Fino al 2 marzo 2025 alle Gallerie d’Italia – Torino la mostra “MITCH EPSTEIN. AMERICAN NATURE”, la più importante retrospettiva del fotografo americano.
L’esposizione, curata da Brian Wallis (CPW – Center for Photography at Woodstock), presenta per la prima volta riunite le serie fotografiche più significative degli ultimi vent’anni di Mitch Epstein in cui esplora i conflitti tra la società americana e la natura selvaggia nel contesto del cambiamento climatico globale: American Power, Property Rights e Old Growth.
In anteprima, nella sala immersiva del museo, Forest Waves, un’installazione video e sonora delle quattro stagioni nelle foreste del Berkshire. Nelle sale del museo anche il cortometraggio di Epstein Darius Kinsey: Clear Cut, con immagini storiche dei taglialegnain posa accanto a enormi alberi abbattuti nel nord-ovest americano.
La mostra è un potente atto di denuncia. Nella serie fotografica Property Rights, Mitch Epstein si domanda a chi appartenga la terra e chi ha il diritto di sfruttarne o saccheggiarne le risorse. In American Power l’artista si concentra su come le nazioni e gli interessi privati sfruttano la natura, documentando l’impatto della produzione e del consumo di energia sul paesaggio e sulla popolazione degli Stati Uniti. Dal 2003 al 2008 Epstein ha viaggiato per il Paese per fotografare i siti di produzione di combustibili fossili e di energia nucleare, nonché le comunità che vivono accanto ad essi.
L’ultima opera di Epstein, Old Growth – di cui si presenta in anteprima una parte commissionata da Intesa Sanpaolo – celebra le antiche foreste sopravvissute in regioni remote degli Stati Uniti. La quasi totalità delle antiche foreste americane, circa il 95%, è stato infatti distrutto nel secolo scorso. Epstein ha deciso di fotografare singoli alberi e biosistemi interdipendenti che sono sopravvissuti per secoli, molti per millenni.
MITCH EPSTEIN. AMERICAN NATURE”, la più importante retrospettiva del fotografo americano Mitch Epstein, aperta al pubblico alle Gallerie d’Italia – Torino dal 17 ottobre 2024 al 2 marzo 2025.