Curata da Andrea Dusio Seven Sisters di Tarek Berber allo spazio M.A.C di Milano, mette in scena quattro cicli pittorici sviluppati dall’artista nel suo periodo londinese tra il 2016 e il 2019 con oltre 30 opere in mostra, oltre a sketches e disegni preparatori. Un percorso che parte con Toxic Cadmium del 2016, per proseguire con Windsor Beauties del 2017 e Pop is Not Dead del 2018 per concludersi con la parte predominante dell’esposizione incentrata sul nuovo ciclo Seven Sisters che oggi dà il nome anche alla sua mostra di debutto sulla scena milanese.
Nato a Banja Luka in Bosnia, Tarik Berber si rifugia giovanissimo in Italia a Bolzano in fuga da una Yugoslavia in fiamme nei primi anni ’90 e in queste terre di confine trascorre la propria giovinezza – crescendo in una famiglia di architetti e di artisti – per continuare la propria formazione pittorica a Firenze all’Accademia di Belle Arti dove è allievo di Adriano Bimbi e aprendo il proprio studio nel cuore dell’Oltrarno dove vivrà per molti anni prima di intraprendere un viaggio che lo porterà attraverso il vecchio continente a giungere a Londra.
Seven Sisters è una mostra che vuole offrire un primo tentativo di sintesi del colossale lavoro di Berber che da pochi mesi ha trasferito in proprio studio a Milano, rientrando in Italia con oltre 100 dipinti provenienti da quattro luoghi diversi d’Europa.
“Tarik Berber, apolide per necessità, italiano per formazione – spiega il curatore della mostra Andrea Dusio – diventa negli inverni che precedono il suo arrivo a Milano un’artista compiutamente nordico, sino agli esiti più sorprendentemente düreriani di Seven Sisters, il ciclo con cui va oltre la pittura, fondendola con la grafica e così producendo un segno assolutamente nuovo”.
“Una mostra che – spiega Dusio – parte dal Rinascimento per arrivare al Goth, espresso nella dominante rossa che attraversa Seven Sisters. Quasi un sogno di Dürer, un percorso in cui sono le tecniche grafiche più sperimentali ad attrarlo, ma che nel contempo è un sogno fatto con i colori di un Rothko, o delle bandiere dei Prints di Jaspers Johns. Seven Sisters è ad oggi il lavoro più ambizioso del pittore bosniaco. È per molti versi una serie dedicata anche al paesaggio, anche se l’alternarsi di figure femminili e maschili costituisce l’elemento iconico e narrativo ricorrente da un dipinto all’altro. Seven Sisters è il compimento di un periglioso Winterreise, che Tarik Berber ha percorso senza cedimenti, mantenendo la sua fede nell’intensità e nella purezza dell’esperienza della pittura, come l’unico corpo a corpo con la vita e con la realtà possibile per un artista, mettendosi totalmente al servizio del colore, sino a concepire il disegno come una sorta di ricamo di precisione infinitesimale che si riconosce sotto le coltri dei suoi rossi, di sole accecante e di cieli invernali che bruciano in un solo istante, con l’ultima luce del giorno”.
Fondazione Maimeri presenta in collaborazione con ARTE.it
Seven Sisters una mostra antologica dedicata a Tarik Berber
in occasione del ritorno in Italia da Londra dell’artista bosniaco.
Allo Spazio M.A.C. di Milano.
SEVEN SISTERS
A cura di Andrea Dusio
M.A.C – Piazza Tito Lucrezio Caro 1, Milano
Dal 22 al 24 gennaio 2020