Da non perdere a Milano, appena riapriranno i musei, è il chiostro ottocentesco delle Gallerie d’Italia – Piazza Scala di Milano, trait d’union tra le preziose opere della collezione dell’Ottocento lombardo di Intesa Sanpaolo e Fondazione Cariplo, e installazioni di epoche più vicina alla nostra
Nel chiostro delle Gallerie d’Italia la scultura Disco in forma di rosa del deserto, di Arnaldo Pomodoro, punto focale del layout
Oltre alla collezione permanente delle Gallerie d’Italia – Piazza Scala, negli orari di apertura del museo, proprio qui simbolicamente è ritornato un lavoro che ha segnato l’arte milanese e italiana del Novecento. Infatti una primavera fa è stato possibile vedere anche la più grande opera realizzata da Giacomo Balla, Genio Futurista, un imponente olio su tela d’arazzo di cm 279×381 appartenente alla Collezione Biagiotti.
Il chiostro, rifatto nel 1829 su progetto dell’architetto Luigi Canonica, è oggi il nodo distributivo del percorso espositivo delle Gallerie dedicato all’arte dell’Ottocento. Completamente chiuso da una vetrata che ne esalta la forma, ospita l’importante scultura il Disco in forma di rosa del deserto di Arnaldo Pomodoro, uno dei più grandi scultori contemporanei italiani, appartenente alle collezioni del Novecento di Intesa Sanpaolo.
Il giardino di Alessandro Manzoni
Aperto al pubblico dall’ottobre 2015, il giardino si trova tra la Casa del Manzoni e Palazzo Anguissola Antona Traversi. Passeggiando tra i tigli e le magnolie di questo angolo verde nel cuore di Milano si possono ammirare alcune sculture di arte contemporanea della collezione Intesa Sanpaolo realizzate da Joan Miró, Giò Pomodoro, Jean Arp e Pietro Cascella. È presente anche una fontana a edicola con il busto di Alessandro Magno, simbolo dell’autorevolezza del casato Anguissola e segno evidente della passione del conte Antonio Carlo per l’antichità classica.