RENAISSANCE è la mostra personale di Ruggero Rosfer (a cura di Benedetta Donato) che inaugura il 13 ottobre 2022 (fino al 12 novembre 2022) alla Fabbrica Eos Gallery, Milano.
Nello spazio espositivo di Viale Pasubio (angolo via Bonnet) la mostra mette in luce la poliedricità dell’artista visivo proveniente dal mondo della fotografia di moda, che attraverso una rappresentazione simbolica del corpo femminile indaga aspetti socio-culturali contemporanei. La mostra sarà completata da una scultura in bronzo nata dal dialogo di Ruggero Rosfer con il gallerista Giancarlo Pedrazzini. Grazie alle riprese 3D, alla predisposizione di un modello plastico e alla successiva fusione in bronzo, verrà riprodotta in forma tridimensionale l’opera intitolata “Renaissance VI”, che ritrae la figura femminile
nell’atto di scolpire il blocco di marmo.
Curata da Benedetta Donato, la personale si compone di 15 fotografie inedite a stampa giclée su carta baritata montata su dibond. Ideato dall’artista nel 2020, il lavoro è stato portato a termine nel 2022 negli spazi della Cooperativa scultori di Carrara. Attraverso una sequenza di immagini, una modella/attrice disegna e scolpisce il proprio corpo in un blocco di marmo fino ad amalgamarsi essa stessa con la materia, in una moltitudine di raffigurazioni legate all’antico femmineo e orientate al divenire.
Ruggero Rosfer nasce a Milano nel 1969. Dopo il diploma di maturità artistica, frequenta la Facoltà di Architettura presso il Politecnico di Milano. Nel 1996 si trasferisce a Londra e inizia a lavorare come fotografo di moda, collaborando con diverse testate inglesi ed italiane. Nel 2005 viene chiamato come fotografo di scena sul set de “Il Mercante di Venezia”, per la regia di Michael Radford, dove ritrae Al Pacino, Jeremy Irons e Joseph Fiennes.
Nel 2006 prende avvio un profondo
sodalizio con l’artista cinese Shaokun, dal quale nascono progetti unici, in cui la
fotografia raffinata di Rosfer si fonde perfettamente con la magistrale pittura ed
incisione di Shaokun. I lavori firmati dal duo di artisti vengono presentati in anteprima
mondiale nel 2008 presso la galleria milanese Fabbrica Eos di Giancarlo Pedrazzini. In
quel periodo, Rosfer realizza la campagna sociale per “Telefono Donna” contro la
violenza sulle donne. Divenuta oggetto di un controverso dibattito perché ritenuta
un’immagine choc, la campagna viene censurata dalle istituzioni, nonostante gli
apprezzamenti da parte del pubblico femminile. I manifesti censurati, numerati e firmati
dall’artista, vengono successivamente esposti nella galleria Fabbrica Eos e il ricavato
delle vendite devoluto all’Associazione “Telefono Donna”, che aveva commissionato la
campagna.