Gli artisti e gli architetti arrivano a Venezia per mettere in salvo la vita dei locali. Sembra un po’ eccessivo ma è questo quello ce si nasconde dietro il progetto “Laguna Viva” che grazie alla Biennale di Architettura a Venezia, in questa torrida estate 2018 vuol restituire un pezzo di animazione sociale, o semplicemente di incontro e ristoro, nel cuore della Venezia spopolata e assediata solo da turisti.
L’intento era far sviluppare un progetto a lungo termine per il giardino e per l’area interna del bar e ristorante della Fondazione di Palazzo delle Zattere. V-A-C Foundation presenta Laguna Viva, una nuova installazione sviluppata da Assemble, un collettivo di creativi inglese, e We Are HereVenice, al Palazzo delle Zattere.
Laguna Viva è il primo passo di una strategia a lungo termine che consente al Palazzo della Zattere di confrontarsi con la complessità della vita di tutti i giorni a Venezia.
Assemble opera trasversalmente negli ambiti dell’architettura, design e arte. Così è nato un ambiente che potesse sia esplorare sia coinvolgere attivamente la città, anche attraverso la collaborazione con l’organizzazione We Are Here Venice, che ha preso parte al progetto, un’organizzazione ponte tra cittadini e pubblico che si dedica ad a ffrontare le sfide di Venezia come città viva.
La nuova installazione esterna, a libero accesso, valorizza il dialogo continuo e la profonda relazione esistente tra Venezia e il suo contesto. Due grandi vasche che ospitano il tipico habitat lagunare della palude salmastra, ricostruito secondo associazioni botaniche e morfologiche funzionali, sono ricoperte da piastrelle alla fine di quest ’anno, portando il progetto alla sua ultima fase.
Le 12000 piastrelle appositamente prodotte sono al momento il fulcro del lavoro di Assemble presentato alla 16. Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia, e rimarranno in esposizione fino alla fine dell’anno. Dopodiché saranno portate al Palazzo delle Zattere e utilizzate per realizzare la copertura delle vasche e il pavimento interno ed esterno del palazzo.
Ispirate dalla ricchezza e opulenza dei pavimenti veneziani, le mattonelle sono state realizzate tramite l’adattamento delle tecniche di produzione ad encausto delle piastrelle inglesi del diciannovesimo secolo; inserendo degli elementi casuali nei processi produttivi per rendere il risultato unico. Costruite a Granby Workshop a Liverpool, la piccola fabbrica ceramica inaugurata da Assemble nel 2014.
Il progetto è stato realizzato coi lighting designers Michael Grubb Studio, gli orticoltori Lorenzo Bonometto e Filippo de Sero, Venetian Architects APML, Environmental Engineers Studio Grava e l’ingegnere strutturale Beppi Mazzon, con il supporto di muf art/architecture, Valentine Clays e Barbara Pastor.