraio 2020

Leo Gassmann: “Vi racconto il mio anno di sperimentazione”

Dopo X Factor nel 2018 ha cambiato strada e si è imposto con un nuovo vestito musicale. Che ha sbancato a Sanremo.

Dopo aver partecipato al Festival di Sanremo 2020, dove è arrivato primo nella categoria Nuove proposte con il brano “Vai bene così”, Leo Gassmann in questo periodo si sta dedicando pienamente alla promozione del suo album d’esordio “Strike”. Un lavoro discografico che conferma sia le sue doti di cantautore pop legato ad una sensibilità tutta italiana con venature e sonorità tipicamente anglo-americane, che una grande maturità e intensità di interpretazione nonostante la sua ancora giovanissima età.

Leo Gassmann è nato a Roma nel 1998. Appassionato fin da bambino alla musica, ha iniziato a studiare canto all’età di 14 anni fino a portare a termine i suoi studi all’Accademia Nazionale di Santa Cecilia a Roma.
Ha partecipato all’edizione del 2018 di X Factor nel team degli under uomini di Mara Maionchi ottenendo un forte riscontro dal pubblico arrivando alle semi finali del talent show.
Figlio di Alessandro Gassmann e Sabrina Knaflitz, oltre a dedicarsi alla musica, Leo studia Affari Esteri all’Università Americana di Roma.

Vincitore del Festival di Sanremo 2020 nella categoria Nuove Proposte. Come hai vissuto questa esperienza?

«È stato un periodo di stress totale, poiché non sapevo cosa mi aspettasse. Mi sono emozionato tantissimo ed è stata un’esperienza unica che mi porterò sempre nel cuore. È stato bello potersi confrontare con gli altri artisti che mi hanno accompagnato in questo percorso».

Quale degli artisti in gara ti è piaciuto particolarmente nella categoria big e per chi facevi il tifo?

«Sono molto felice che abbia vinto Diodato, perché secondo me ha la tecnica e una bellissima voce, si sente il duro lavoro che ha fatto per cantare in quel modo. È molto preciso nel suo lavoro, proprio per questo lo apprezzo molto, poiché riesce a dare spessore sia al contenuto e sia alla qualità di quello che fa. Quindi credo che la sua vittoria sia stata molto meritata. Però mi hanno sorpreso anche le canzoni di altri artisti in gara come Elodie, Anastasio, mio carissimo amico, Alberto Urso».

Dopo la partecipazione a X Factor nel 2018 e la pubblicazione dei singoli “Cosa sarà di noi” e “Dimmi dove sei”, Leo Gassmann approda sul palco del Festival di Sanremo 2020 con “Vai Bene Così”, brano contenuto in “STRIKE”.

Come nascono le tue canzoni?

«Le canzoni mi nascono da delle forti emozioni che provo, quando conosco qualcuno o quando vivo un’esperienza particolare. Difficile che mi metta al pianoforte o alla chitarra e scrivo delle cose senza un motivo particolare. Dipende molto dalle giornate. Scrivo moltissimo, quasi con una cadenza settimanale».

Quando ti vedremo in una dimensione live?

«Ho iniziato le prove in questi giorni con la band. Sicuramente ci saranno delle date tra aprile e maggio, nei club in giro per l’Italia. Ci piacerebbe iniziare con delle location più piccole per essere sicuri di riempirle e soprattutto di divertirci, per poi vedere come va e magari scegliere dei posti più grandi. Questo per me sarà un anno di crescita e di sperimentazione, di divertimento, per prepararmi a tornare al Festival di Sanremo l’anno prossimo, con un nuovo brano e un nuovo album».

Intervista a cura di Virginia Maresca di MyDreams.

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