Era il 21 maggio del 1980 quando nelle sale cinematografiche di tutto il mondo uscì il secondo film della prima e storica trilogia di Star Wars, e conosciuto successivamente, come Episodio V – L’impero colpisce ancora. In quella pellicola apparve, sempre per la prima volta, un anonimo personaggio con il viso coperto da un elmetto ed una sorta di corazza che fungeva da divisa di combattimento. Il personaggio misterioso, che sarà quello che prenderà in custodia Han Solo per conto del potentissimo Jabba The Hutt e che poi verrà ucciso dallo stesso personaggio interpretato da Harrison Ford, era conosciuto con il nome di Boba Fett. Un cacciatore di taglie appartenente ad un popolo con una grande tradizione guerriera.
Questo popolo, nel mondo di ‘Guerre Stellari’ è indicato con il nome di Mandalorian, provenienti dal pianeta di ‘Mandalore’. Anni dopo, non il personaggio di Boba Fettin particolare, ma la figura in generale del mandaloriano cacciatore di taglie, della saga ideata da George Lucas, ha incominciato ad assumere sempre più rilevanza e, oltremodo, ad essere anche approfondito in altre opere non cinematografiche della saga; fino ad avere il suo culmine, semmai una sua piccola consacrazione, con l’ennesima opera interamente dedicata a lui, rilanciando indirettamente l’intero mondo di Star Wars.
Infatti qualche mese fa avevamo affrontato la recensione dell’episodio IX L’ascesa dei Skywalker, stroncandolo purtroppo per alcuni passaggi che nella trama non erano chiari; sostenendo, per lo più, che la saga ambientata nella galassia ‘lontana lontana’ poteva considerarsi definitivamente chiusa. Eppure già da tempo continuavano a circolare voci di progetti, sempre relativi all’universo Star Wars, da realizzare o prossimi all’uscita da parte della Disney. Progetti sia relativi per nuova e possibile trilogia e sia su future serie tv; progetti in cui rientrava la figura del mandaloriano.
Proprio l’ultima serie realizzata, uscita ufficialmente sulla nuovissima piattaforma streaming Disney plus, prima il 12 novembre 2019 negli Stati Uniti d’America e lo scorso 22 marzo in Italia, il cui il solo primo episodio è andato in onda anche su Italia1, rappresenta, nella sua essenza, un qualcosa di mai visto; un qualcosa d’inesplorato nella galassia ideata da George Lucas. Il protagonista in assoluto è, in realtà, uno dei tanti personaggi secondari che abbiamo ammirato in quel mondo fantastico che ci viene proposto dal 1977.
Unisce le classiche atmosfere di ‘Guerre Stellari’, le quali sono sapientemente miscelate a quelle di generewestern. Ovvero di un genere totalmente differente. In questo caso l’ideatore della serie e nonché showrunner, Jon Favreu, ha dimostrato di avere un’ottima intuizione.
In ‘The Mandalorian’, questo il titolo della nuova serie evento, attendersi i classici e leggendari duelli tra i Cavalieri Jedy ed i loro acerrimi nemici, i Sith, con le luminose spade laser equivarrebbe tempo sprecato. In questo contesto non sono contemplate. Ugualmente non mancano avventure, colpi di scena, ironia e, soprattutto, l’elemento più importante che funge da collante con i sotto-elementi indicati: la trama.
Una trama che vede come protagonista un orfanello che viene salvato dai mandaloriani, un popolo dalla forte tradizione guerriera e che vive nel pianeta ‘Mandalore’, come già ricordato in precedenza. La sua prima missione, inizialmente, è quella di scovare un essere particolare e di eliminarlo. Una volta trovato scopre che è solo un bambino e decide di proteggerlo. La piccola creatura, in realtà da parte dei fans, è stata erroneamente etichettata come ‘Baby Yoda’. Di fatti è un bambino che appartiene ad una specie di esseri viventi che invecchiano più lentamente ed è simile al Maestro Yoda, Cavaliere Jedy e Maestro di Luke Skywalker.
La storia presenta uno sviluppo dinamico ed è suddivisa, intelligentemente, in otto mini-episodi da trenta o trentacinque minuti. Ogni episodio rappresenta non una storia a sé stante, ma la partizione di un unico racconto visivo contraddistinto dal termine ‘capitolo’ prima del titolo effettivo della puntata.
La serie è collocata temporalmente cinque anni dopo gli eventi di ‘Star Wars: Episodio VI – Il ritorno dello Jedy’ e venticinque anni prima dagli eventi che vengono narrati in ‘Star Wars: Episodio VII – Il risveglio della forza’. Nel cast figurano Pedro Pascal, nei panni del protagonista e già visto in ‘Narcos’, Gina Carrano e Carl Weathers, indimenticato ‘Apollo Creed’ nella saga di ‘Rocky’.
L’enorme successo che ha ottenuto non solo ha fatto propendere i vertici della Disney per una seconda stagione, tra l’altro già pronta e farà il suo esordio il prossimo ottobre, ma ha dato il via libera ad ulteriori serie tv spin-off; in cui verranno narrate le avventure di altri personaggi orbitanti intorno al mandaloriano.
Si potrebbe definire, quindi, più che un portare avanti un’idea ormai obsoleta, con la classica struttura narrativa della trilogia, si tratta di un ulteriore approfondimento del mondo di Star Wars e, se vogliamo essere più precisi,anche di un reinventare un mondo affascinante ma che ha fatto di sicuro epoca, con l’ausilio di personaggi secondari ma che possono dare nuova linfa alla ‘galassia lontana, lontana’.
Testo a cura di Vincenzo Pepe.