Che Kris Ruhs, artista statunitense che lavora ceramica e metalli, esponga a 10 Corso Como a Milano, è una doppia risorsa. Il creativo, mentre frequentava la School of Visual Arts, iniziò le sue esplorazioni come artista a New York negli anni Settanta andando rapidamente oltre la carta e la pittura come mezzo di espressione. Approdato a Milano negli anni Novanta, l’artista newyorkese proveniente da famiglia tedesca, aveva trovato nella Galleria Sozzani, recuperata da un garage, un luogo sperimentale di assoluta libertà.
E qui forgiava ed esponeva. L’esposizione odierna “Ceramics” (inizialmente prevista fino al 21 marzo, ma i giorni variano a seconda delle disposizioni governative) riprende i fili del passato e annoda suggestioni per il futuro. Linck Ceramics, fondata nel 1942 dall’artista Margrit Linck a Berna in Svizzera, è stata negli ultimi anni una valida assistente nei lavori di Ruhs. I vasai seguono ancora oggi le tecniche tradizionali. Questa realizzazione permette alla ceramica di Ruhs di essere viva, quasi primitiva nella sua eleganza naturale.
Elemento di continuità: l’ingegno nel recupero. Ruhs aveva iniziato la sua prima serie di sculture ispirate al legno scartato nelle strade accanto al suo studio nella parte bassa di Broadway. Scarti di varie forme e dimensioni diventavano per lui materiali preferiti. Le sue prime “scatole” degli anni Ottanta andranno a creare il modello del lavoro futuro e il rapporto dell’artista con altri materiali.
La forte capacità di Ruh di far emergere le potenzialità espressive della struttura, dei materiali e del colore gli consente di oltrepassare con successo i consueti confini tra le tre dimensioni della scultura e le due dimensioni della pittura.
L’immediatezza di questo dialogo tra l’artista e i suoi materiali porta alla capacità di Ruhs di usare qualsiasi cosa come materiale e adattare qualsiasi tecnica al suo processo immaginativo.
Kris Ruhs – Ceramics Fondazione Sozzani – 10 Corso Como, Milano.