Favola di Sebastiano Mauri con Filippo Timi, prodotto da Palomar con Rai Cinema e distribuito da Nexo Digital, che arriva al cinema solo il 25, 26 e 27 giugno come evento speciale (elenco delle su www.nexodigital.it).
A inaugurare la nuova edizione del Festival MIX Milano di Cinema Gaylesbico e Queer Culture (21-24 giugno) sarà quest’anno l’opera, fuori concorso, Favola di Sebastiano Mauri, adattamento cinematografico dell’omonimo spettacolo scritto e interpretato da Filippo Timi. Prodotto da Palomar con Rai Cinema e distribuito da Nexo Digital, Favola darà il via al 32° Festival MIX Milano prima di uscire al cinema.
Filippo Timi è un artista che si mette a rischio. Prima di tutto perché è lui stesso a trasporre al cinema quello che per tante sere ha fatto con estremo successo in teatro. La piece era infatti la sua commedia più famosa, quella per cui i biglietti andavano esaurti mesi prima.
E tolta la fisicità corporea, resta la fisicità dell’immagine e dell’immaginario, per cui il risultato sullo schermo è forse un tantino più camp di quello visto con l’intensità a teatro ma pur sempre godibile. E poi coraggio e apprezzamento piovono sull’attore quando, immerso nell’ambientazione americana anni 50, uno stereotipo di per sé che serve solo a esercizi di stylist alla ricerca del frivolo, ci mette del suo e dell’attualità scottante. Bravo e ironico, come è sempre stato, e anche un po’ estremamente a suo agio perché è questo il suo territorio d’elezione, è questa la sua famiglia.
Sinossi:
Stati Uniti, anni ’50. Tra barboncini impagliati, tè corretti al whisky, peccaminose lezioni di mambo e minacce d’invasioni aliene, Mrs. Fairytale, la nostra eroina, passa le sue giornate rinchiusa nella sua meravigliosa casa dei sogni e senza un attimo di respiro. Un mondo surreale in cui le aspirazioni e i sogni dei personaggi prendono corpo, si scontrano, crollano e si realizzano. Un sogno, forse, in cui chiunque può finalmente essere chi vuole essere, ma dietro al quale si cela un’altra, sconvolgente realtà. Una commedia fantastica e surreale per confrontarsi con il tema attuale dell’identità, attraverso un’estetica sfarzosa e sorprendente.