Primi segnali della ripresa di attività dello showbiz italiano. La novità di rilievo, è che “Italia’s got talent”, talent show dal primo settembre in tv, per la prima volta in Europa, è disponibile alla visione pure in una piattaforma streaming. La casa di produzione dell’amato programma ha come partner europeo la Disney+ ed una trasmissione che è in video in ben 72 paesi, risulta un format principe, che si avvale del meritato fregio di “World Guinness Record”, con oltre un miliardo di spettatori a livello globale.
Non solo: come evoca il titolo, “Italia’s Got Talent” è una fucina di talenti che ha sfornato artisti ad ampia gamma tra cantanti, comici, ballerini, illusionisti, acrobati, addestratori di animali, strumentisti, ventriloqui, imitatori, i quali hanno trovato, grazie a tale ribalta, un posto al sole più o meno luminoso, nel difficile mondo dello spettacolo.
E non esiste talent che si rispetti, senza il poker d’assi dei quattro giudici, qui rappresentati dagli ingressi inediti: la cantante Elettra Lamborghini e il giovane Kaby Lame, che porta con sé la sua storia di immigrato con riscatto, che dal nulla ha creato una carriera di apprezzato influencer, e con le sicure conferme di Mara Maionchi e Frank Matano, a cui si aggiunge il duo dei presentatori under trenta, Aurora Leone e Fru dei The Jackal, in un’abbinata inedita che può funzionare, creando siparietti innovativi e divertenti.
La giuria, seleziona i talenti da reclutare in tutta Italia, in uno show itinerante, suffragato da un pubblico folto, partecipe e, perché no, fortemente giudicante.
Una curiosità: i giudici sono tutti buongustai e amano in ogni piazza dove approdano, trovare il ristorante tipico, per testare gli ottimi piatti italiani. Mara Maionchi ammette che il Sud batte il Nord, per piacevolezza di degustazione: in meridione ha riscontrato le cucine migliori. Commenta che, come suo solito, si è lasciata andare a parolacce sfrenate, nonostante si fosse ripromessa di trattenersi. La presenza quest’anno della Lamborghini, le ricorda che anche lei è stata giovane, ma ahimè, mai gnocca allo stesso modo! Ed Elettra confida che il gruppo ogni sera ha tirato tardi, ma a dispetto dell’età, è proprio la Maionchi l’ultima ad andare a dormire, rifiutandosi di battere in ritirata! Indefessamente, cerca pure alle tre del mattino i compagni con cui confezionare un tavolo di burraco, mentre i colleghi la supplicano di mollare, ricordandole che l’indomani, li attende un’altra estenuante maratona in un nuovo teatro.
In una trasmissione dove la bravura è rintracciare il talento, Frank Matano riflette sui propri esordi, e sulla sua ingenuità nel caricare video da ragazzino, senza neanche rendersi conto, rispetto alla più sgamata generazione zeta, di dove potesse andare a parare. Eppure, quell’essere sprovveduto, l’ha portato lontano, fino ad un decennio di conduzione in questo talent così amato e seguito. Il talento, insomma, non ha età e barriere, anzi è riconoscibile in chiunque lo possieda ed a qualunque latitudine. Kably Lame, svela che guardava il programma a casa con la sua famiglia, e gli piaceva quell’aspetto magico che scaturiva dalla visione di tante persone che si mettevano in gioco, tentando con ostinazione, la carta della fortuna, com’è capitato a lui, nella personale scalata verso il successo. Aurora Leone, è la prova tangibile che il sogno può diventare realtà: a diciannove anni è arrivata quinta a “Italia’s got talent”, ed oggi lo presenta. La sua cifra è la simpatia, unita ad un pizzico di causticità, che ben si sposa con quella del suo partner, Fru dei The Jackal, che dichiara che per lui questo lavoro è una botta di vita, un vero bagno di folla, dato che quando è libero, a differenza dell’internazionale Kaby Lame che gira il mondo, il suo massimo è andare a fare la spesa al supermercato.
Si chiude con una nota ludica: la trasmissione viene trasmessa su Disney plus e tutto il tavolo dei giudici, assieme ai due conduttori, ha fatto una vera e propria scorpacciata di viaggi a Disneyland Paris, in un’incetta di giochi, montagne russe e zucchero filato.
E con buona predisposizione verso i concorrenti, assicurano concordi che i loro no, non sono dettati da cattiveria o disfacimento delle speranze dei candidati, di cui ammirano in ogni caso la forza di mettersi in gioco ed accettare la competizione. Un fermo, significa incitare a migliorarsi, a studiare di più, a ritentare. Non è detto che un tavolo giudicante sia infallibile: Mara Maionchi ricorda quando selezionava gli artisti per le case discografiche, e tanti cantanti al principio scartati, avevano finito per avere altre opportunità, di emergere e farsi valere, intraprendendo una carriera che, se alcuni avevano giudicata impossibile, altri in seguito, avevano avvalorata.
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