Anche se gli esperti inorridiscono a paralre di tendenza artistica, ad Artissima nel 2018 i trend si vedono e come. La fiera di arte contemporanea a Torino questo lungo weekend celebra il suo venticinquesimo anniversario e attende 50.000 visitatori da venerdì 2 a domenica 4 novembre all’OVAL di Torino. Riconosciuta a livello internazionale per l’attenzione alle pratiche sperimentali e come trampolino di lancio per artisti emergenti e gallerie di ricerca, Artissima ha molta arte multimaterica e un occhio puntato più che in passato all’arte etnica. Cioè quella proposta che arriva dai paesi emergenti che non imitano gli occidentali ma provano a dialogare con loro usando i propri linguaggi.
Il fil rouge della venticinquesima edizione è “il tempo” (Time is on our side – Il tempo è dalla nostra parte) inteso non come statica cristallizzazione del ricordo e della celebrazione, ma proposto come flusso dinamico, in grado di imprimere il ritmo del cambiamento, preservando la sospensione temporale dell’emozione dell’opera d’arte. Il “tempo” di Artissima assume quindi una duplice valenza: un passato eloquente e un futuro aperto all’indagine creativa.

graphite on paper 1000×100 cm Courtesy The artist and Ab-Anbar Gallery, Tehran

Private memories #1, 2018 Polaroid 19,5×33 cm Courtesy Alberto Peola Arte Contemporanea

Lorem Ipsum, 2017 Archival pigment print on cotton paper
104×152 cm Courtesy Alberto Peola Arte Contemporanea

The Medium, 2017 Light bulbs, aluminium, plastic, electrical components, steel wires
200x120x10 cm Courtesy Clima, Photo: Marco Davolio

La libertà, 2016 pigments on paper
98×199 cm Courtesy Galleria Giorgio Persano
Photo: Nicola Morittu

Space Colonization, 2017 steel
240x100x100 cm Courtesy artist and Kisterem
Photo: Tom Callemin

Traueraltar Deutsche Einheit , 2018
Mixed media Dimensions variablex cm
Courtesy Courtesy by the artist and KOW, Berlin
Photo: Achim Kukulies

Sem título, 2017 Polychrome terracota, slip
54x31x2 cm Courtesy The artist and Monitor Rome, Lisbon
Photo: Bruno Lopes