Oltre cento opere tra libri, grafica, oggetti di arte applicata, artisti coevi di Tiziano (1490-1576) e 16 capolavori dell’artista stesso esposte a Palazzo Reale di Milano ci fanno capire come veniva rappresentata la bellezza femminile 700 anni fa. Al massimo della sua creatività, il pittore che congiunse l’estetica rinascimentale con le cromie tipiche del Manierismo, in questi 16 dipinti (all’interno di una raccolta di 47 opere della Scuola) offre il meglio della sua dedizione al particolare dei ritratti.
Molti quadr in prestito dal Kunsthistorisches Museum di Vienna, mostrano dame di corte intente ad ammaliare con sensualità e con potere, in pose tra l’onirico e paradisiaco. Alla raccolta in pittura si aggiungono sculture, oggetti di arte applicata come gioielli, una creazione omaggio di Roberto Capucci a Isabella d’Este (1994), libri e grafica.
“L’esposizione – afferma la curatrice Sylvia Ferino – aspira a riflettere sul ruolo dominante della donna nella pittura veneziana del XVI secolo, che non ha eguali nella storia della Repubblica o di altre aree della cultura europea del periodo”.
Tra i dipinti più importanti di Tiziano segnaliamo: Ritratto di Eleonora Gonzaga della Rovere (1537 circa) da Firenze, Gallerie degli Uffizi; Madonna col Bambino (1510-1511), Isabella d’Este in nero (1534-1536 circa), Venere, Marte e Amore (1550 circa) Danae (post 1554), Ritratto di donna (tradizionalmente identificata con Lavinia) (1565 circa), Lucrezia e suo marito (1515 circa) da Vienna, Kunsthistorisches Museum; Giovane donna con cappello piumato (1534-1536) da San Pietroburgo Ermitage; Ritratto di giovinetta (1545 circa) da Napoli, Museo di Capodimonte; Allegoria della Sapienza (1560 circa) da Venezia, Biblioteca Marciana.
Di Giorgione: “Laura” (1506), da Vienna, Kunsthistorisches Di Lotto: Giuditta (1512), da Roma, BNL Gruppo Paribas. Di Tintoretto: La tentazione di Adamo ed Eva (1550-1553 circa), da Venezia, Galleria dell’Accademia, che apre la mostra insieme alla Madonna col Bambino di Tiziano a rappresentare Eva e Maria Vergine, le due emblematiche figure femminili del Vecchio e Nuovo Testamento; Ritratto di donna in rosso (1555 circa) e Susanna e i vecchioni (1555-1556), da Vienna, Kunsthistorisches Museum; Leda e il cigno (1550-1560a) da Firenze, Gallerie degli Uffizi. Di Palma il Vecchio: i due magnifici dipinti Giovane donna con vestito blu e Giovane donna con vestito verde (post 1514) e Ninfe al bagno (1525-1528 circa) dal Kunsthistorisches Musem. Di Veronese: Lucrezia (1580-1583 circa), Giuditta (1580 circa), Venere e Adone (1586 circa) dal Kunsthistorisches Museum e Il Ratto di Europa (1578 circa), da Venezia, Palazzo Ducalei. Altri dipinti di grande forza espressiva di Paris Bordon, Giovanni Cariani, Bernardino Licinio, Giovan Battista Moroni, Palma il Giovane, Alessandro Bonvicino detto il Moretto completano e arricchiscono questo affascinante itinerario nella pittura di soggetto femminile della Venezia cinquecentesca.
In apertura da sinistra: “Lucrezia e suo marito”, 1515; “Ritratto di Eleonora Gonzaga Della Rovere”, 1537
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La mostra è promossa e prodotta dal Comune di Milano e Skira editore, con il supporto di Fondazione Bracco, Main Partner.