9 Dicembre 2024

I LibriBianchi fanno arte da sfogliare

Coperto di bianco, ogni libro diventa un archetipo, simbolo di cultura e sapere e urla in silenzio per essere letto altrimenti.

9 Dicembre 2024

I LibriBianchi fanno arte da sfogliare

Coperto di bianco, ogni libro diventa un archetipo, simbolo di cultura e sapere e urla in silenzio per essere letto altrimenti.

9 Dicembre 2024

I LibriBianchi fanno arte da sfogliare

Coperto di bianco, ogni libro diventa un archetipo, simbolo di cultura e sapere e urla in silenzio per essere letto altrimenti.

LibriBianchi sono l’espressione della ricerca artistica più autentica di Lorenzo e Simona Perrone, che si sviluppa da oltre vent’anni e che esplora il mondo dei libri per sancire con forza il binomio libro/cultura come sinonimo di civiltà. Lorenzo e Simona usano libri veri salvati dal macero, sui quali infieriscono con acqua, colla e gesso, ottenendo una nuova materia prima. Su questa poi intervengono con vari materiali apparentemente estranei.

Mercoledì 11 dicembre, alle ore 18.30, la Boutique Skira di Milano (via Meravigli 18) ospita una serata firmacopie del volume (Skira) LibriBianchi di Lorenzo e Simona Perrone.

Il volume viene plasmato e traslato verso un accentuato simbolismo che lo trasforma in scultura. Alla fine, coperto di bianco, ogni libro diventa un archetipo, simbolo di cultura e sapere e urla in silenzio per essere letto altrimenti.  Nel 2006 nasce un profondo sodalizio di vita e di ricerca artistica, che continua tuttora a crescere, nel quale ambedue riversano il loro bagaglio personale di creatività, cultura e passioni per sviluppare insieme il progetto artistico dei LibriBianchi.

Dal 2015 Lorenzo e Simona Perrone allargano la loro produzione anche al bronzo, al legno e alla pietra, per avvicinare il libro a una vivibilità infinita. Così il libro acquista un valore simbolico e di pregio.

Sensibili alle problematiche contemporanee, la loro ricerca si evolve verso tematiche sociali e ambientali. Infatti, negli ultimi anni i Perrone sono diventati Artivisti e si esprimono anche con grandi installazioni pubbliche di denuncia suggerendo gesti e azioni simboliche che richiedono la partecipazione attiva di molte persone. Azioni che mirano a seguire quello che A. Jodorowsky definirebbe il potere terapeutico dell’immaginazione e di quell’“atto effimero” che rafforza le nostre convinzioni e lascia un segno indelebile nelle nostre coscienze.

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