ร un imponente โCavallo con briglieโ di bronzo posto subito fuori dell’ingresso alla mostra a dare a visitatori e passanti la cifra dello stile boteriano, documentato da cinquanta capolavori nella prima retrospettiva italiana in programma a Roma, nel Complesso del Vittoriano dal 5 maggio al 27 agosto.
Roma festeggia cosรฌ gli 85 anni dell’eclettico artista colombiano e i suoi oltre 50 anni di carriera, dalla prima opera esposta nel 1959 all’ultimo lavoro realizzato nel 2016, con opere raccolte in tutto il mondo sia scultoree che pittoriche.
I fortunati presenti all’inaugurazione hanno avuto il privilegio di vedere un entusiasta Botero accettare di buon grado di fare selfie con giornalisti e visitatori di fronte ai suoi quadri piรน famosi, dai pingui cardinali alle sensualissime formose donne, bambini, uomini. Non si รจ sottratto neanche al piรน spontaneo interrogativo che nasce di fronte ai suoi dipinti: perchรฉ corpi cosรฌ opulenti? โCredo molto nel volume, in questa sensualitร che nella pittura suscita piacere allo sguardo. Un quadro รจ un ritmo di volumi colorati dove l’immagine assume il ruolo di pretestoโย ha dichiarato il Maestro.
La Mostra, curata da Rudy Chiappini con Botero stesso, organizzata e co-prodotta dalย Gruppo Arthemisia e MondoMostreSkira, si snoda in un percorso articolato inย 8 sezioni: all’ingresso le sculture, laย seconda sezione รจ dedicata all’omaggio di Botero agli antichi maestri, con tele ispirate a Velรกzquez, Piero della Francesca, Rubens, Raffaello, in cui i capolavori originali vengono reinterpretati con spirito originale e autonomo.
Nella terza sezione una festa di colori, nature morte, mele, arance, bottiglie, tavoli e caraffe con un raffinato equilibrio che ricorda le composizioni di Francisco de Zurbarรก o di Paul Cรฉzanne.
โQuando dipingo una mela o unโarancia, so che si potrร riconoscere che รจ mia e che sono io che lโho dipinta, perchรฉ quello che io cerco รจ dare a ogni elemento dipinto, anche al piรน semplice, una personalitร che viene da una convinzione profondaโ.
Anche i personaggi della quarta sezione dedicata alla religione sono sempre privi di stati dโanimo riconoscibili, non provano nรฉ gioia, nรฉ dolore. Botero non esprime alcun giudizio, nei suoi dipinti scompare la dimensione morale e psicologica: il popolo, in tutta la sua varietร , semplicemente vive la propria quotidianitร , assurgendo a protagonista di situazioni atipiche nella loro apparente ovvietร . Per Botero dipingere รจ una necessitร interiore, ma anche unโesplorazione continua verso il quadro ideale che non si raggiunge mai.
Nei dipinti legati al potere,ย che caratterizzano laย quinta sezione dedicata alla politica, Botero descrivere militari, ministri, presidenti e ambasciatori conย un tono distaccato. Dipinge una parata di divise sfarzose, abiti eleganti e personaggi ritratti in un mondo fiabesco.
La sesta sezione รจ dedicata alla vita latino-americana, spiega Botero stesso, โSi ritrova nella mia pittura un mondo che ho conosciuto quando ero molto giovane, nella mia terra. ร una specie di nostalgia e io ne ho fatto lโaspetto centrale del mio lavoro. Ho vissuto quindici anni a New York e molti anni in Europa, ma questo non ha cambiato nulla nella mia disposizione, nella mia natura e nel mio spirito latino-americano. La comunione con il mio Paese รจ totaleโ.
Continuando il percorso, la settimaย e penultima sezione รจ dedicata ai nudi, le forme devono conquistare armonicamente gli spazi in un clima favolistico che richiama i sogni dell’infanzia.
Chiude la mostra l’ottava sezione dedicata al circo,ย di cui Botero รจ innamorato, affascinato dai personaggi, dal movimento, dalla vita e dai colori. La concretizzazione delle sue fantasie e del suo mondo onirico.
Come sottolinea Rudy Chiappini,ย nel ricchissimo catalogo accompagna che il visitatore durante tutto il percorso espositivo,ย “Botero ha avuto come stella polare la riconoscibilitร e la coerenza, restando fedele a uno stile e a una pittura divenute inconfondibili ma che, se a prima vista a colpirci รจ l’inconfondibilitร del suo stile, occorre immaginare che al di lร della perfezione e dell’eleganza di un linguaggio sempre misurato si trovaย l’inquietudine di una vita trascorsa, la pienezza di una partecipazione sentimentale mai gridata, ma non per questo meno intensaโ.
La Mostra รจ promossa dall’Assessorato alla crescita culturale di Roma, sotto l’egida dell’Istituto per la Storia del Risorgimento italiano, con il patrocinio della Regione Lazio.