Una grande scultura di forma antropomorfa il mese scorso adornava la piazza principale di Valencia. L’aveva creata il famoso artista Escif e poi l’ha fatta bruciare. La statua raffigurava una donna con la mascherina con gli occhi abbassati e simboleggiava la calma e la speranza che ci deve aiutare a sconfiggere il momento di panico che sta vivendo l’Europa.
Comparasa a Valencia per opera dell’artista che ha realizzato le copertine di album di Damien Rice, la statua si è inserita nella tradizione secolare spagnola di falò in pubblica piazza in questo periodo di rinascita primaverile. Che nel 2020 sembra davvero una beffa, visto che la morte sta passando per via del Coronavirus in tutto il territorio continentale.
L’artista spagnolo Escif è tornato alla cronaca col progetto “This Too Shall Pass” (“Anche questo deve passare”), grande scultura in legno che ha necessitato un anno per la realizzazione in occasione delle Falles, una celebrazione tradizionale tenutasi in città. Come riflesso di questa situazione contingente, la città ha deciso di aggiungere una grande maschera chirurgica sul viso della scultura. All’improvviso questa immagine è diventata un simbolo di pace e tranquillità, unità e solidarietà.
Anche per questo, e per volontà della popolazione, il governo di Valencia ha deciso di bruciare solo il corpo della scultura e mantenere il viso con la maschera in piazza.
Escif è un artista di strada con sede a Valencia, in Spagna. Le sue opere fantasiose hanno catturato un grande audince che segue i suoi progressi nel lavoro. Vede il dipinto come un esercizio di riflessione che può essere condiviso con le persone. Non crea dipinti decorativi, ma vuole svegliare le menti degli spettatori.
Promotore di un diverso uso dello spazio pubblico, Escif può essere inteso come uno street artist delle coscienze che ripete, anche sui suoi siti, “la spiegazione dell’artista non ha alcuna importanza. Ognino deve dare il suo sentimento e spiegazione a ciò che vede. Piene di contraddizioni sono le parole e per lo più, sono spazzate dal vento. Quindi, proviamo con le immagini”.