A Canegrate, tra le tavole dell’Alto Milanese, brilla – profumata e gustosa – una stella. Perché una volta il colpo di fortuna riesce. La seconda volta è quasi un miracolo. La terza allora vuol dire che si è davvero bravi.
Non si scappa dalla legge, arbitraria e autoreferenziale, dei tre tentativi. Il ristorante Santamaria di Canegrate, dopo la terza visita, è sicuro che rispetti questo principio universale di giudizio: non può andare sempre bene senza una solida base, preparazione, impegno, motivazione e passione. Al locale, incastonato tra una viuzza d’altri tempi e una chiesa secolare, in effetti non manca proprio nulla di queste caratteristiche.
È un piacere dall’inizio alla fine, dall’impatto con il cortiletto che precede l’ingresso, l’alberello di limoni, i mattoni rossi, l’aria antica ma viva della struttura, i sorrisi e la professionalità umana, l’accoglienza senza manierismo, e tanto altro ancora.
La cucina è solida come le travi maestre che sorreggono il soffitto in legno, è elegante come la serie infinita di bottiglie di vini e distillati che tappezzano ogni angolo dell’ampia sala principale, è calda come i muri a vista e i tavoloni di legno grezzo che ci riportano al tempo che fu.
Grande la tartare di fassone e salsa verde e la lasagnetta alle verdure autunnale, ma il top è il risotto alla salsiccia mantecato alla zucca con fonduta di taleggio e amaretti. Danno soddisfazioni anche lo stracotto di guancetta di maiale con crostini di polenta e crauto rosso, la quaglietta ripiena sfumata al vin santo e il baccalà mantecato al latte con crostini di polenta nera. I dolci sciolgono la sapidità e arrotondano il palato, e l’animo viene reso ancor più allegro dalla scelta enoica così ampia e selezionata.
Si sta bene e vien voglia di tornare. Per il quarto, ma non ultimo, atto della lietissima opera gastronomica.
Santamaria
Vicolo Carrera, 3 – 20010 Canegrate (MI)
0331 414583
http://www.cucinasantamaria.it/
Chiuso Lunedì e martedì, sabato e domenica aperto anche a pranzo.