Una stanza con una separazione reale presa dal virtuale schermo di Windows. Così si presenta la mostra a Dimora Artica, la galleria ai confini di NoLo a Milano, Glory Black Hole, personale di Andrea Martinucci (1991, Roma), in collaborazione con Renata Fabbri arte contemporanea.
Accompagnato da un testo di Claudia Contu, una pubblicazione a edizione limitata e un sito web, il progetto di Martinucci comprende dei dipinti inediti della serie .jpeg e un’installazione che insieme trasformano lo spazio espositivo in un ambiente a metà tra vita reale e virtuale.
Le tele della serie .jpeg abitano lo spazio al piano terra di Dimora Artica insieme a una tenda su cui è riprodotto “Bliss”, il famoso wallpaper di Windows XP. Tale immagine, acquistata da Microsoft tra una miriade di immagini stock, è stata scelta forse per delle qualità invitanti rintracciabili nel titolo (“suprema gioia”), nel soggetto e nei colori, che avrebbero aiutato a produrre un senso di benessere in quegli impiegati costretti alla scrivania e al computer.
Dice il testo di Claudia Contu: “Il lavoro di Andrea Martinucci si trova qui, nella metropoli chiamata Realismo Speculativo, luogo in cui elementi del reale vengono combinati attraverso l’uso di meccanismi narrativi speculativi. La pittura di Andrea fa uso di un vocabolario di immagini che attinge alla massa di fotografie trovate online. Esse vengono poi riprodotte su tela e coperte da campiture di colore, scritte e linee che ne cancellano la narrazione originaria. Rifiuti digitali, il senso di tali foto era in realtà già nullo per via del volume con cui si presentano in rete e il numero di volte in cui sono riprodotte. Ma i loro frammenti danno ora a te, spettatore, la possibilità di domandarti che cosa stesse a significare l’originale, che bisogno ci fosse di trasmettere quel ricordo, chi o cosa fosse sullo sfondo della foto e in primo piano, la loro relazione l’uno con l’altro e così via. Forme, colori e soggetti usati dall’artista riflettono la contemporanea estetica del consumo che prende spunto da grafiche fai-da-te e forme di graphic design al limite del trash che prendono ispirazione dall’immaginario sviluppato dalla tecnologia e dalla sua velocissima capacità di sviluppo”.
Apertura mostra: dal 14 novembre al 15 dicembre 2018. Mercoledì, Giovedì, Venerdì h 17.00 – 19.00, altri giorni su appuntamento.
DIMORA ARTICA, via Matteo Maria Boiardo 11 – Milano (MM1 Turro)