Quando entrano in scena alla blindatissima conferenza stampa a Milano, si capisce che sono amici e intimi confidenti da una vita. Questo tour, Laura Pausini e Biagio Antonacci, “amici fraterni”, l’avevano promesso a milioni di fan e a se stessi da parecchio. Ora che le congiunzioni astrali (leggasi “agende”), si sono posizionate a favore, i due pop idol della musica italiana saranno protagonisti insieme, nell’estate 2019, di un imperdibile tour nei principali stadi italiani con 10 appuntamenti live. Il fischio di inizio è previsto per il 26 giugno allo Stadio San Nicola di Bari.
A segnare la partenza, il loro primo singolo insieme, “Il coraggio di andare”, attualmente in radio, che arriva appena dopo la vittoria ai Latin Grammy di Laura Pausini a metà novembre nella categoria «Best traditional pop vocal album» per il disco «Fatti sentire».
Anche Ferdinando Salzano (Friends & Partners, organizza il tour) è emozionato da promoter che si vede capitare in mano una bomba, ma anche tante richieste (“vogliamo un palco grande per un grande tour”): “Mi emoziona presentarli oggi questi due artisti che ritornano al loro pubblico in maniera diversa dalle altre volte. L’amicizia straordinaria e la complicità partita dal 2000 è rafforzata. Io lavoro con Biagio da 15 anni e con Laura da 10 anni e oggi ho il privilegio di averli assieme”.
Se si emoziona il promoter, che non aveva capito bene a quale anno si stessero riferendo Laura e Biagio quando gli hanno proposto il tour (“mi sembrava troppo presto il 2019”) significa che è un’occasione importante. Biagio Antonacci ricorda: “Da un po’ di anni le mando messaggi e lei mi risponde a orari impensabili. Facciamo un tour assieme, le dico. Fino a qualche mese fa rispondeva: sono molto stanca. Anche io però sono stanco di pensare a qualcosa che possa stimolare la nostra parte creativa e rinnovarmi ogni volta”.
E quindi è arrivato il momento di concretizzare l’idea. Laura Pausini ammette: “Alla fine ne siamo amici da 25 anni ma abbiamo poco tempo per stare assieme. Però poi quando gli ho detto di sì, Biagio si è spaventato. Volevo vivere normalmente il 2019 perché per scrivere canzoni devi poter vivere, man mano che divento grande ho sempre più dubbi. Come mi ha convinto? Lui mi porta con mano”.
La cosa è andata poi in maniera davvero rocambolesca: Pausini che chiama Antonacc, e gli dice: “vieni subito a Roma che facciamo la foto, ho affittato delle transenne, mettiti un abito bello e ci mettiamo in posa per il pubblico”. Solo dopo la foto c’è stata la comunicazione ai rispettivi manager. Segno che il nuovo sodalizio dal vivo è nato davvero da una decisione dei due lontana dal marketing.
Anche per il video, tutto di fretta: “Ho detto a Biagio che era in partenza per un weekend alle terme: vieni ora altrimenti non ce la facciamo perché poi devo andare in America”. Nel video la cantante è immersa in una vasca-pianoforte dal grande effetto scenico: “E pensare che dopo tre ore in acqua è andata a fare anche il concerto, quella sera”, dice ancora incredulo il cantautore.
Laura è anche contenta delle scelte che Antonacci, suo autore per parecchi successi del passato, ha operato: “È perfetto che abbia scelto Il coraggio di andare come la canzone da lanciare. Mi sono vista bambina quando mi ha detto: stiamo un po’ assieme, è stato protettivo. Gli ho detto: vieni nel cortile di casa mia a Roma con le transenne e con Cosimo Buccolieri abbiamo scattato la foto con lo styling di Laura Battista. Per me lo stadio è la potenza, le transenne sono la parte rock e l’eleganza dei nostri abiti sono le ballad che scrive Biagio e la nostra italianità”.
Quello che vogliono portare sul palco è “l’esplosione e le lacrime di questa musica che ha cambiato la vita a molti e anche a me“, dice la Pausini. Se non ci fosse stata la praticità e velocità di Laura, forse, non staremo qui a parlare di tour assieme, di cui peraltro non c’è stato manco il tempo di approntare la scaletta. “Ci siamo mandati delle liste scritte per messaggio, ma ci vogliamo lavorare a gennaio, dopo capodanno, assieme, incontrandoci”. Paura della scelta: Pausini ha messo in lista 36 canzoni del repertorio di Antonacci. “Ma se si stanca gliele canto io in un medley, tanto oggi si può fare. E lui si riposa”.
LA STORIA – Molto singolare la storia dell’incontro di questo inedito duo. Biagio nel 1993 è per la prima volta in gara al Festival di Sanremo e vede una ragazzina che conosceva già in gara tra i giovani. “Me la ricordavo dalle serate al Napoleone, un posto a Bologna dove andavo con Lucio Dalla e Luca Carboni. Dopo La Solitudine, le ho fatto mandare un telegramma da mio fratello, senza sapere che eravamo nello stesso hotel”.
E la cantante ricorda: “Pensate che io che avevo i suoi poster in camera quando l’ho ricevuto ho subito chiamato alla mia amica del suore per dirglielo”. Da lì amicizia senza limiti, e mai altro come invece vorrebbe far raccontare qualcuno nella sala dove si tiene la conferenza. Tra i due c’è tenerezza ma, giurano, mai pensato a qualcosa in più. Nemmeno quando Antonacci va a casa di Laura a Milano per la prima volta. La casa è quella del divano bianco dove nascevano cose storiche per la carriera di Laura, “L’unico elemento che ho conservato da quella casa”, mentre l’occasione fu la scrittura, per alcuni versi anche improvvisata di “Tra te e il mare“. Un successo per cui Laura dovette lottare e che Biagio le suonò alla chitarra per la prima volta proprio a casa.
