29 Settembre 2019

La “pittura-poesia” vero linguaggio di Joan Miró al PAN di Napoli

Nel museo di via Dei Mille il mondo fantastico, onirico, creativo di Joan Miró fino al 23 febbraio 2020 in 80 opere.

29 Settembre 2019

La “pittura-poesia” vero linguaggio di Joan Miró al PAN di Napoli

Nel museo di via Dei Mille il mondo fantastico, onirico, creativo di Joan Miró fino al 23 febbraio 2020 in 80 opere.

29 Settembre 2019

La “pittura-poesia” vero linguaggio di Joan Miró al PAN di Napoli

Nel museo di via Dei Mille il mondo fantastico, onirico, creativo di Joan Miró fino al 23 febbraio 2020 in 80 opere.

Inaugurata al PAN – Palazzo delle Arti di Napoli, la mostra Joan Miró. Il Linguaggio dei Segni, la prima esposizione nel capoluogo partenopeo dedicata interamente all’artista catalano, programmata fino al 23 febbraio 2020.

Le ottanta opere in mostra ripercorrono sei decenni di attività (dal 1924 al 1981) di uno degli artisti che maggiormente hanno contribuito a trasformare l’arte del XX secolo. Inizialmente attratto dalle avanguardie cubista e surrealista di inizio secolo, Miró sviluppò uno stile originale indagando sulla formazione dei segni visti come strutture base nella costruzione del linguaggio. Ecco dunque uccelli, stelle, figure estremamente stilizzate disporsi variamente nello spazio, in un processo creativo che concede sempre più spazio all’improvvisazione, e costituire la grammatica di quella che l’artista chiama “pittura-poesia”. Di qui anche il suo interesse per altre forme espressive – sempre aventi come punto di partenza il segno – come il collage e l’arte della scrittura giapponese (che egli stesso apprese in Giappone) che si riverberano nelle sue opere più mature sotto forma di tele, arazzi, disegni e – appunto – collage.

 

La mostra di Napoli, pensata appositamente per gli spazi del PAN, è curata da Robert Lubar Messeri, tra i massimi esperti mondiali dell’artista catalano, con la collaborazione di Francesca Villanti, direttore scientifico del C.O.R. Le opere presentate fanno parte della collezione che il Banco Portugues aveva acquisito (e mai esposto) prima del default. Salvata in extremis da una vendita all’asta, che l’avrebbe inevitabilmente dispersa, la collezione è oggi proprietà dello Stato portoghese che ne ha affidato la cura al Museo di Serralves. “Nostra mission – spiega Marta Almeida, vice-direttore del museo – è quella di intessere partnership coi maggiori musei europei – tra cui il PAN – alfine di tutelare l’integrità di questa eccezionale collezione, in attesa di uno spazio espositivo più congruo”.

Organizzata da Serralves, con il patrocinio dell’Ambasciata del Portogallo di Roma ed il supporto del Ministero della Cultura della Repubblica Portoghese, la mostra terminerà il 23 febbraio 2020. Biglietti dagli 8 ai 12 euro.

Testo e foto a cura di Davide D’Antonio

Read in:

Picture of admin

admin

Siamo una testata giornalistica di lifestyle maschile e femminile. Ci rivolgiamo a persone interessate alle novità anche di lusso, non solo di prodotto ma anche di tendenza e lifestyle. La nostra mission: celebrare l’ambizione puntando all’eleganza dei potenziali lettori “Millennial” (età 18-34).
Ti potrebbe interessare:

Dieci anni di dieta mediterranea

“Tra poco ricorreranno i 10 anni dal riconoscimento della Dieta Mediterranea come patrimonio immateriale dell’Umanità da parte dell’Unesco. E 10

Chi sono i giganti del Quirinale

Per la prima volta le telecamere televisive entrano nella Caserma del Reggimento Corazzieri per raccontare la vita delle Guardie d’Onore

Iscriviti alla newsletter e ai nostri contenuti speciali!

Vuoi farne parte? Con soli pochi step si entra in un mondo “privè” con alert sulle novità e tanti contenuti esclusivi. Registrati subito e accedi ai contenuti “Privè”