17 Settembre 2021

“L’arte è una caramella” a sostegno di BienNoLo 2021: in scena Carlo Vanoni

17 Settembre 2021

“L’arte è una caramella” a sostegno di BienNoLo 2021: in scena Carlo Vanoni

17 Settembre 2021

“L’arte è una caramella” a sostegno di BienNoLo 2021: in scena Carlo Vanoni

Opera d’arte o storia d’amore? Nel caso di Carlo Vanoni, critico e divulgatore, l’arte è la congiunzione di tante cose. Come la mirabile performance che l’autore mette in scena nel one-man show “L’arte è una caramella”, già raccontata su queste pagine nel 2018 (articolo qui). Che dopo la pandemia finalmente torna al pubblico in occasione del lancio della seconda biennale d’arte ideata da Vanoni. Biennolo 2021, che quest’anno partirà dal quartiere di NoLo Milano e arriverà al quartiere Isola (evento aperto al pubblico dall’1 al 10 ottobre), è l’associazione beneficiaria degli incassi dello spettacolo che si tiene a Milano (17 e 23 settembre presso Spazio Loro, via Ugo Bassi, 32, Milano biglietti qui).

“Molti anni fa – racconta Carlo Vanoni – mi capitò di vedere un mucchio di caramelle esposto in un museo d’arte contemporanea. Non capendo mi domandai: perché un mucchio di caramelle è un’opera d’arte? Per scoprirlo, ho incominciato un lungo viaggio attraverso la Storia dell’Arte. Lo spettacolo è il riassunto di quel viaggio. Al termine del viaggio la domanda si trasforma in certezza: il mucchio di caramelle è un’opera d’arte. Di più ancora: il mucchio di caramelle è una storia d’amore“. I ricavati della bigliettazione dello spettacolo andranno a sostenere l’Associazione Culturale BienNoLo, le sue attività e lo svolgimento della BienNoLo 2021.

Carlo Vanoni, da profondo conoscitore dell’arte, specie contemporanea, racconta in scena con una sequenza avvincente di aneddoti e curiosità, la storia delle caramelle partendo da capolavori come l’Olympia di Manet e l’Autoritratto di Van Gogh. Il critico è anche un abile perfomer: “Suono il pianoforte per accompagnarvi nella pittura astratta di Kandinsky; imbraccio la mia chitarra elettrica quando sullo schermo appare un dipinto di Jackson Pollock; dialogo con una vecchia radio valvolare, parlo di Picasso con il carillon tra le mani, accosto Raffaello a Lucio Fontana e Leonardo da Vinci a Andy Warhol. Per Duchamp e l’Arte Concettuale recito un monologo tenendo in braccio l’orinatoio”.

COSA VUOL DIRE BIENNOLO?

L’acronimo NoLo (“a Nord di piazzale Loreto”) è recentemente entrato a far parte dell’elenco ufficiale degli 88 Nuclei di identità locale (Nil) della città di Milano. Nell’immaginario milanese NoLo era – e per certi versi è ancora – un quartiere difficile: tuttavia, anche grazie al toponimo, il distretto ha puntato su un tono decisamente cool. La prima Biennolo nel 2019 (che The Way Magazine ha documentato qui) era uno spazio d’arte temporaneo, urbano, metropolitano, centrale e periferico contemporaneamente, dedicato alla paura e alla sostenibilità. BienNoLo affronterà nel 2021 la gioia del presente, dello sguardo sui luoghi e dell’amore per il territorio e i suoi itinerari.

Il titolo di quest’anno inneggia alla vita: “Nunc est bibendum, nunc pede libero pulsanda tellus” (“Ora bisogna bere, ora bisogna far risuonare la terra con il piede libero”) – sarà una manifestazione diffusa, con epicentro nel quartiere di NoLo e Isola a Milano coinvolgendo 53 artisti di diversa generazione, oltre 10 spazi e la carrozza di un treno. Curatori: Carlo Vanoni, Rossana Ciocca, Matteo Bergamini, Gianni Romano.

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