26 Giugno 2021

J. Morodo: “La lunga via alla libertà in musica”

"Annegato in una città mentale": un testo intenso e un desiderio irrefrenabile di espressione nel brano che rilancia la carriera musicale del famoso modello spagnolo.

26 Giugno 2021

J. Morodo: “La lunga via alla libertà in musica”

"Annegato in una città mentale": un testo intenso e un desiderio irrefrenabile di espressione nel brano che rilancia la carriera musicale del famoso modello spagnolo.

26 Giugno 2021

J. Morodo: “La lunga via alla libertà in musica”

"Annegato in una città mentale": un testo intenso e un desiderio irrefrenabile di espressione nel brano che rilancia la carriera musicale del famoso modello spagnolo.

Lo avevamo incontrato un anno fa, nel difficile 2020, e ci aveva parlato di “Tiempo”. Joaquin Morodo, J. Morodo per la sua carriera musicale, modello in celebrata carriera, artista visivo e musicista, ora torna alla musica con un pezzo nuovo, “Buscando Libertad” che è un preludio a un progetto di un EP molto più articolato (per lo streaming qui ) . Un’uscita che con la produzione di MasterMaind crea un nuovo solco per il cantante-modello, distanziatosi dall’urban e sempre più vicino al cantautorato dance con reminescenze vintage anni Ottanta.

A $tückie Recs film con la regia di Giorgio Carella. La canzone “Buscando Libertad” è scritta da J. Morodo e prodotta da MasterMaind, produttore già a lavoro con Fabri Fibra, Fedez, Two Fingerz, Baby K.

J. Morodo torna sul mercato discografico con un progetto coordinato, sempre più integrato tra musica e film. Cosa c’è dietro il lancio di “Buscando Libertad”?

Tutta questa operazione ha un alto valore simbolico per me. La libertà di cui parla la canzone fa anche riferimento all’uscita dal tunnel in cui siamo stati per oltre un anno. Un simbolo è anche il titolo Vitriol, che darò a un EP che uscirà entro gennaio 2022. Non è una sostanza ma l’acronimo alchemico di una dicitura latina, “Visita Interiora Terrae, Rectificando Invenies Occultum Lapidem” (Visita l’interno della terra, operando con rettitudine troverai la pietra nascosta, in italiano ndr).

Le sonorità sono Eighties, ma il testo è molto più di un testo di un pezzo dance.
Il pezzo è introspettivo, l’ho scritto nel 2020 quando la libertà non c’era. Sì, è un pezzo elettronico, con sax suonato dal vivo, che sarà il leit motiv del progetto, Poi ci sono synths, percussioni suonate dal produttore e dal suo team. Il vestito sonoro ha reminescenze di Jean Michel Jarre uno dei miei preferiti. Io già avevo intenzione di prendere questa scia di sound, non è una scelta dettata dal trend ma sono cresciuto con quel sound. Credo che adottarlo sia un omaggio a me stesso e un tributo al gusto che ha formato me e il mio produttore.

Ti chiedi mai cosa è la libertà?

Per me la libertà è la pace interiore, si può rappresentare in tante forme. Penso principalmente alla pace con se stessi. Profondamente libero lo sono stato, per me è uno stato che lego totalmente alla psicologia, oltre alla questione fisica, io parlo di una libertà interiore. Ho scelto questo tema anche perché torno alla mia infanzia, alla età precedente a quella che stiamo vivendo. Quando ascoltavo questo sound e quando ero un piccolo libero.


Come unisci stato mentale e percorso musicale?

Facendo costantemente un passo in avanti nella costruzione dell’identità del mio sound. Per me questo di “Buscando Libertad” è l’inizo di un viaggio psicologico che mi porterà ad avere altri singoli entro fine anno con pezzi anche in italiano in futuro.

Gli altri pezzi di che parleranno?

Toccano in un modo o in un altro dal punto di vista psicologico la ricerca delle libertà, la lotta contro le cattive abitudini, la solitudine che abbiamo con noi stessi, tutti siamo soli quando andiamo a dormire. Io personalmente, più imparo, più mi sento ignorante. “La città mentale” di cui parlo nel testo del singolo è il film che ognuno si costruisce basato sui propri obiettivi. I saggi si creano problemi piccoli e risolvibili, quindi tradurre in canzone questa convinzione per me è stato un esercizio di autocritica. Ho fatto una rettifica di quello che avevo vissuto, a volte ci raccontiamo delle bugie, non ci focalizziamo sull’autocritica. La canzone dice anche che si deve riflettere, prendere la propria strada e fare i conti con la propria infanzia, la famiglia, la propria realizzazione. Per questo in una frase dico: Tengo quentas familiares que saldar , ancora devo fare i conti con l’irrisolto. Con queste nuove canzoni voglio fare una chiamata alla riflessione e mi auguro che molti ascolteranno.

Fai musica da tanti anni e la tua carriera nella moda prosegue in parallelo. Che tipo di pubblico hai dalla tua parte?

La lavorazione del sound è molto ricca e siamo arrivati col mio team a un livello alto musicalmente. L’appeal che può avere presso un determinato pubblico a cui è direzionato secondo me è determinato da questo, poi viene il testo. Sono convinto che ci siano due tipi di persone, quelle che possono e quelle che non psosono. A questo punto della mia vita, ho 37anni, non approfondisco più del necessario con chi mi sfugge. Tutti noi cerchiamo i nostri simili.

Che dialogo hai col tuo pubblico sui social?
Voglio che facciano una riflessione psicologica e puntino alla crescita, non vivere automaticamente, mettersi nei panni degli altri, anche dei propri figli. Ma queste esortazioni le faccio anche dal vivo, non solo via web. A volte le famiglie anche per effetto dell’ignoranza diventano causa di disfunzioni patologiche. Io sono un padre, penso sia necessario incorporare nell’educazione delle scuole la conoscenza del rapporto tra padri e figli. Bisogna imparare a essere genitori, a mettersi in discussione. I genitori spesso non comunicano chiaro e fanno dei danni.

Per seguire J. Morodo

J. Morodo IG https://www.instagram.com/joaquinmoro… TW https://twitter.com/joaquinmorodo?lan… FB https://es-la.facebook.com/joakomorodo YouTube Channel

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Christian D'Antonio

Christian D’Antonio (Salerno,1974) è direttore responsabile della testata online di lifestyle thewaymagazine.it. Iscritto all’albo dei giornalisti professionisti dal 2004, ha scritto due libri sulla musica pop, partecipato come speaker a eventi e convegni su argomenti di tendenza e luxury. Ha creato con The Way Magazine e il supporto del team di FD Media Group format di incontri pubblici su innovazione e design per la Milano Digital Week e la Milano Design Week. Ha curato per diversi anni eventi pubblici durante la Milano Music Week. È attualmente ospite tv nei talk show di Damiano Gallo di Discovery Italia. Ha curato per il quartiere NoLo a Milano rassegne di moda, arte e spettacolo dal 2017. In qualità di giudice, ha presenziato alle manifestazioni Sannolo Milano, Positive Business Awards, Accademia pizza doc, Cooking is real, Positano fashion day, Milan Legal Week.
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