20 Novembre 2021

L’arte di Anicka Yi che vola alla Tate Modern

Nello spazio post-industriale londinese si vedono strani oggetti che fluttuano animati da intelligenza artificiale. La mostra si chiama "In love with the world".

20 Novembre 2021

L’arte di Anicka Yi che vola alla Tate Modern

Nello spazio post-industriale londinese si vedono strani oggetti che fluttuano animati da intelligenza artificiale. La mostra si chiama "In love with the world".

20 Novembre 2021

L’arte di Anicka Yi che vola alla Tate Modern

Nello spazio post-industriale londinese si vedono strani oggetti che fluttuano animati da intelligenza artificiale. La mostra si chiama "In love with the world".

Protagonista della sesta Hyundai Commission alla Tate Modern di Londra, Anicka Yi è un’artista di origine coreana che lavora molto con le forme e i rimandi dalla natura all’uomo. Conosciuta per l’indagine tra nuovi canali di comunicazione tra intelligenze artificiali (IA) e forme di vita organiche. Si tratta di un lavoro concettuale che ritorna in queste installazioni che coinvolgono i sensi, in particolare l’olfatto, che si rivedono in una delle location più suggestive di Londra. Siamo alla Tate Modern dove l’artista, dopo aver lavorato con biologi e chimici, ha portato le sue creature fluttuanti che stanno meravigliando il pubblico.

Fotoservizio di Guy Hofman – The Way Magazine da Londra.

Originariamente parte della Bankside Power Station, la sala dove espone Anicka Yi è stata costruita per ospitare macchinari per la generazione di energia elettrica. L’installazione di Yi popola ancora una volta lo spazio di macchine. Galleggiando nell’aria, le sue macchine – chiamate aerobi – sono basate su forme di vita oceaniche e funghi. Reinventano l’intelligenza artificiale e ci incoraggiano a pensare a nuovi modi in cui le macchine potrebbero abitare il mondo. Yi ha anche creato paesaggi olfattivi unici che cambiano settimanalmente, con odori legati a un momento specifico della storia di Bankside.
I comportamenti individuali e di gruppo degli aerobi si sviluppano nel tempo, influenzati da elementi dell’ecosistema. Come la danza di un’ape o la scia di profumo di una formica, gli aerobi comunicano tra loro in modi che non possiamo capire. Unendo tecnologia e biologia, Yi si chiede se le macchine possano evolversi come forme di vita indipendenti.
A seconda di quando visiti, potresti sentire profumi marini legati al periodo Precambriano, molto prima che gli umani abitassero la terra, il carbone e l’ozono che evocano l’era delle macchine del 20 ° secolo, la vegetazione del periodo cretaceo o le spezie pensate per contrastare la peste nera in il 14° secolo. I paesaggi olfattivi collegano gli aerobi con l’evoluzione del sito e con altri organismi che condividono il loro habitat, compresi noi umani.

Yi è nota per il suo lavoro sperimentale che esplora la fusione di tecnologia e biologia. Abbattendo le distinzioni tra piante, animali, microrganismi e macchine, ci chiede di pensare a un’ulteriore comprensione di noi stessi come esseri umani e degli ecosistemi in cui viviamo.

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