“Quel brano – ricorda Laura – è diventato uno dei più importanti, anche perché è stata la prima volta che mi sono un po’ ribellata, nessuno ci credeva mentre per me era il primo singolo. Sono contenta di aver preso quella decisione. Da quel momento siamo diventati più amici. Una sera mi ha portato in macchina al giapponese e poi a Rozzano a casa sua. E poi nel bar dove si esibiva”.
Cose semplici, fatte in amicizia: “Io credo – dice Biagio – che da quella sera che mi hai chiesto aiuto hai iniziato ad avere coraggio di dire no. E quel modo di essere ti ha portato ad essere una stella non solo nella musica ma nella vita. Io ho fatto sempre il tifo per lei, dovete sapere”.
MOTIVAZIONI – Secondo Biagio “la tournée ha l’intenzione di restituire alla gente quello che ci ha dato in questi anni meravigliosi. Quando sono andato nel suo concerto trionfale di San Siro non abbiamo provato, a Verona le ho fatto la vera sorpresa, nemmeno sapeva che ero lì ma ci siamo sempre trovati bene. Fin da quando nel 2001 al Forum abbiamo cantato assieme la mia canzone nella sua tonalità”.
L’amica Pausini lo rincuora: “Ma lui ha un range vocale molto confortevole ci arriva sempre. E poi me lo sono trascinato nello spagnolo. Questo singolo esce anche nel mondo e faremo promozione in Spagna. Lui ha paura di volare ma l’intenzione è di andare in giro a cantarlo anche nei paesi di lingua spagnola”:
Un’altra ambizione è aggiungere una data in Campania, una regione che è molto fedele ai due. Ma al momento né il San Paolo, stadio di Napoli che i due volevano, né l’Arechi di Salerno sono nella lista.
Laura, che in Spagna, Usa e Sud America canta in Spagnolo, mentre in Brasile e nel resto d’Europa incide in italiano, è davvero eccitata all’idea di tornare al suo pubblico: “Ho ricevuto molte carezze dal mio pubblico ma non sempre ho sentito vicinanza dagli addetti ai lavori. A questo Grammy non ci credeva nessuno, il biglietto per Las Vegas me lo sono pagato io. Quando hanno detto Laura Pausini mi sono sentita la bandiera addosso , ne sono orgogliosa. Volevo esserci alla premiazione anche da perdente, volevo andarci perché so di essere l’unica straniera, con gli americani che mi inseriscono tra i loro grandi, volevo dare loro rispetto. Però non mi vedrete mai a un party. Dopo la vittoria mi sono mangiata un doppio hambuerger in camera con i miei famigliari”.
Laura Pausini è talmente entusiasta del trofeo che ha anche raccontato come funziona: “Volevo portarlo qui perché questo Grammy è dell’Italia. Ma funziona così: te lo danno in mano per fare la foto, poi lo posi e ti arriva per posta con la targhetta col tuo nome dopo un mese”.
In America canta in spagnolo perché è il pubblico a volerlo: “Succedono cose strane. Tipo che Vivimi è più famosa de La Solitudine ma la devo fare in spagnolo. E ora ho detto a Biagio come cantare il nuovo singolo in spagnolo con dei messaggi vocali”.
Ad Antonacci il compito di dissipare i dubbi sull’operazione di marketing: “Facciamo un grande tour, ma non è marketing. Abbiamo una storia alle spalle e non temiamo concorrenza , quando c’è stato il nostro arrivo i grandi sicuramente ci avranno guardato con sospetto. E ora è il momento di altri movimenti musicali, ma non intaccano noi. Tant’è che io e Laura facciamo cose più grandi ora che prima, andiamo in tour anche senza disco, proprio perché non abbiamo nulla da dimostrare, è la nostra storia a parlare per noi. Auguriamo alle nuove generazioni di arrivare al nostro punto, ma per noi non c’è nulla del marketing, siamo due amici che vanno a cantare per persone che ci hanno scelto per molti anni”.
Queste tutte le date del tour, prodotto e organizzato da Friends & Partners per il 2019:
il 26 giugno allo Stadio San Nicola di Bari, il 29 giugno allo Stadio Olimpico di Roma, il 4 luglio allo Stadio di San Siro a Milano, l’8 luglio allo Stadio Artemio Franchi di Firenze, il 12 luglio allo Stadio Dall’Ara di Bologna, il 17 luglio allo Stadio Olimpico di Torino, il 20 luglio allo Stadio Euganeo di Padova, il 23 luglio allo Stadio Adriatico di Pescara, il 27 luglio allo Stadio San Filippo di Messina e il 1 agosto alla Fiera di Cagliari.
I biglietti in prevendita per il tour saranno disponibili in esclusiva dalle ore 13.00 di oggi, lunedì 3 dicembre, alle ore 13.00 di martedì 4 dicembre per la due “fan base” degli artisti (per gli iscritti al fanclub ufficiale di Laura Pausini – www.laura4u.com – e per gli iscritti alla newsletter di Biagio Antonacci – www.biagioantonacci.it). Dalle ore 14.00 di martedì 4 dicembre saranno, invece, disponibili sul sito di TicketOne e dalle ore 11.00 del 6 dicembre nei punti vendita abituali (si potranno acquistare massimo 4 biglietti ad utente per ogni stadio).