15 Giugno 2021

Kepi, talento di natura, illustratore per passione

"Mi piacerebbe illustrare la vita" dice il giovane creativo che si è avvicinato alla professione non da giovanissimo. Un esempio che molti stanno seguendo.

15 Giugno 2021

Kepi, talento di natura, illustratore per passione

"Mi piacerebbe illustrare la vita" dice il giovane creativo che si è avvicinato alla professione non da giovanissimo. Un esempio che molti stanno seguendo.

15 Giugno 2021

Kepi, talento di natura, illustratore per passione

"Mi piacerebbe illustrare la vita" dice il giovane creativo che si è avvicinato alla professione non da giovanissimo. Un esempio che molti stanno seguendo.

Ha 34 anni Gianni Di Giacomo, l’illustratore che col nickname Kepi sta facendo conoscere la sua arte sui social media. Un esempio di come la passione possa assecondare il talento, visto che come molti suoi coetanei, Gianni si è avvicinato a questa arte comunicativa non in tenera età. L’illustrazione infatti, almeno in Italia, solo di recente ha raggiunto livelli di professionalità diffusa ragguardevole, per spinta anche delle spinte degli ambienti digitali. Che con i device assetati di novità, hanno sempre bisogno di nuovi immaginari, che siano generati da matita e carta o da pixel digitali.

Giovanni, in arte Kepi, nella vita di tutti i giorni si occupa comunque di immagini: “Sono un tecnico di radiologia e mi sono cimentato nella fotografia in passato. Cerco qualcosa di diverso dall’occhio di chi guarda. L’obiettivo è sempre cercare di portare emozione”.

Giovanni, da dove arriva questo pseudonimo, Kepi?

Deriva da un personaggio, Kevin Pirola di una canzone di Elio E Le Storie Tese “Oratorium” . L’ho usato perché quando mi sono iscritto su Instagram, non mi andava di mettere le mie credenziali.

Non avevi mai pensato al disegno?

Ero bravo ma ho cominciato a far sul serio con il lockdown, scegliendomi come supporto il disegno su carta. Ora vorrei passare al digitale ma sto acquisendo nuove tecniche. In realtà è stato un appuntamento col destino, perché in quarantena ho guardato una story di Alberto Madrigal, grande talento spagnolo che in Italia lavora con Zerocalcare ed è un ottimo acquarellista, e mi sono appassionato. Lui da un po’ di tempo dà il colore alle copertine del famoso fumettista e mi ha indirizzato su domestika.org dove c’è lo scibile sulle arti grafiche, dall’anime 3D al disegno.

Quindi ti sei avvicinato per curiosità a questo campo?

Sì, sono rimasto ipnotizzato e ho iniziato a capire come fare con corsi online fruibili a tutti, concentrandmi sempre più sulle illustrazioni più che sui fumetti. Volevo acquisire alcune basi per ampliare il concetto che ognuno ha della caratterizzazione del personaggio. Poi sono arrivate la prospettiva, il chiaroscuro, la geometria. Ho approfondito disegnando con la china, inseguo il tratteggio che è una tecnica che mi piace molto.

Che consiglio puoi dare a chi vuole avvicinarsi a queste tecniche sui social media?

Si tratta di un ruolo che si muove tra esigenze artistiche e obblighi imprenditoriali, perché devi far quadrare il cerchio tra quello che ti piace e quello che vuole il mercato. In questo, Instagram è un contesto molto bello e puoi avere ispirazione anche da chi si diletta, oltre che dai grandi.

Hai partecipato a dei challenge online?
Inkoctober è un’iniziativa che dura 31 giorni di ottobre durante i quali vengono dati dei suggerimenti sulle tematiche e si disegnano solitamente con il bianco e nero. Mi sono cimentato in alcuni dei filoni, inaspettatamente sono arrivato a disegnare il cuore come organo anatomico che per me è la difesa, un avamposto. C’è molta simbologia nei disegni, come il pesce combattente con una collana di una donna. Mi sono dilettato in grandi elaborazioni, ho trovato anche artisti che esprimevano un concetto molto estrema ma sempre legato a uno stato d’animo.

Cosa ti affascina in questa forma di espressione?
Quello che mi importa è quello che mi trasmette un disegno quando lo faccio, ho un trasporto totale per il risultato finale. Come quando ho sperimentato il disegno degli alberi, un albero in china con tratteggio è molto laborioso, sembra davvero ci sia vento. Se riesco a portare quello che sento a qualcun altro, mi appaga, adoro l’idea di essere in sintonia tramite il disegno con qualcun altro.

Per seguire Kepi su Instagram, www.instagram.com/kepi__gd/


Come vedi il tuo futuro da illustratore?

Sono in cerca di una mia strada e mi piace a livello tecnico realizzare cose più elaborate e cercare di illustrare la vita, superando i limiti dell’immaginabile. Ho un’idea intellettuale della professione dell’illustratore, vorrei che i miei disegni fossero sulle cartoline di eventi, copertine di libri, sarebbe meraviglioso. E non mi dispiacerebbe anche vedere stampate le mie idee su oggetti di consumo e uso comune. C’è strada da fare e voglio sperimentare ancora.

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Christian D'Antonio

Christian D’Antonio (Salerno,1974) è direttore responsabile della testata online di lifestyle thewaymagazine.it. Iscritto all’albo dei giornalisti professionisti dal 2004, ha scritto due libri sulla musica pop, partecipato come speaker a eventi e convegni su argomenti di tendenza e luxury. Ha creato con The Way Magazine e il supporto del team di FD Media Group format di incontri pubblici su innovazione e design per la Milano Digital Week e la Milano Design Week. Ha curato per diversi anni eventi pubblici durante la Milano Music Week. È attualmente ospite tv nei talk show di Damiano Gallo di Discovery Italia. Ha curato per il quartiere NoLo a Milano rassegne di moda, arte e spettacolo dal 2017. In qualità di giudice, ha presenziato alle manifestazioni Sannolo Milano, Positive Business Awards, Accademia pizza doc, Cooking is real, Positano fashion day, Milan Legal Week.
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