2 Aprile 2021

L’arte riflette sul clima a Lisbona: “EARTH BITS – Sensing the Planetary”

Lo studio italiano Dotdotdot protagonista della riapertura stagionale del maat - Museo di Arte, Architettura e Tecnologia portoghese.

2 Aprile 2021

L’arte riflette sul clima a Lisbona: “EARTH BITS – Sensing the Planetary”

Lo studio italiano Dotdotdot protagonista della riapertura stagionale del maat - Museo di Arte, Architettura e Tecnologia portoghese.

2 Aprile 2021

L’arte riflette sul clima a Lisbona: “EARTH BITS – Sensing the Planetary”

Lo studio italiano Dotdotdot protagonista della riapertura stagionale del maat - Museo di Arte, Architettura e Tecnologia portoghese.

Dal 5 aprile 2021* apre al maat – Museo di Arte, Architettura e Tecnologia di Lisbona ‘EARTH BITS – Sensing the Planetary’, l’installazione dedicata all’attuale emergenza climatica, progettata e realizzata dallo studio italiano Dotdotdot, grazie al supporto scientifico di ESA (European Space Agency), IEA (International Energy Agency) ed EDP Innovation (Energias de Portugal), EDP Sustainability. Il progetto espositivo rimarrà visitabile fino al 6 settembre 2021. *(le date potranno essere soggette a cambiamenti in base alle misure covid-19 stabilite dal governo portoghese). 

Dotdotdot è uno studio di progettazione multidisciplinare nato a Milano nel 2004, tra i primi in Italia a operare nell’ambito dell’Interaction Design.
Dotdotdot è specializzato in Exhibition e Interaction Design – nella progettazione di percorsi museali, Corporate Experience, mostre multimediali temporanee e permanenti. Con una particolare attenzione al visitatore e alla sua esperienza di visita, Dotdotdot progetta spazi narrativi e dà forma, con un approccio User Centered, al modo in cui le persone e le tecnologie interagiscono tra loro, in un continuum tra spazio fisico e digitale.

Installazioni e interaction design alla mostra di Lisbona presso maat – Museo di Arte, Architettura e Tecnologia: Dotdotdot.
Alessandro Masserdotti, Laura Dellamotta, Fabrizio Pignoloni, Sara Maniscalco, Federica Mandelli, Ambhika Samsen, Daniele Ciminieri, Nicola Ariutti, Giuseppe Cirillo, Tiziano Berti, Martina Merigo, Michele Invernizzi. 
In partnership con: Novo Verde, ERP (European Recycling Platform) Portugal 
Sponsor: International Energy Agency 
Con il supporto scientifico di: European Space Agency, Portugal Space, EDP Innovation / EDP Sustainability – Climate and Environment / EDP Distribution

Il racconto si snoda in quattro installazioni multimediali – “POWER RINGS”, “24HOURS: THE ECOLOGY AND ENERGY OF OUR FLUX”, “THE CO2 MIXER”, “PLANET CALLS – Imaging Climate Change” – che restituiscono al visitatore una serie di evidenze scientifiche sulla crisi ambientale e sulla centralità del consumo energetico provocato dall’uomo attraverso uno scenario di responsabilità, singole e collettive, per arrivare ad una visione globale e cosmologica.

Scienza, cultura e design si incontrano in un percorso immersivo che coinvolge il pubblico in un viaggio guidato da preziosi dati, trasformati in installazioni interattive, dataviz, wallpaper digitali, video animati pensati per generare consapevolezza e pensiero critico rispetto all’impatto ambientale dei propri comportamenti, anche quotidiani, sull’intero pianeta. Un’esperienza multisensoriale dove i contenuti multimediali e transmediali diventano materia emozionale e didascalica, permettendo sia una fruizione approfondita sia una comprensione immediata delle complesse tematiche affrontate.

La mostra ‘EARTH BITS – Sensing the Planetary’ è parte di maat Explorations, il nuovo palinsesto di esposizioni, attività didattiche e public program ideato dal museo portoghese per approfondire, attraverso punti di vista diversi, i temi più attuali legati alla trasformazione ambientale che stanno profondamente condizionando il futuro del nostro pianeta. 

Guidato dalla nuova direttrice Beatrice Leanza, il maat si è affidato alle competenze multidisciplinari, di ricerca e innovazione, dello studio Dotdotdot – nato a Milano nel 2004, tra i primi in Italia a operare nell’ambito dell’Interaction Design – per indagare in modo innovativo i diversi fenomeni antropogenici che stanno alla base della crisi climatica, a partire dalla decodificazione e semplificazione di complessi dati scientifici. 

La progettazione di esperienze narrative basate su evidenze scientifiche come ‘Earth Bits’, coniugano la visione del museo e la volontà di stimolare un pensiero critico andando oltre la semplice messa in scena di un messaggio, grazie alla costruzione di una storia da esplorare attraverso linguaggi innovativi che aiutano a decodificare la complessità, strutturare il pensiero e creare conoscenza che si apre al confronto tra scienza, cultura e società”, afferma Alessandro Masserdotti, co-founder e CTO Dotdotdot.

IL MUSEO – Inaugurato ad ottobre 2016, nell’ambito del programma di mecenatismo culturale della Fondazione EDP, il Museo di Arte, Architettura e Tecnologia (maat) è un’istituzione internazionale dedicata a promuovere il dibattito critico e le discipline creative che possano ispirare nuova consapevolezza del presente e rafforzare l’impegno per un futuro comune. Situato sul lungofiume del quartiere storico di Belém a Lisbona, il campus della Fondazione EDP copre un’area di 38.000 metri quadrati e comprende una centrale elettrica recuperata (Central) – esempio iconico di architettura industriale originariamente costruita nel 1908 -, e un complesso di nuova costruzione progettato da AL_A (Amanda Levete Architects). Entrambi gli edifici ospitano mostre ed eventi programmati dal museo e sono parte del progetto paesaggistico realizzato dall’architetto libanese Vladimir Djurovic.
Per maggiori informazioni: www.maat.pt

In foto d’apertura:

Earth Bits – Sensing the Planetary, installation view: Planet Calls: Imaging Climate Change. by Dotdotdot.

maat – Museum of Art, Architecture and Technology (Lisbon), 2021 | © Courtesy of Dotdotdot

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